Consiglio Supremo di Difesa, misure per rafforzare l’esercito
Il Consiglio Supremo di Difesa del Paese ha deciso delle misure per rafforzare l'esercito alla luce della situazione di sicurezza nel vicinato orientale della Romania.
Leyla Cheamil, 22.02.2024, 11:11
La grave situazione della sicurezza nella regione del Mar Nero e le conseguenze per la Romania della guerra d’aggressione della Russia contro la confinante Ucraina hanno rappresentato il principale tema discusso dal Consiglio Supremo di Difesa del Paese, riunitosi ieri a Bucarest. “Per il nostro Paese, la situazione di guerra nello stato confinante mantiene i rischi di incidenti che possono ledere il territorio e i cittadini della Romania, così come i pericoli per la sicurezza della navigazione nel Mar Nero a causa delle mine alla deriva e delle azioni ostili della Russia”, hanno valutato i membri del Consiglio. In questo contesto, sono state decise le misure per consolidare le forze armate romene.
I membri del Consiglio hanno inoltre deciso di proseguire le azioni diplomatiche in vista della cessazione dell’aggressione militare di Mosca in Ucraina. Nel corso della riunione, è stata approvata anche la relazione sui progressi raggiunti nella pianificazione della difesa. L’obiettivo è l’allineamento con la pianificazione operativa e l’integrazione delle priorità nazionali, comprese quelle che non sono incluse nell’attuale pacchetto di capacità.
L’Amministrazione Presidenziale ha spiegato che i piani della Romania per lo sviluppo delle capacità si riflettono adeguatamente nella Direttiva riguardante la pianificazione della difesa 2023 e nel Programma Esercito di Romania 2040. Entrambi i documenti sono appoggiati da un impegno politico nazionale che consente alla Romania di soddisfare i requisiti di stanziamento del 2,5% del Pil alla Difesa, di cui il 20% alla dotazione.
I membri del Consiglio Supremo di Difesa hanno valutato anche l’attività svolta nel campo della sicurezza cibernetica. Sono state approvate una serie di azioni prioritarie che saranno all’attenzione del Consiglio Operativo di Sicurezza Cibernetica nel 2024. Si tratta di azioni che contribuiscono allo sviluppo del sistema nazionale di cyber security e al rafforzamento delle capacità di prevenzione e deterrenza. Non in ultimo, nel corso della riunione è stata valutata anche l’attività del Consiglio Supremo di Difesa durante lo scorso anno e deciso l’invio del rapporto al Parlamento per l’approvazione.