07.09.2025
Politica: Parlamento esamina quattro mozioni di sfiducia inoltrate contro il governo guidato dal liberale Ilie Bolojan/Istruzione: l'apertura del nuovo anno scolastico, prevista per domani, boicottata in diverse province
07.09.2025, 16:42
Politica – Le prime due mozioni di sfiducia inoltrate dall’Alleanza per l’Unione dei Romeni dopo la decisione del governo di Bucarest di porre la fiducia nel Parlamento, non hanno raggiunto il numero di voti richiesto. La prima sfiducia, riguardante la riforma sanitaria, ha ottenuto solo 108 voti, mentre la seconda, relativa alla governance delle imprese pubbliche, ne ha raccolti 121. Le altre due mozioni di sfiducia, relative alla riforma fiscale e delle società autonome devono ancora essere discusse e votate. Per l’approvazione delle mozioni sono necessari 233 voti favorevoli. Tuttavia, la coalizione composta da PSD, PNL, USR, UDMR assieme ai rappresentanti delle minoranze nazionali, gode di una rassicurante maggioranza nel Parlamento. Nel caso in cui le mozioni vengono bocciate, i quattro ddl di riforma si considerano adottati.
Istruzione – In Romania, l’apertura del nuovo anno scolastico, prevista per domani, sarà boicottata in diverse province. Gli insegnanti protestano da più di tre settimane contro l’aumento del carico didattico e l’incremento del numero di studenti per classe, nonchè contro l’accorpamento di alcune scuole. I provvedimenti fanno parte del primo pacchetto di misure fiscali adottato dal governo per ridurre il deficit. La Federazione dei Sindacati Liberi dell’Istruzione ha sollecitato agli insegnanti di unirsi alle proteste fino all’abrogazione delle misure di austerità imposte al sistema educativo. Il leader sindacale Simion Hăncescu ha ricordato che un’importante mainfestazione di protesta è prevista per domani a Bucarest, esortando gli insegnanti a boicottare l’inizio dell’anno scolatico. Anche le organizzazioni studentesche hanno annunciato il loro sostegno alle azioni di protesta, insoddisfatte della modifica del sistema di assegnazione delle borse di studio. Dal canto suo, il Ministero dell’Istruzione ha chiesto che i genitori siano informati sulla situazione in ogni scuola, per sapere cosa faranno gli studenti e i bambini in età prescolare. Oltre 8.600 agenti di polizia saranno presenti domani nei pressi degli istituti scolastici di tutto il paese per garantire l’ordine.
Celebrazioni – Migliaia di persone hanno partecipato alle Celebrazioni Nazionali di Ţebea, dedicate alla memoria di Avram Iancu, uno degli eroi più importanti della Rivoluzione del 1848 in Transilvania, dalla cui morte ricorrono 153 anni. L’evento ha incluso una cerimonia religiosa, deposizione di corone di fiori sulla tomba di Avram Iancu, la rievocazione della sua personalità storica, nonchè uno spettacolo folcloristico. Nel suo messaggio in occasione della ricorrenza, il presidente della Romania, Nicuşor Dan, ha affermato che il nome di Avram Iancu è diventato sinonimo della lotta per l’affermazione dell’identità del nostro popolo, mentre il numero alto di partecipanti rileva che l’attaccamento ai valori nazionali rappresenta una base solida sulla quale la Romania può continuare la sua modernizzazione e il consolidamento democratico. Ogni anno, migliaia di persone si riuniscono a Ţebea per onorare la memoria di colui che ha combattuto per i diritti e la libertà dei romeni della Transilvania.
Ucraina – La Russia ha lanciato la scorsa notte più di 800 droni e missili balistici contro diverse città di tutta l’Ucraina. Gli attacchi hanno danneggiato numerosi edifici a Kiev, inclusa la sede del governo, provocando almeno tre vittime, tra cui un bambino di un anno. “I missili e i droni di Putin hanno ucciso di nuovo persone innocenti”, ha dichiarato il ministro della Difesa romeno, Ionuț Mosteanu. La Romania condanna “fermamente” tali “attacchi criminali” che mostrano “il vero volto del regime di Putin”, ha aggiunto. Secondo il ministro, in questo barbaro attacco del Cremlino, con il quale la Russia vuole distruggere l’Ucraina e intimidire l’Europa, non si ritrova alcuna intenzione di pace.
PE – Il Parlamento Europeo riprende domani i suoi lavori dopo la pausa estiva. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, pronuncerà mercoledì il tradizionale discorso sullo stato dell’Unione, in cui illustrerà le priorità dell’esecutivo comunitario per i prossimi mesi. D’altra parte, martedì, la presidente della Repubblica di Moldova, Maia Sandu, parteciperà alla sessione plenaria del Parlamento Europeo. La sua presenza avviene prima delle elezioni politiche del 28 settembre, che Bruxelles considera cruciali per il percorso europeo dello stato confinante con la Romania. In un comunicato, il Parlamento Europeo richiama l’attenzione sui tentativi della Russia di influenzare l’esito delle elezioni e di deviare la traiettoria filoeuropea della Repubblica di Moldova attraverso disinformazioni o tentativi di comprare voti.