12.12.2025 (aggiornamento)
Istituto Nazionale Statistica: Romania, tasso di inflazione annuo, fermo al 9,8%/ECOFIN: il ministro delle Finanze romeno, Alexandru Nazare, alla riunione del Consiglio Affari Economici e Finanziari di Bruxelles/Ucraina: conferenza internazionale sulla ricostruzione a Bucarest
Newsroom, 12.12.2025, 18:52
Inflazione – Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica, il tasso d’inflazione annuo in Romania nel mese di novembre è rimasto fermo al 9,8%. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, i servizi e i beni non alimentari sono diventati più costosi di quasi l’11%, mentre i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati di quasi l’8%. Il deficit commerciale della Romania ha continuato a crescere anche quest’anno e ha raggiunto quasi 28 miliardi di euro, circa 276 milioni di euro in più rispetto all’anno scorso. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, rispetto allo scorso anno, le esportazioni sono aumentate del 4,3%, mentre le importazioni del 3,4%. Allo stesso tempo, il commercio al dettaglio è in calo rispetto allo scorso anno, segno che la “star” della crescita economica – il consumo – ha perso forza.
ECOFIN – Presente al Consiglio Affari Economici e Finanziari (ECOFIN) di Bruxelles, il ministro delle Finanze romeno, Alexandru Nazare, si è pronunciato per la modernizzazione dei sistemi doganali, per l’acceleramento dell’integrazione del mercato dei capitali, il rafforzamento della vigilanza finanziaria, nonchè per una valutazione più equilibrata dell’impatto della legislazione UE sulle economie nazionali. “Abbiamo bisogno di regole chiare, efficienti e di facile applicazione che sostengano lo sviluppo dei mercati dei capitali. L’obiettivo deve essere quello di stimolare gli investimenti, in modo da poter creare, nel prossimo futuro, le condizioni per lo sviluppo di nuovi unicorni, compreso nella zona dell’Europa orientale e Romania”, ha affermato il ministro Nazare. Sul tavolo della riunione anche l’impatto economico e finanziario dell’aggressione russa contro l’Ucraina, nonchè il documento annuale della Corte dei Conti europea che valuta il modo in cui sono stati utilizzati i fondi europei, formulando raccomandazioni per migliorare la gestione del bilancio.
Ucraina – La Romania può diventare un centro regionale di ricostruzione per l’Ucraina. E’ una delle conclusioni emerse dai dibattiti organizzati nell’ambito di una conferenza internazionale organizzata a Bucarest su questo tema. Politici, esperti e rappresentanti del mondo imprenditoriale hanno esaminato diversi aspetti relativi alla ricostruzione dell’Ucraina. Affrontati anche temi come il ruolo strategico del Danubio, la dimensione energetica della cooperazione nella regione del Mar Nero o il reinserimento sociale di rifugiati e veterani dopo la fine del conflitto. In situazioni difficili, la Romania ha fornito energia con urgenza all’Ucraina e alla Moldova, ha affermato il deputato liberale ed ex ministro dell’Energia, Sebastian Burduja. Secondo Burduja, la Romania ha investito molto nella produzione di energia, anche ottenendo sovvenzioni dall’Unione Europea, e quindi, avrà assicurata la sua indipendenza energetica. “Non tra molto, la Romania diventerà completamente indipendente dal punto di vista energetico e, vi ricordo che, per quanto riguarda il gas, siamo il primo produttore di gas nell’UE. Attraverso il progetto Neptun Deep nel Mar Nero, il prossimo anno raddoppieremo la nostra produzione di gas e saremo in grado di esportare gas naturale in Moldova, Ucraina o altri paesi europei”, ha sottolineato Sebastian Burduja.
Inchiesta giornalistica – Il premier romeno Ilie Bolojan ha dichiarato che sia i recenti sondaggi che le reazioni dell’opinione pubblica rilevano una forte percezione negativa del funzionamento delle istituzioni statali. Il premier ha annunciato la formazione di un gruppo di lavoro governativo, che analizzerà la legislazione e proporrà riforme. La reazione del primo ministro è arrivata in seguito a un’inchiesta giornalistica pubblicata da Recorder, intitolata “Giustizia catturata”. L’inchiesta di Recorder coinvolge diversi procuratori e giudici, alcuni con identità protette, che rivelano il modo in cui la dirigenza della Corte d’Appello di Bucarest avrebbe sostituito i giudici per ottenere sentenze favorevoli per individui accusati di corruzione. La Sezione Giudici del Consiglio Superiore della Magistratura ha deciso di notificare l’Ispezione Giudiziaria di effettuare controlli in relazione all’inchiesta condotta dai giornalisti di Recorder. Il ministro della Giustizia, Radu Marinescu, ha dichiarato che le indagini dell’Ispezione Giudiziaria devono essere svolte al più presto, in modo obiettivo, imparziale, equo e completo al fine di chiarire le accuse contenute nel documentario.
