16.05.2025 (aggiornamento)
Elezioni: urne aperte all'estero per il ballottaggio delle presidenziali in Romania/ Comunità Politica Europea: il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, al vertice di Tirana/ Cultura: Notte dei Musei in Romania nel fine settimana

Newsroom, 16.05.2025, 19:46
Elezioni – Il voto per il secondo turno delle elezioni presidenziali è iniziato ieri sera, alle ore 22.00 in Romania, con l’apertura del primo seggio all’estero ad Auckland, in Nuova Zelanda. I cittadini romeni che si trovano fuori confine possono votare il 16, 17 e 18 maggio in uno dei 965 seggi elettorali organizzati appositamente. In Romania, si voterà solo domenica 18 maggio, in circa 19.000 seggi elettorali. Secondo l’Autorità Elettorale Permanente, sono stati accreditati 87 giornalisti stranieri e 159 osservatori internazionali. Nel round decisivo si sfidano il leader ultranazionalista e populista dell’AUR, George Simion, autoproclamato sovranista, e l’indipendente filo-occidentale Nicușor Dan, sindaco in carica di Bucarest.
Comunità Politica Europea – Nella capitale dell’Albania, Tirana, si è svolto il sesto vertice della Comunità Politica Europea, al quale hanno partecipato 47 capi di stato e di governo. La guerra in Ucraina è stato uno dei temi affrontati sia dal leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, sia dagli europei. “La nostra priorità principale è un cessate il fuoco completo, incondizionato e onesto, e se i rappresentanti russi a Istanbul non riusciranno ad accettare nemmeno questo, allora sarà chiaro al 100% che Putin continua a minare la diplomazia”, ha affermato Zelensky. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha parlato delle sanzioni contro la Russia, precisando che i ricavi di Mosca derivanti dal petrolio e dal gas sono diminuiti di quasi l’80% rispetto al periodo precedente la guerra. La Romania è stata rappresentata al vertice dal presidente ad interim, Ilie Bolojan, il quale ha dichiarato che la sua partecipazione all’incontro dimostra solidarietà e volontà di individuare soluzioni comuni alle sfide che stiamo affrontando.
Politica di coesione – Nel prossimo periodo, la Romania dovrebbe ricevere circa 2,6 miliardi di euro nell’ambito della politica di coesione dell’Unione Europea. Lo ha annunciato il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Marcel Boloş, ricordando che in questi giorni a Bruxelles sono in corso discussioni tecniche sia sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sia sulla politica di coesione. Boloş ha precisato che la Romania ha presentato anche una serie di proposte importanti, che la Commissione Europea ha accettato di analizzare. Tra queste, lo stanziamento di fondi aggiuntivi per le infrastrutture sanitarie, un progetto pilota di gestione dei rifiuti a Bucarest, nonchè finanziamenti più ampi per le reti idriche e fognarie nelle località con meno di 2.000 abitanti.
Politica monetaria – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale della Romania ha deciso di mantenere sia il tasso di interesse di politica monetaria al 6,5% annuo, sia i tassi di interesse ai quali le banche commerciali possono prendere prestiti dalla Banca Centrale al 7,5% annuo. D’altra parte, nel primo trimestre, il tasso d’inflazione è diminuito meno del previsto, continuando, secondo le previsioni, a registrare andamenti oscillanti fino al terzo trimestre. Seguirà un leggero calo nei prossimi quattro trimestri, mentre una sua discesa è attesa nel primo trimestre del 2026, solo marginalmente al di sotto del limite superiore dell’intervallo mirato, pari al 3,5%. Il periodo elettorale prolungato e le tensioni politiche hanno invertito i movimenti di capitali sul mercato finanziario locale, con un notevole aumento dei deflussi. Questi cambiamenti hanno avuto un impatto significativo sulla liquidità, sui tassi di interesse per il mercato monetario, nonché sul rapporto domanda-offerta sul mercato valutario, ma anche sulle riserve valutarie nazionali e sul tasso di cambio, hanno spiegato i rappresentanti della Banca Centrale.
Economia – Secondo i dati presentati dall’Istituto Nazionale di Statistica, il prodotto interno lordo in Romania ha registrato una stagnazione nel primo trimestre dell’anno, rispetto al trimestre precedente, mentre l’aumento del PIL è stato dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Con l’introduzione delle stime relative alla crescita economica per i primi 3 mesi dell’anno, l’INS ha ricalcolato anche i risultati registrati nei trimestri precedenti. Di conseguenza, i risultati per il primo trimestre del 2024, rispetto ai 3 mesi precedenti, sono stati rivisti al rialzo di 0,3 punti percentuali. D’altra parte, i risultati dei trimestri II, III e IV sono stati rivisti al ribasso di 0,1 punti percentuali. Le informazioni tipo segnale vengono pubblicate più rapidamente, ma si basano su un set limitato di dati e non forniscono dettagli sul contributo dei diversi settori alla crescita economica.
NATO – Il capo della diplomazia romena, Emil Hurezeanu, ha partecipato ad Antalya, in Turchia, a una riunione informale dei ministri degli Esteri dei paesi membri della NATO dedicata all’aumento delle spese militari. Hurezeanu ha accolto con favore le azioni degli Stati Uniti e dell’Europa, alle quali partecipa anche Bucarest, volte a stabilire “una pace ampia e duratura, sostenuta da solide e credibili garanzie di sicurezza, nonché a fornire ulteriore assistenza all’Ucraina”. D’altra parte, Hurezeanu ha sottolineato le sfide per la sicurezza generate nella regione del Mar Nero con effetti anche per la Repubblica di Moldova, paese confinante con la Romania.
Musei – Oltre 75 istituzioni museali partecipano domani alla 21a edizione della Notte dei Musei. Un numero impressionante di specialisti nel campo della didattica del patrimonio e dell’educazione museale organizzerà centinaia di attività rivolte a tutte le categorie di pubblico, dai più giovani agli adulti, agli appassionati di storia, arte, scienza o tradizioni. Migliaia di visitatori, soprattutto giovani e turisti, hanno partecipato lo scorso anno a Bucarest alla 20a edizione della Notte dei Musei.