19.09.2025
Alimenti di base: il premier Ilie Bolojan discute evoluzione prezzi con i rappresentanti del commercio al dettaglio / Romania-Usa: il capo della diplomazia Oana Ţoiu in visita ufficiale negli Stati Uniti, dove rappresenta la Romania all'80ª sessione dell'Assemblea Generale dell'ONU
Newsroom, 19.09.2025, 17:52
Prezzi alimenti di base – Oggi il premier Ilie Bolojan ha discusso con i principali rivenditori al dettaglio del tetto massimo al ricarico commerciale sui prodotti alimentari di base, una misura che scade il 1° ottobre. L’incontro si è svolto in un clima di disaccordo all’interno della coalizione di governo: PSD e UDMR insistono sul mantenimento di questa misura, mentre USR, gran parte del PNL e il premier tendono ad abbandonarla. Nei giorni scorsi, il ministro dell’Agricoltura, il socialdemocratico Florin Barbu, ha dichiarato che l’abbandono del tetto massimo causerebbe un aumento dell’inflazione e ha specificato che i senatori del PSD potrebbero presentare un emendamento sull’estensione del tetto massimo ai prezzi sui prodotti alimentari di base. L’emendamento verrà presentato se l’intenzione di eliminare il tetto massimo non verrà abbandonata, ha spiegato il ministro Florin Barbu. Un altro argomento discusso dal premeir con i rivenditori al dettaglio è stato quello relativo alla promozione dei prodotti romeni. I due si sono dichiarati d’accordo con ciò in condizioni di competitività e hanno sottolineato la necessità di aumentare la produzione alimentare nazionale.
Romania-Ue – Il premier romeno Ilie Bolojan si recherà lunedì a Bruxelles per una breve visita, nell’ambito della quale avrà un incontro con il commissario per l’Economia e la Produttività, Valdis Dombrovskis, un incontro e una colazione di lavoro con il Commissario europeo per la Difesa e lo Spazio, Andrius Kubilius, e un incontro di lavoro con Roxana Mînzatu, vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, responsabile per i diritti sociali e le competenze, la qualità del lavoro e la formazione. Prima, il premier discuterà con i funzionari europei la questione dei crediti impegnati dalla Romania e del deficit di bilancio. La Romania è tra i 19 stati membri dell’UE che hanno inviato alla Commissione l’elenco dei progetti militari attraverso lo strumento SAFE (Security Action for Europe). Secondo le assegnazioni provvisorie, la Romania beneficerà di oltre 16 miliardi di euro da SAFE, il secondo stanziamento più grande per gli appalti militari e l’aumento della capacità di difesa nell’UE.
Sicurezza frontiere – La Romania introdurrà, dal 12 ottobre 2025, un nuovo sistema europeo di controllo delle frontiere, denominato Sistema di Ingresso-Uscita. Non si applica ai cittadini romeni né a quelli dell’Unione Europea, ma si rivolge esclusivamente ai cittadini di paesi terzi, ovvero a coloro che non possiedono la cittadinanza di uno stato membro dell’Unione Europea. Tra questi, i cittadini della Repubblica di Moldova, quando entrano nel nostro Paese per un soggiorno di breve durata. Il sistema di Ingresso-Uscita registrerà automaticamente l’ora e il luogo di ingresso e di uscita dall’area Schengen, memorizzerà i dati identificativi, l’immagine del volto e quattro impronte digitali e calcolerà la durata del soggiorno nell’area Schengen. Al primo ingresso dopo l’avvio del sistema di Ingresso-Uscita, i dati biometrici verranno raccolti per creare un fascicolo elettronico individuale. Nei viaggi successivi, la verifica avverrà più rapidamente, sulla base dei dati già registrati, il che ridurrà significativamente i tempi di controllo di frontiera. L’implementazione sarà effettuata progressivamente e sarà estesa a tutta la frontiera esterna della Romania.
PNRR – Il Ministro delle Finanze Alexandru Nazare si dichiara fiducioso che la Romania riuscirà a ottenere oltre 21 miliardi di euro dal nuovo stanziamento per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A Copenaghen, in Danimarca, in occasione della riunione informale dei Ministri delle Finanze dell’UE, Alexandru Nazare ha assicurato che questa volta i fondi saranno utilizzati in modo efficiente. In un messaggio sui social network, il Ministro afferma che questa è la terza volta che questo piano deve essere rinegoziato con Bruxelles, poiché finora Bucarest non è riuscita a implementare tutti i progetti intrapresi nel 2021. La scorsa settimana, il Ministero degli Investimenti e dei Progetti Europei ha trasmesso ufficialmente il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rinegoziato alla Commissione Europea. Le autorità romene sono in attesa dell’approvazione formale della Commissione e, successivamente, della decisione del Consiglio ECOFIN, che comprende i ministri delle Finanze europei. La riunione è prevista per il 10 ottobre.
Diplomazia – Il capo della diplomazia di Bucarest, Oana Ţoiu, effettua, dal 18 al 29 settembre, una visita negli Stati Uniti, dove rappresenta la Romania all’80ª sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e partecipa a eventi bilaterali e multilaterali di alto livello. Durante la visita, Oana Ţoiu guiderà la delegazione romena al segmento di alto livello dell’Assemblea Generale e supporterà l’intervento nazionale nella plenaria delle Nazioni Unite del 29 settembre, un’opportunità per presentare gli obiettivi e le priorità della Romania per l’intera sessione. Durante la visita ufficiale negli Stati Uniti, Oana Ţoiu incontrerà membri del Congresso americano, nonché professionisti romeni di agenzie, aziende e università dell’area di Washington. Parteciperà inoltre a una tavola rotonda organizzata dalla Georgetown University e discuterà con studenti e professori romeni.
Elezioni Moldova – L’ambasciatore della Repubblica di Moldova a Bucarest, Victor Chirilă, richiama l’attenzione sul fatto che la Russia ha già stanziato centinaia di milioni di euro per la campagna elettorale per elezioni politiche di Chișinău, il 28 settembre. In un intervento su un’emittente televisiva privata, Victor Chirilă ha spiegato perché questa volta anche la diaspora viene presa di mira e come l’immagine dell’UE viene denigrata. “È la parte più europeista della nostra società e alle ultime elezioni ha portato il voto decisivo per la Repubblica di Moldova, per mantenerla sulla strada europea, e credo che lo stesso accadrà anche questa volta”, ha affermato Chirilă. Per quanto riguarda l’operazione ibrida russa e i fondi stanziati per questa campagna elettorale, l’ambasciatore Victor Chirilă ha affermato che sono dieci volte più grandi: “se lo scorso autunno, in occasione del referendum e delle elezioni presidenziali, la Russia ha portato oltre 40 milioni di euro in Repubblica di Moldova, con mezzi illegali, questa volta si parla di 300 milioni di euro per comprare voti, destabilizzare la situazione politica, creare violenza, promuovere manipolazione, propaganda, disinformazione, organizzare varie proteste”, ha specificato Victor Chirilă.