27.11.2025 (aggiornamento)
Consiglio Superiore della Magistratura: parere negativo su nuova bozza di riforma delle pensioni dei magistrati/ Difesa: il ministro romeno, Ionuț Moșteanu, alla riunione di Sarajevo con gli omologhi del sud-est europeo
Newsroom, 27.11.2025, 18:57
Pensioni magistrati – Il Consiglio Superiore della Magistratura ha espresso parere negativo sulla nuova bozza di riforma delle pensioni dei magistrati. Il parere è stato emesso un giorno prima della data limite europea entro la quale Romania evitasse la perdita di una parte dei fondi stanziati attraverso il PNRR. Nei giorni scorsi, le assemblee generali dei magistrati di tutto il Paese hanno espresso il loro punto di vista ed è già noto che procuratori e giudici di Bucarest hanno bocciato la bozza della normativa che riduce le pensioni e aumenta l’età pensionabile. I rappresentanti della coalizione governativa hanno anticipato un parere negativo da parte del Consiglio Superiore della Magistratura, annunciando che, anche in questa situazione, l’Esecutivo si riunirà in sessione straordinaria per adottare il ddl e inviarlo al Parlamento. La Romania ha tempo fino al 28 novembre per rispettare il traguardo previsto nel PNRR in materia di pensioni speciali, in caso contrario rischiando di perdere circa 230 milioni di euro. Secondo il nuovo ddl, il valore della pensione dei magistrati sarà pari al 55% della base di calcolo, rappresentata dalla media delle indennità lorde degli ultimi 5 anni, ma non superiore al 70% dell’ultima retribuzione. Inoltre, il periodo di transizione fino all’età pensionabile di 65 anni sarà di 15 anni, calcolati a partire dal 1° gennaio 2026. Dal canto loro, i magistrati chiedono pensioni con un valore simile all’ultimo stipendio ricevuto. Il 20 ottobre, la Corte Costituzionale aveva dichiarato non conforme alla Legge fondamentale la bozza iniziale di riforma delle pensioni dei magistrati, con la motivazione che il governo non ha sollecitato un parere del CSM, sebbene consultivo.
InCE – La Romania ha assunto la presidenza dell’Iniziativa Centro Europea (In.CE) per il 2026. L’evento si è svolto in occasione della riunione dei ministri degli Esteri degli stati membri dell’InCE, organizzata dalla Serbia in veste di presidente di turno dell’Iniziativa. Il capo della diplomazia romena, Oana Ţoiu, ha sottolineato il crescente impegno di Bucarest nella cooperazione regionale, presentando le priorità del mandato della presidenza romena, tra cui il sostegno all’integrazione europea dei paesi candidati, il rafforzamento della dimensione economica e imprenditoriale a livello dell’Iniziativa, la valorizzazione della dimensione locale dell’InCE, coinvolgendo autorità locali, comunità e cittadini, la lotta alla disinformazione e il potenziamento della resilienza, dato l’impatto significativo che le minacce ibride possono avere sulla stabilità sociale. Alla riunione ministeriale di Belgrado, la Romania è stata rappresentata dal segretario di stato per il processo di adesione della Romania all’OCSE, cooperazione economica, ONU e Francofonia, Luca Niculescu.
Ministeriale – Il ministro della Difesa romeno, Ionuț Moșteanu, ha partecipato a Sarajevo, in Bosnia-Erzegovina, alla riunione dei ministri della Difesa del Sud-Est Europeo (South-Eastern Defence Ministerial – SEDM). Sul tavolo dell’incontro, l’attuazione di progetti e attività associate all’iniziativa, nonché uno scambio di opinioni sui recenti sviluppi nella sicurezza regionale. Secondo un comunicato del Ministero della Difesa di Bucarest, Ionuț Moșteanu ha sottolineato la necessità di continuare a fornire il sostegno necessario all’Ucraina e alla Repubblica di Moldova. Il ministro romeno ha sottolineato l’impegno della Romania di rafforzare la sua partecipazione attiva allo sviluppo dei progetti congiunti, illustrando il ruolo essenziale delle azioni lanciate dal nostro Paese durante la sua presidenza dell’iniziativa, tra il 2023 e il 2025. “La Romania riconosce l’importanza della South-Eastern Defence Ministerial e sostiene le azioni volte a consolidare i suoi progetti per la promozione della stabilità e della cooperazione nell’Europa sud-orientale”, ha detto il ministro della Difesa.
Difesa – Nell’ambito di un accordo comune on diversi stati membri dell’UE, il Ministero della Difesa di Bucarest ha annunciato il futuro acquisto di sistemi di difesa aerea Mistral di produzione francese, per un valore di oltre 626 milioni di euro. Il Ministero ha dichiarato di aver firmato un accordo con il Ministero della Difesa francese per l’acquisto di 231 sistemi di difesa aerea Mistral e 934 missili, insieme a programmi di addestramento, simulazione e logistica. I parlamentari romeni hanno approvato per la prima volta il piano di acquisizione nel 2022. La Romania, membro dell’UE e della NATO, condivide un confine terrestre di 650 km con l’Ucraina e ha subito numerose intrusioni di droni nel suo spazio aereo da quando la Russia ha iniziato attacchi contro i porti ucraini sul Danubio. Le difese aeree della Romania includono al momento caccia F-16, sistemi Patriot, lanciamissili HIMARS, missili terra-aria a corto raggio Chiron sudcoreani e cannoni antiaerei Gepard di produzione tedesca. La Romania si trova anche nella fase finale di dispiegamento del nuovo sistema anti-drone Merops fornito dagli Stati Uniti, hanno precisato rappresentanti del settore della difesa romeni e americani.
Ucraina – Il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione che invita l’UE ad assumersi una maggiore responsabilità per la sicurezza europea, nonchè a impegnarsi attivamente in iniziative volte a raggiungere la pace in Ucraina. Inoltre, il PE sottolinea che nessun territorio ucraino occupato sarà riconosciuto dall’Unione come appartenente alla Russia. Nel contempo, il Parlamento Europeo esorta l’UE e i suoi stati membri a continuare la collaborazione con Washington e altri partner che condividono gli stessi principi, per garantire che i negoziati per una pace giusta e duratura rispettino i principi del diritto internazionale. Il testo adottato prende atto delle azioni dell’amministrazione statunitense per porre fine alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Tuttavia, ritiene che l’ambivalenza politica di Washington nei confronti di Kiev sia dannosa per l’obiettivo di raggiungere una pace duratura. Gli eurodeputati sottolineano inoltre che qualsiasi accordo di pace non deve limitare la capacità dell’Ucraina di difendere la propria sovranità, indipendenza e integrità territoriale.