16.12.2025 (aggiornamento)
Diplomazia: il presidente romeno, Nicușor Dan, alla riunione di Helsinki del Paesi UE collocati sul Fianco Orientale/ Rivoluzione 1989: Timişoara, al via le manifestazioni alla memoria delle vittime della rivolta anticomunista
Newsroom, 16.12.2025, 19:14
Diplomazia – Anche nel caso in cui la pace in Ucraina venisse raggiunta, la Russia rimarrà una minaccia permanente. Lo ha dichiarato a Helsinki il presidente romeno, Nicușor Dan, in una conferenza stampa congiunta con i leader dei Paesi membri dell’UE collocati sul Fianco Orientale. Il capo dello stato ha spiegato che il vertice organizzato in Finlandia è stato volto a rendere operativi i programmi della NATO e dell’UE relativi alla regione e che l’incontro sarà seguito da riunioni tecniche a livello ministeriale. “Le nostre azioni all’interno dell’UE devono essere complementari a quelle della NATO”, ha affermato il presidente romeno, sottolineando che deve esistere un equilibrio tra il nord e il sud della regione, ricordando a questo punto che la Romania si è resa disponibile ad ospitare un centro di sicurezza per il Mar Nero. Secondo un comunicato dell’Amministrazione Presidenziale, dalla Finlandia, il presidente Dan si è recato nel Regno Unito. In serata è stato programmato un incontro con i rappresentanti della comunità romena residente nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, mentre domani sono previsti incontri con rappresentanti romeni del mondo imprenditoriale e con esponenti di aziende britanniche.
Ucraina – Il ministro ad interim della Difesa, Radu Miruţă, ha partecipato in videocollegamento alla riunione del Gruppo di contatto per l’Ucraina. Le discussioni si sono concentrate sugli sviluppi della situazione di sicurezza generata dall’aggressione della Federazione Russa, nonchè sulle modalità per consolidare il sostegno internazionale fornito all’Ucraina. Secondo un comunicato del Ministero della Difesa, i membri del Gruppo hanno riconfermato il fermo impegno a sostenere Kiev, anche attraverso contributi alle iniziative congiunte di NATO e UE, nonchè attraverso misure bilaterali di assistenza e supporto. “La partecipazione della Romania al Gruppo di contatto per l’Ucraina riflette la solidarietà del nostro Paese con il popolo dello stato confinante, nonchè l’impegno a difendere i valori democratici e la stabilità regionale”, informa il Ministero della Difesa.
Politica – Il governo romeno ha superato una mozione di sfiducia sulle politiche economiche e sui piani di riforma. La coalizione PSD-PNL-USR-UDMR ha superato finora sei mozioni di sfiducia, la maggior parte legate all’aumento delle tasse e ai tagli alla spesa pubblica per ridurre il deficit di bilancio più alto dell’Unione Europea e mantenere il rating per gli investimenti. I quattro partiti hanno raggiunto con difficoltà un accordo sulle misure di riforma, mentre la bozza della Finanziaria per il 2026 è stata rinviata a gennaio. Sempre ieri, una mozione semplice inoltrata contro la ministra dell’Ambiente, Diana Buzoianu, è stata votata dal Senato. Ciò non significa la destituzione della ministra, come accadrebbe nel caso di una sfiducia. Diana Buzoianu, ritenuta responsabile della crisi idrica che ha colpito due province del sud del Paese, ha annunciato che non rassegnerà le dimsissioni, precisando che la responsabilità per la situazione creata ricade su alcuni operatori della zona.
Rivoluzione 1989 – A Timişoara, nella Romania occidentale, sono iniziate le manifestazioni in memoria delle vittime della Rivoluzione anticomunista del 1989. Per cinque giorni, sono programmate manifestazioni commemorative dedicate agli eventi iniziati nella città, che portarono alla caduta del regime comunista. Sono previste mostre, presentazioni di libri, concerti, la proiezione di un film sul tema al Teatro dell’Opera, nonchè momenti di silenzio e una marcia sotto lo slogan già consacrato, “Gli eroi non muoiono mai”.
Corruzione – L’ex ministro dei Trasporti, Alexandru-Răzvan Cuc, è stato fermato dagli inquirenti della Direzione Nazionale Anticorruzione in un caso di corruzione. Secondo fonti giudiziarie citate da AGERPRES, il valore della tangente in questo caso sarebbe pari al 6% di un contratto quadro di 23 milioni di lei (4,6 milioni di euro).