Pasqua: il Nunzio Apostolico a Bucarest, universalità compassione e preghiera, risposta a pandemia
La Pasqua è il giorno in cui la natura esplode dopo il lungo inverno, rischiara le tenebre, e noi celebriamo la Risurrezione del Signore, il trionfo della Vita sulla morte, dell'Amore sulla solitudine.
Iuliana Sima Anghel, 09.04.2020, 08:34
La Pasqua è il giorno in cui la natura esplode dopo il lungo inverno, rischiara le tenebre, e noi celebriamo la Risurrezione del Signore, il trionfo della Vita sulla morte, dell’Amore sulla solitudine. Così il Nunzio Apostolico a Bucarest, S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, nel suo messaggio rivolto a Radio Romania Internazionale in circostanze particolari, a causa della pandemia provocata dal nuovo coronavirus. Una pandemia alla quale i fedeli cattolici e ortodossi hanno risposto con l’universalità della compassione e della preghiera, con la recita del Padre Nostro il 25 marzo, a mezzogiorno, nel Giorno dell’Annunciazione.
Il Nunzio si è soffermato in particolare sullo storico momento del 27 marzo, quando Papa Francesco ha invocato la fine della pandemia nella preghiera di un’ora che si è conclusa con la Benedizione straordinaria Urbi et Orbi, in una Piazza San Pietro desolata e riempita soltanto del pianto della pioggia, con il crocifisso ligneo della Chiesa di San Marcello al Corso e l’immagine della Salus Populi, venerata alla Basilica Santa Maria Maggiore.
Prendendo spunto dalla scena evangelica della tempesta sul Mare di Galilea, il Santo Padre ha ricordato come ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo chiamati a remare insieme, ha detto S.E. Mons. Miguel Maury Buendía, rivolgendo di cuore i migliori auguri di Santa e Buona Pasqua!