01.12.2025 (aggiornamento)
Festa Nazionale della Romania: parate, cerimonie militari e religiose in tutto il Paese/ Parlamento: governo pone fiducia su ddl relativo alle pensioni dei magistrati il 2 dicembre/ INS: stime anticipano diminuzione della popolazione della Romania del 18% entro 2080
Octavian Cordoș, 01.12.2025, 19:24
Festa Nazionale – In occasione della Festa Nazionale della Romania, in tutto il Paese sono state organizzate parate, cerimonie militari e religiose. A Bucarest, oltre 3.000 militari con 220 mezzi tecnici hanno sfilato sotto l’Arco di Trionfo davanti a più di 10.000 persone. Alla parata hanno partecipato anche 240 militari stranieri provenienti da distaccamenti di Francia, Macedonia del Nord, Repubblica di Moldova, Polonia, Portogallo, Spagna, Stati Uniti, oltre a militari dei Paesi alleati che contribuiscono alle strutture NATO presenti sul territorio della Romania. Ad Alba Iulia, la città in cui 107 anni addietro veniva sancita la Grande Unione della Romania, le manifestazioni per la Festa Nazionale si sono svolte in un clima più teso. Migliaia di sostenitori dei partiti sovranisti e dell’ex candidato presidenziale Călin Georgescu hanno partecipato a cortei paralleli, forzando i cordoni della gendarmeria e scandendo slogan antigovernativi. Malgrado i disordini, 20.000 persone hanno assistito alla parata alla quale hanno partecipato oltre 1.000 militari. La data del 1° dicembre 1918 segna la costituzione dello Stato nazionale unitario romeno. Alla fine della Prima Guerra Mondiale, sono entrate a far parte del Regno di Romania tutte le province abitate a maggioranza dai romeni, fino allora sotto l’autorità degli imperi austro-ungarico e zarista: Transilvania, Banato, Bucovina e Besssarabia. Per celebrare questo momento storico, la Bandiera Nazionale è issata oggi in tutte le istituzioni militari della Romania, mentre a bordo delle navi marittime e fluviali è stato innalzato il Gran Pavese.
Messaggi – Leader mondiali hanno inviato oggi messaggi di congratulazioni in occasione della Festa Nazionale della Romania. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha sottolineato le strette relazioni bilaterali, nonchè il ruolo strategico del nostro Paese nella regione del Mar Nero. Il leader della Casa Bianca ha affermato che le relazioni economiche tra i due Paesi hanno un evidente potenziale di sviluppo, sottolineantdo il contributo romeno alla sicurezza regionale e nell’ambito della NATO. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha inviato un messaggio di congratulazioni, in cui cita la sicurezza come punto centrale delle relazioni bilaterali. “La Francia è un alleato affidabile e costante per la difesa del fianco orientale della NATO, nonchè del territorio della Romania”, ha sottolineato il presidente francese. Dal canto suo, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha salutato la posizione ferma del nostro paese a sostegno della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina, sottolineando la natura dinamica delle relazioni bilaterali. Nel messaggio di congratulazioni inviato dalla presidente della Repubblica di Moldova, Maia Sandu, viene sottolineata l’importanza del momento storico del 1° dicembre 1918, che ha aperto la strada alla pace, alla libertà e alla democrazia per il popolo romeno. Questi valori, continua Maia Sandu, sono attualmente minacciati dalle tese realtà internazionali, motivo per cui la responsabilità dell’attuale generazione assume un valore fondamentale. Messaggi simili sono stati inviati anche da Re Carlo di Gran Bretagna o dall’Imperatore del Giappone, Naruhito.
Romania-USA – Il segretario di stato americano, Marco Rubio, ha sottolineato oggi, in occasione della Festa Nazionale della Romania, il partenariato forte e in continuo sviluppo tra i due paesi, basato su interessi strategici comuni. “A nome degli Stati Uniti d’America, rivolgo gli auguri al popolo romeno in occasione della Festa Nazionale. Gli Stati Uniti e la Romania condividono un partenariato forte e in continuo sviluppo, basato su interessi strategici comuni in materia di sicurezza, cooperazione energetica e commercio”, afferma Rubio, secondo un comunicato dell’Ambasciata degli USA a Bucarest. Gli Stati Uniti salutano la leadership regionale della Romania e incoraggiano la continuazione del suo ruolo nella promozione della stabilità nella regione del Mar Nero, aggiunge Marco Rubio. L’impegno della Romania di stanziare il 5 % del PIL alla Difesa entro il 2035 rafforzerà la NATO e getterà le basi per una prosperità in crescita nei prossimi anni. Il segretario di stato dice inoltre che gli USA si prefiggono di continuare la cooperazione nel campo della difesa e sviluppare il commercio e gli investimenti a beneficio di entrambe le nazioni.
Pensioni magistrati – Il governo guidato dal primo ministro Ilie Bolojan pone domani fiducia in Parlamento sul ddl relativo alle pensioni dei magistrati, dopo che una nuova versione del documento è stata approvata venerdì, in una riunione straordinaria dell’Esecutivo. Il documento stabilisce, tra l’altro, un’esperienza lavorativa di almeno 35 anni, l’innalzamento graduale dell’età pensionabile fino a 65 anni, nonchè un importo delle pensioni che non deve superare il 70% dell’ultimo stipendio netto. L’accesso ai fondi europei, la correzione di alcune ingiustizie e un sistema pensionistico sostenibile sono tre delle ragioni che hanno portato all’adozione del documento da parte del governo. La normativa può essere bloccata da una mozione di sfiducia contro l’esecutivo, presentata entro tre giorni dalla data alla quale viene posta la fiducia.
Demografia – Secondo i dati presentati dall’Istituto Nazionale di Statistica, la popolazione romena si ridurrà del 18% entro il 2080, con un calo di quasi 3,4 milioni di persone rispetto al livello attuale. La ricerca dell’INS, intitolata “Proiezione della popolazione attiva della Romania all’orizzonte del 2080”, esamina tre varianti. Quella più pessimistica è calcolata su una fertilità e una mortalità simili a quelle dell’anno scorso e indica un drastico calo della popolazione di quasi 4,7 milioni di persone. Lo scenario più ottimistico rileva una riduzione di soli 1,9 milioni di persone. La variante media, che parla di un calo di 3,4 milioni di persone, è considerata l’ipotesi più plausibile nelle attuali condizioni socio-economiche. L’analisi regionale indica differenze importanti: si prevede che le regioni dell’Oltenia sud-occidentale e della Valacchia sud-orientale registreranno i cali più pronunciati, mentre la regione Bucarest-Ilfov, il nord-est e il centro de Paese presenteranno dinamiche più equilibrate. Il 1° gennaio 2025 la popolazione residente della Romania superava di poco i 19 milioni di abitanti.