Terre rare – La Romania lavorerà terre rare per gli Stati Uniti. Lo ha annunciato il ministro dell’Energia romeno, Bogdan Ivan, precisando che i minerali saranno estratti dalla Groenlandia e lavorati presso l’impianto di lavorazione del concentrato di uranio di Feldioara, nella Romania centrale, proprietà di Nuclearelectrica. Un accordo per lo sviluppo di questo impianto industriale è stato firmato tra la società americana Critical Metals Corp e il produttore romeno. Bogdan Ivan ha indicato che il progetto prevede investimenti in Romania per circa 3 miliardi di euro, precisando che la produzione sarà destinata principalmente all’industria militare, ma anche all’industria aerospaziale, per la costruzione di satelliti e microchip. Il ministro ha inoltre affermato che il progetto costituirà la prima filiera di approvvigionamento completamente integrata di materiali critici nel mondo occidentale e renderà la Romania il più importante partner degli Stati Uniti in termini di terre rare in tutta l’Europa centro-orientale.
Proteste – Centinaia di studenti hanno protestato nelle città universitarie di Cluj (nord-ovest) e Braşov (centro) contro le misure di austerità adottate dal governo, soprattutto nel campo dell’istruzione. I giovani sono insoddisfatti della riduzione del valore delle borse di studio e considerano che le misure adottate rappresentino un importante passo indietro per l’istruzione superiore. In risposta, il ministro dell’Istruzione, Daniel David ha dichiarato sono in corso discussioni tecniche tra il Ministero degli Investimenti e dei Progetti Europei e la Commissione Europea per individuare soluzioni di stanziamenti attraverso fondi comunitari, stimando che i primi pagamenti saranno effettuati a febbraio.
Antisemitismo – Secondo un recente studio condotto su richiesta dell’Istituto Nazionale per gli Studi sull’Olocausto “Elie Wiesel”, per la prima volta gli ebrei occupano il primo posto nella classifica delle segnalazioni di rifiuto delle minoranze etniche. Oltre il 25% degli intervistati ha optato per una presenza temporanea oppure per un’assenza totale di ebrei in Romania, mentre per i Rom questa forma di rifiuto raggiunge il 15%. Il rappresentante dell’istituto di sondaggio, il professor Daniel Buti, ha affermato che viene notata un’intensificazione degli atteggiamenti negativi nei confronti delle minoranze in generale e degli ebrei in particolare, sullo sfondo della crescente permeabilità delle teorie del complotto, del discorso antisemita nella società e nello spazio pubblico o della polarizzazione sociale. Il sondaggio è stato condotto su un campione di 1.004 persone e presenta un margine di errore di ±3%.
Lebbra – Il secondo caso di lebbra in Romania negli ultimi 44 anni è stato confermato a Cluj-Napoca (nord-ovest), ha annunciato il ministro della Salute, Alexandru Rogobete. Altre tre persone sono sottoposte a valutazioni cliniche. Si tratta di quattro donne di origine asiatica, impiegate come massaggiatrici in un centro estetico la cui attività è stata sospesa fino al completamento delle indagini. Il ministro Rogobete afferma che il rischio per la popolazione rimane basso e che la situazione viene gestita con la massima responsabilità. La lebbra è una malattia a lenta evoluzione e bassa contagiosità, che può essere trasmessa solo attraverso un’esposizione prolungata, precisa il Ministero della Salute.
Calcio – Nella sesta giornata dei gironi di qualificazione per i play off dell’Europa League la squadra romena FCSB ha sconfitto ieri sera in casa gli olandesi del Feyenoord Rotterdam per 4-3. La squadra allenata da Elias Charalambous deve ancora giocare contro la Dinamo di Zagabria il 22 gennaio in trasferta, e contro il Fenerbahce il 29 gennaio, a Bucarest. Sempre ieri sera, nella stessa competizione, Universitatea Craiova è stata sconfitta per 2-1 da Sparta Praga. Universitatea Craiova ha ancora una partita da giocare, contro l’AEK Atene il 18 dicembre, in trasferta.