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13.12.2025

Proteste: continuano le manifestazioni per la riforma delle leggi sulla giustizia e le dimissioni dei responsabili per gli abusi nel sistema giudiziario romeno/ UE: BEI aumenta il valore dei prestiti destinati ai progetti per la difesa fino a 4,5 miliardi di euro

13.12.2025
13.12.2025

, 13.12.2025, 16:56

Proteste – Le proteste iniziate a metà settimana per la riforma delle leggi sulla Giustizia e per le dimissioni dei responsabili di abusi nel sistema giudiziario sono continuate anche nel fine settimana a Bucarest e in altre città della Romania, ma anche all’estero. D’altra parte, la petizione lanciata dalle organizzazioni non governative Declic e Funky Citizens per la modifica delle leggi sulla Giustizia sta raggiungendo 150.000 firme. I firmatari chiedono al primo ministro e al presidente della Romania di avviare una vera riforma del sistema giudiziario, attraverso una procedura trasparente e onesta, che vada oltre le semplici dichiarazioni pubbliche. Le principali richieste dei manifestanti sono il ripristino dell’indipendenza dei giudici, l’abolizione dell’immunità de facto dei magistrati, la riduzione del controllo esercitato dal Consiglio Superiore della Magistratura sul sistema giudiziario o la revoca urgente dei capi delle procure. Le proteste sono iniziate dopo le rivelazioni di un documentario realizzato da Recorder sui problemi del sistema giudiziario romeno. Nel reportage sono presentati diversi procuratori e giudici, alcuni con identità protette, che rivelano il modo in cui la dirigenza della Corte d’Appello di Bucarest sostituiva sistematicamente i giudici per ottenere sentenze favorevoli a persone accusate di corruzione. Centinaia di magistrati hanno denunciato pubblicamente gli abusi nel sistema giudiziario. La Sezione Giudici del Consiglio Superiore della Magistratura ha deciso di segnalare l’Ispezione Giudiziaria per effettuare verifiche in relazione alle questioni segnalate nel documentario presentato da Recorder.

 

BEI – La Banca Europea per gli Investimenti aumenterà nel 2026 il valore dei prestiti destinati ai progetti per la difesa fino a 4,5 miliardi di euro e potrebbe rivedere al rialzo le cifre in caso di maggiore domanda. Lo ha dichiarato alla Reuters la presidente dell’istituzione, Nadia Calvino, precisando che “ci stiamo concentrando in particolare sulla mobilità militare, sulle infrastrutture critiche, sul confine orientale e sui sistemi anti-drone”. I fondi saranno stanziati dalla somma disponibile per i prestiti nel 2026, stimata a 100 miliardi di euro, lo stesso livello del 2025. D’altra parte, oltre la metà dei prestiti previsti nel 2026 sarà destinata a progetti che contribuiranno a combattere i mutamenti climatici. La BEI erogherà fondi anche attraverso TechEU,  programma che mira a investire 70 miliardi di euro nello sviluppo delle aziende tecnologiche europee.

 

Energia – E’ entrata in funzione la più importante capacità di accumulo di energia a batteria operativa in Romania. Secondo il ministro dell’Energia, Bogdan Ivan, al momento, si tratta di una delle soluzioni più efficienti per ridurre gli squilibri del sistema, integrare meglio l’energia prodotta dai prosumer e, soprattutto, mantenere i costi sotto controllo per i cittadini. Sempre ieri, a Câmpia Turzii (centro), sono iniziati i lavori per una centrale elettrica a gas a ciclo combinato, un investimento che garantirà energia sicura e costante, essenziale per l’equilibrio del sistema.

 

Influenza- L’Istituto Nazionale Cantacuzino ha confermato che in Romania è stato rilevato il ceppo del virus influenzale circolante a livello internazionale, che secondo il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie presenta un rischio moderato per la popolazione. Tuttavia, l’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica richiama l’attenzione sul fatto che la situazione può diventare pericolosa per le persone incluse in determinate categorie. In questo senso, il rischio di sviluppare una malattia grave risulta elevato per le persone di età superiore ai 65 anni, per coloro che soffrono di malattie metaboliche, polmonari, cardiovascolari, neuromuscolari o altre malattie croniche preesistenti, per le donne in gravidanza, le persone con difese immunitarie basse o per le persone che vivono in strutture di assistenza a lungo termine. Gli specialisti raccomandano alla popolazione di vaccinarsi, di mantenere l’igiene, nonchè di evitare gli spazi affollati.

 

 

12.12.2025 (aggiornamento)
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