09.09.2025
Istruzione: Romania, continuano le proteste contro le politiche sociali e salariali del Governo / Tradimento: Moldova, arrestato ex vicedirettore del Servizio di intelligence e sicurezza, Alexandru Bălan
Newsroom, 09.09.2025, 16:46
Proteste– Durante un incontro con il presidente romeno Nicuşor Dan, i rappresentanti degli insegnanti che hanno protestato ieri a Bucarest hanno sollecitato le dimissioni del ministro dell’Istruzione, Daniel David, nonchè l’abrogazione dell’ordinanza che prevede l’aumento del carico didattico, l’incremento del numero di studenti per classe o l’accorpamento di alcune scuole. A fine incontro, i sindacati dell’istruzione hanno annunciato la continuazione delle proteste, sia attraverso il boicottaggio delle lezioni da parte degli insegnanti che attraverso manifestazioni di piazza, senza escludere neanche la possibilità di uno sciopero generale. Dal canto suo, il Ministro David ha affermato che “attraverso queste misure sono stati risparmiati stipendi e borse di studio fino alla fine dell’anno.
Tradimento – L’ex capo del controspionaggio della Repubblica di Moldova, paese a maggioranza romenofona, Alexandru Bălan, che ha ricoperto la carica di vicedirettore del Servizio di Intelligence e Sicurezza di Chisinau, è stato arrestato a Timişoara (Romania occidentale) con l’accusa di tradimento e trasmissione di informazioni segrete al KGB della Bielorussia. Secondo un comunicato della DIICOT, la procura romena antimafia e terrorismo, il sospettato è indagato per aver il reato di tradimento, trasmettendo in forma continuativa informazioni segrete di Stato. Dalle prove a dispozione, rileva il comunicato, emerge che, a partire dal 2024 fino ad oggi, il sospettato è stato coinvolto in attività di divulgazione non autorizzata di informazioni segrete di stato ai rappresentanti di una potenza straniera, in condizioni in grado di mettere in pericolo la sicurezza nazionale della Romania.
Deficit – Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica, nei primi 7 mesi dell’anno, il deficit commerciale della Romania ha superato i 19 miliardi di euro, valore in aumento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2024. In questo senso, il valore delle esportazioni ammonta a 56 miliardi di euro mentre quello delle importazioni a 75 miliardi. Nel mese di luglio, le esportazioni hanno ammontato a 8,9 miliardi di euro, mentre le importazioni a 11,5 miliardi, con un conseguente deficit di 2,8 miliardi.
Politica – L’Alleanza per l’Unità dei Romeni (all’opposizione, populista) ha contestato presso la Corte Costituzionale quattro ddl per i quali il Governo di Bucarest ha deciso di porre la fiducia nel Parlamento e relativi alla sanità, fiscalità nonchè per la riorganizzazione delle aziende di stato. AUR sostiene che i documenti siano stati adottati senza dibattito parlamentare, senza consultare i romeni e senza un voto democratico. Secondo i rasppresentanti della formazione, l’invocazione della procedura d’urgenza nel caso è stata una artificiale mentre il suo utilizzo un pretesto per aggirare il dibattito in sede legislativa, il che, secondo AUR, rappresenta una frode costituzionale nonchè una violazione del principio della buona fede.
Moldova – Il risultato delle elezioni parlamentari del 28 settembre, le più importanti nella storia della Repubblica di Moldova, paese ex sovieitco, a maggioranza romenofona, deciderà se ci consolideremo come una democrazia stabile sul percorso verso l’UE, come un vicino sicuro dell’Ucraina e un garante della sicurezza europea, o se la Russia ci destabilizzerà, ci allontanerà dall’Europa e ci trasformerà in una minaccia per il suo confine orientale. Lo ha detto Maia Sandu, presidente della Moldova, intervenendo nella sessione plenaria del Parlamento Europeo. La Sandu ha valutato che la Moldova e l’Ucraina sono pronte a continuare i negoziati di adesione, in un processo basato sui meriti che riflette i progressi di ciascuna. La leader di Chisinau ha inoltre affermato che l’UE è un partner solido del suo Paese, che ha contribuito a riformare, modernizzare e costruire istituzioni in grado di resistere alle pressioni.