23.06.2025 (aggiornamento)
NATO: il presidente della Romania, Nicuşor Dan, al Vertice NATO all'Aia/ Politica: il nuovo governo guidato dal liberale Ilie Bolojan ha prestato giuramento/Deficit: raccomandazione Consiglio UE, Romania deve garantire tasso di crescita della spesa non superiore al 2,8% nel 2025 e al 2,6% nel 2026
23.06.2025, 20:15
NATO – Gli stati membri della NATO hanno approvato una dichiarazione per il vertice dell’Aia, che stabilisce un obiettivo del 5% del PIL della spesa annuale stanziata alla difesa e alla sicurezza entro il 2035. Il documento diventerà ufficiale una volta approvato dai leader dei paesi NATO durante la riunione che inizia domani. Fonti interne dell’Alleanza hanno dichiarato a Radio Romania che con ogni probabilità la dichiarazione finale menzionerà la minaccia esplicita della Russia, nonchè il sostegno fornito dagli stati membri all’Ucraina. La Romania sarà rappresentata al vertice dal presidente Nicuşor Dan. A Bucarest, il Ministero degli Affari Esteri annuncia che sta lavorando per un incontro diretto tra il presidente romeno e quello americano, Donald Trump. Dall’Aia, il presidente Nicuşor Dan si recherà direttamente a Bruxelles per la riunione del Consiglio Europeo. I leader dell’UE affronteranno il tema della sicurezza e della difesa, sottolineando la necessità del rafforzamento dell’industria della difesa anche attraverso l’aumento dei finanziamenti stanziati al settore.
Governo – I membri del nuovo Esecutivo di Bucarest, guidato dal liberale Ilie Bolojan, hanno prestato giuramento nelle mani del presidente Nicuşor Dan. In precedenza, il Governo ha ricevuto l’investitura nella plenaria del Parlamento, dopo che tutti i ministri proposti dai quattro partiti pro-europei hanno superato le audizioni nelle commissioni specializzate, ricevendo pareri favorevoli con maggioranza di voti. Il nuovo governo ha 16 ministeri, stabiliti in base al protocollo per la costituzione della coalizione di governo, firmato oggi dai leader dei partiti pro-europei del Parlamento assieme ai rappresentanti delle minoranze nazionali. Sei ministeri saranno gestiti dal PSD, quattro da PNL e USR, mentre altri due all’UDMR. L’esecutivo ha anche cinque vicepremier, uno per ogni partito della coalizione, nonchè un indipendente, responsabile con le riforme. L’accordo prevede, tra l’altro, la rotazione della carica di primo ministro tra PNL e PSD. Il primo ministro, Ilie Bolojan, ha dichiarato che il protocollo garantisce un esecutivo stabile, concentrato sulle riforme strutturali fondamentali, sul rispetto del cittadino, nonchè sul consolidamento della democrazia. Bolojan ha sottolineato che il nuovo governo farà tutto il possibile per rimettere in ordine le finanze del paese e per lo sviluppo della Romania.
Deficit – Il Consiglio dell’Unione Europea ha pubblicato una raccomandazione in base alla quale, per uscire dalla procedura per i disavanzi eccessivi, la Romania deve garantire che il tasso di crescita della spesa non superi il 2,8% nel 2025 e il 2,6% nel 2026. Il Consiglio ha stabilito il 15 ottobre come scadenza entro la quale la Romania deve adottare misure efficaci per garantire la correzione degli squilibri. Il documento pubblicato si verifica dopo che il Consiglio Affari Economici e Finanziari (ECOFIN) della fine della scorsa settimana ha constatato che la Romania non ha adottato misure efficaci in risposta alle raccomandazioni di Bruxelles sulla correzione del disavanzo, constatazione che apre la strada a nuove possibili misure qualora il paese non agisca rapidamente per ridurre gli squilibri. La Romania ha chiuso il 2024 con un disavanzo pari al 9,3% del PIL. Dopo i primi quattro mesi del 2025, il deficit si è attestato al 2,95% del PIL.
MO – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha menzionato la possibilità di un cambio di regime a Teheran, dopo i bombardamenti americani lanciati contro i principali impianti nucleari iraniani. Le dichiarazioni del presidente Trump arrivano a poche ore dopo che esponenti dell’amministrazione di Washington, tra cui il vicepresidente J.D. Vance o il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, avevano dichiarato che gli Stati Uniti non stanno cercando di rovesciare il governo iraniano. Il presidente americano ha sottolineato che i bombardamenti statunitensi hanno prodotto danni monumentali ai siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan. La crisi in Medio Oriente è seguita con preoccupazione dalla comunità internazionale, in attesa di un’eventuale risposta dell’Iran all’attacco americano. Gli esperti internazionali ritengono che le opzioni di risposta più dure sarebbero l’attacco alle basi americane della regione, la chiusura dello Stretto di Hormuz, attraversato da circa il 20% del traffico con petrolio a livello globale, o la rapida costruzione di un’arma nucleare. Da Bucarest, il Ministero degli Affari Esteri informa che il principale interessamento delle autorità romene resta la sicurezza dei cittadini romeni che si trovano nel Medio Oriente. Secondo la diplomazia di Bucarest, la Romania ritiene che il programma nucleare iraniano rappresenta una minaccia per la sicurezza mondiale e che le recenti azioni degli Stati Uniti hanno avuto come obiettivo l’eliminazione di un grave pericolo per la pace .
Corte Costituzionale – I gruppi parlamentari della Camera dei Deputati e del Senato hanno avuto fino a oggi la possibilità di presentare le loro proposte per la nomina di due nuovi giudici alla Corte Costituzionale della Romania. I mandati dei giudici costituzionali Marian Enache e Attila Varga scadono a metà luglio. Domani i candidati saranno ascoltati dalle commissioni giuridiche, mentre mercoledì potrebbero svolgersi sessioni plenarie separate, sia al Senato che alla Camera dei Deputati, per la nomina dei due nuovi magistrati. La Corte Costituzionale della Romania è formata nove giudici con un mandato di nove anni. Tre sono nominati dalla Camera dei Deputati, tre dal Senato e tre dal presidente della Romania.
Giornata della camicetta tradizionale – Il 24 giugno, l’emblematica camicetta tradizionale romena – “Ia” – viene celebrata sia in patria che all’estero. Nel 2022, la “ie” romena è stata inserita nel patrimonio dell’UNESCO. Le rappresentanze dell’Istituto Culturale Romeno all’estero organizzano eventi che evocano il ruolo del patrimonio come risorsa per lo sviluppo e il dialogo interculturale contemporaneo. Attraverso mostre, proiezioni, workshop e incontri dedicati a questo simbolo, l’ICR riconferma il suo impegno nella promozione della cultura tradizionale romena in forme pertinenti e accessibili al pubblico internazionale. L’ICR di Pechino organizza, tra il 24 giugno e il 24 agosto, la mostra intitolata “Patrimonio”, dedicata alla camicetta tradizionale romena e al costume popolare della Terra del Făgăraș. Il 27 giugno, l’ICR di Budapest ospiterà una mostra di costumi popolari romeni. L’Istituto Culturale Romeno di Madrid ha sostenuto l’organizzazione dell’evento “La Ie romena – simbolo dell’identità nazionale”, svoltosi il 20 giugno presso la sede dell’Ambasciata.