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La settimana 17 – 23/05/2015

Polemiche sui Codici penali/ Codice forestale adottato in in forma iniziale/ Misure sociali/ Un nuovo ministro nel governo Ponta/ Il premier Victor Ponta a Chisinau

La settimana 17 – 23/05/2015
La settimana 17 – 23/05/2015

, 22.05.2015, 13:33

La corruzione va combattuta con tutta l’energia, poichè questo fenomeno si dimostra un freno contro lo sviluppo della Romania, dichiarava di recente il presidente Klaus Iohannis. E sempre lui precisava di pensare seriamente di contestare alla Corte Costituzionale le modifiche fatte ultimamente dal Parlamento al Codice penale e a quello di Procedura penale, in quanto la Romania si trova in una tappa intensiva della lotta alla corruzione e una modifica delle leggi in questo momento non è opportuna. Non posso accettare che i parlamentari facciano delle modifiche a queste normative nel loro proprio interesse. Di conseguenza, se arriveranno alla promulgazione simili normative, non verranno promulgate, ha detto Klaus Iohannis. Anche se criticate, le proposte per la modifica del Codice penale e di quello di Procedura penale sono state adottate dal Senato di Bucarest e andranno al dibattito della Camera dei deputati, decisionale in questo caso. Tra l’altro, i senatori hanno approvato un emendamento che prevede il cambiamento del sintagma sospetti ragionevoli, usato attualmente, con prove e indici solidi quando vengono disposti il fermo, il controllo giudiziario, gli arresti domiciliari o la custodia cautelare. Un’altra modifica riguarda il fatto che l’incolpato fermato o in custodia cautelare possa essere ammanettato solo se è indagato per un reato commesso con violenza.

Questa settimana i deputati hanno votato il Codice forestale nella forma iniziale adottata dal Parlamento, respingendo così la sollecitazione di riesame inoltrata dal presidente Klaus Iohannis, il quale motivava che gli interventi legislativi adottati nella legge fossero in grado di limitare in maniera arbitraria l’attività delle aziende, il che genererebbe svantaggi per alcuni e vantaggi per altri, potrebbe avere impatto negativo sull’ambiente concorrenziale e potrebbe attirare la possibilità che sia invocata la violazione degli obblighi assunti dallo stato romeno da stato membro dell’UE. Motivando di non essere lasciata a inoltrare emendamenti, l’opposizione liberale aveva proposto il rinvio del Codice forestale alla Commissione specializzata, però senza successo. Sullo sfondo dei massicci disboscamenti illegali, sempre questa settimana il Governo ha adottato la bozza di una normativa relativa a misure di monitoraggio molto più stretto delle esportazioni di legname e delle consegne intracomunitarie. Il ddl sarà discusso con priorità dalle due Camere del Parlamento.

I deputati di Bucarest hanno adottato questa settimana il disegno di legge sul fallimento personale che interessa i cittadini con residenza permanente, beni e redditi in Romania. La legge appoggia i debitori in buona fede soffocati dai debiti. Viene concessa priorità al piano di rimborso dei debiti per un periodo di cinque anni e non alla liquidazione dei beni o all’esecuzione forzata. D’altra parte, i deputati hano votato anche a favore del raddoppiamento degli assegni per gli oltre 3,5 milioni di bambini romeni. Il più probabilmente il mese prossimo, non appena la normativa sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, la somma salirà agli 84 lei (circa 20 euro). La misura si verifica nel contesto in cui la Romania si confronta con un continuo calo della natalità. Inoltre, nelle condizioni in cui questi assegni rappresentano l’unico reddito stabile di molte famiglie delle zone sfavorite, il suo raddoppiamento sarà di un reale aiuto.

Il presidente romeno Klaus Iohannis ha firmato il decreto sulla nomina di Sevil Shhaideh nella carica di ministro dello Sviluppo regionale e dell’Amministrazione pubblica. La proposta è stata inoltrata dal Partito socialdemocratico, al governo, in seguito alle dimissioni dell’ex titolare Liviu Dragnea. Sevil Shhaideh ha promesso di continuare i progetti già avviati. Assumo un dicastero organizzato dal ministro Dragnea, abbiamo strategia, abbiamo visione, abbiamo programmi. La responsabilità mia, dell’equipe e dei miei colleghi è di portare avanti questi progetti, ha dichiarato il neoministro. Nei confronti di Liviu Dragnea è stata pronunciata una condanna con la sospensione di un anno di reclusione in un fascicolo su frodi al referendum del 2012 sulla revoca – fallita – dell’ex presidente Traian Basescu. In seguito alla condanna, Dragnea ha rinunciato anche alla carica di presidente esecutivo del PSD, però i vicepresidenti del partito non hanno accettato il suo ritiro. Di conseguenza, la leadership del PSD si riunirà la prossima settimana per una discussione su questo tema.

I premier Victor Ponta e Chiril Gaburici hanno firmato giovedì a Chisinau un memorandum d’intesa tra i governi di Romania e Moldova (a maggioranza romenofona) sulla realizzazione di alcuni progetti di interconnessione delle reti di gas naturale e di energia elettrica. Questi progetti saranno prioritari per il governo romeno quest’anno. La Romania è capace, ha in questo momento le risorse necessarie e possiamo fare investimenti in Moldova. Dobbiamo solo applicare quello che abbiamo discusso anche oggi ufficialmente, ha detto il premier Victor Ponta. La Romania è stata e resterà un sostenitore incondizionato del percorso europeo della Moldova, ha dichiarato il premier Victor Ponta che si trovava a Chisinau mentre a Riga, in Lettonia, si svolgeva il vertice del Partenariato orientale – programma di cooperazione creato per l’integrazione economica e l’avvicinamento politico all’UE di sei stati ex sovietici: Moldova, Armenia, Azerbaigian, Georgia, Ucraina e Bielorussia. La Romania, rappresentata dal presidente Klaus Iohannis, si è pronunciata per la riaffermazione dell’impegno dell’UE nei confronti di questi stati.

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