14.09.2025 (aggiornamento)
Drone russo su Romania: piloti romeni decidono di non aprire il fuoco a causa dei rischi collaterali / Governo: il ministro dell’Istruzione Daniel David ha dichiarato che si dimetterà se passa la mozione semplice contro di lui
Newsroom, 14.09.2025, 18:02
Drone russo su Romania – I piloti romeni di caccia F-16 hanno ricevuto l’autorizzazione ad abbattere un drone russo entrato nello spazio aereo romeno, ma hanno deciso di non aprire il fuoco a causa dei rischi collaterali. Lo ha annunciato il Ministero della Difesa di Bucarest, in un comunicato diffuso oggi. Il drone di tipo Geran ha orbitato per 50 minuti nello spazio aereo romeno, dopodiché si è diretto verso la confinante Ucraina, invasa dalle truppe russe. Il Ministero della Difesa romeno condanna fermamente le azioni irresponsabili della Federazione Russa e sottolinea che tali incidenti mettono a repentaglio non solo la sicurezza dei cittadini romeni, ma anche la sicurezza collettiva della NATO. Il dicastero assicura la popolazione che tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza nazionale vengono applicate in modo permanente e che le strutture di difesa sono pronte a rispondere tempestivamente a qualsiasi situazione simile.
Guerra Ucraina – Oltre 26.000 ucraini hanno attraversato illegalmente il confine con la Romania dallo scoppio della guerra nel paese confinante, invaso dalle truppe russe – ha dichiarato il capo dell’Ispettorato Territoriale della Polizia di Frontiera di Sighetu Marmaţiei (nord), il Questore Florin Coman. La maggior parte di loro è arrivata attraverso la zona montuosa del Maramureş. Ci sono stati anche casi di ucraini che sono tornati a casa per poi diventare guide. La polizia di frontiera amministra oltre 360 km di confine nel nord del paese con l’Ucraina, coprendo le province di Satu Mare, Maramureş e Suceava. L’attraversamento della frontiera a volte avviene attraverso i luoghi più pericolosi.
Difesa – Oltre 5.000 militari provenienti da dieci Paesi alleati della NATO parteciperanno, tra il 20 ottobre e il 13 novembre, all’esercitazione multinazionale DACIAN FALL 2025 (DAFA 25), organizzata sul territorio di Romania e Bulgaria. Secondo un comunicato stampa del Ministero della Difesa di Bucarest, i militari, equipaggiati con 1.200 mezzi tecnici, provengono da Belgio, Bulgaria, Francia, Italia, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Polonia, Portogallo, Romania e Spagna. Pianificata dal Comando di Divisione Multinazionale Sud-Est (HQ MND-SE) di Bucarest, l’esercitazione si svolgerà contemporaneamente nei poligoni di addestramento romeni di Cincu, Smârdan, Capu Midia, Babadag, Bogată, Alba Iulia, Hanu Conachi, Giarmata, Cârţişoara, nonché a Novo Selo, in Bulgaria. Le prime colonne di equipaggiamento militare entreranno in Romania a partire dal 20 settembre, attraverso il valico di frontiera di Curtici (ovest). Le autorità romene, insieme agli alleati della NATO, hanno adottato misure per limitare l’impatto sulle comunità locali e sul traffico stradale, pianificando la maggior parte degli spostamenti di notte. Le esercitazioni NATO, tra cui la DAFA 25, sono di natura difensiva e vengono svolte nel pieno rispetto degli obblighi internazionali assunti dalla Romania – specifica il Ministero della Difesa romeno.
Istruzione, mozione semplice – Lunedì, il Senato di Bucarest discuterà una mozione semplice presentata dall’AUR (opposizione nazionalista) contro Daniel David, il Ministro dell’Istruzione del governo PSD-PNL-USR-UDMR, dichiaratamente filo-occidentale. I promotori sostengono che il sistema educativo nazionale sia stato sottoposto a brutali misure di austerità e criticano le decisioni di aumentare l’orario di lezione per gli insegnanti, accorpare alcune scuole e ridurre il fondo per le borse di studio. Il ministro David sostiene che queste misure hanno permesso di pagare gli stipendi del personale e le borse di studio entro la fine dell’anno e hanno contribuito a mantenere il rating Paese della Romania. Egli ha dichiarato, in un’intervista, che, sebbene non sia obbligato, se la mozione verrà approvata, si dimetterà.
Ciclismo – Il ciclista Cesare Chesini (MBH Bank Ballan CSB) ha vinto oggi il Giro di Romania di quest’anno. Il polacco Radoslaw Fratczak (Voster ATS Team) ha vinto l’ultima tappa, disputata su un circuito a Bucarest. Secondo la stampa sportiva, l’intero podio della quinta tappa è stato polacco, con Fratczak seguito da Patryk Stosz (Voster ATS Team) e Alan Banaszek (ATT Investment). L’austriaco Maximilian Schmidbauer (WSA KTM Graz) ha vinto il primo sprint intermedio della giornata, mentre il ciclista originario della Moldova Cristian Răileanu (nazionale romena) ha vinto i due successivi.