Gli sciacalli: un problema in Romania?
Gli sciacalli, una specie invasiva in Romania, si sono moltiplicati sempre di più di recente.
Eugen Coroianu, 03.04.2023, 17:41
Gli sciacalli, una specie invasiva in Romania, si sono moltiplicati sempre di più di recente. In varie zone rurali, gli abitanti si lamentano che gli sciacalli attaccano e mangiano il loro bestiame, e gli esperti affermano che a causa degli sciacalli, il numero di conigli, roditori, caprioli e persino cervi ha iniziato a diminuire. Ad Arad, nella parte occidentale del Paese, ad esempio, coloro che vivono nei pressi delle aree boschive vicino al fiume Mureș sono terrorizzati dopo che i loro animali hanno iniziato a scomparire dai cortili. Secondo un servizio televisivo, nessuno ha il coraggio di uscire dopo il tramonto e i più vulnerabili sono i bambini piccoli. Nel sud della Romania, nella provincia di Dolj, due allevamenti di pecore sono stati recentemente attaccati da branchi di sciacalli, che hanno ucciso oltre un centinaio di animali.
Le autorità locali spiegano che gli sciacalli sono arrivati nei villaggi perché hanno esaurito la fauna nei campi e sono attratti dagli scarti alimentari buttati via. La Prefettura della Provincia di Dolj ha richiesto lapprovazione del Ministero dellAmbiente per laumento della quota del fondo per la caccia e per la caccia notturna agli sciacalli. Nel sud-est della Romania, lAmministrazione della Riserva della Biosfera del Delta del Danubio ha firmato un contratto di finanziamento per lestrazione controllata di 400 sciacalli dallarea. Il contratto è stato assegnato allAssociazione Provinciale dei Cacciatori e Pescatori Sportivi, dopo che i residenti di Delta si sono lamentati del fatto che gli sciacalli stavano uccidendo gli animali nei loro cortili e stavano distruggendo i loro orti e hanno chiesto alle autorità di ridurne il numero. Lazione è in pieno svolgimento. Problemi con gli sciacalli ci sono anche nei Monti Măcin, vicino al Delta del Danubio.
LEnte del Parco Nazionale dei Monti Măcin ha, tuttavia, un approccio diverso, molto più ecologico: ha avviato i passaggi per portare un branco di lupi nella riserva. La decisione si basa sugli studi degli specialisti, i quali spiegano che laumento incontrollato del numero di sciacalli è dovuto allo sterminio della popolazione di lupi nel tempo. Oltre a questo, un fattore favorevole è labbondanza di cibo nella regione, come spiega il direttore del Parco, Viorel Roşca spiega: “Gli sciacalli hanno trovato larea libera, con cibo abbondante, ottimi luoghi di riparo, nutrimento e riproduzione, e la loro moltiplicazione è stata esponenziale negli ultimi anni grazie, come dicevo, a questo ambiente favorevole. E i danni sono visibili nellimpoverimento, lerosione del patrimonio faunistico naturale e potrei fare degli esempi, soprattutto nella popolazione di piccoli mammiferi della Dobrugia, nella regione di steppa. Ricorderei il citello e il criceto della Dobrugia, e tra gli uccelli che nidificano a terra cè una specie rara, vulnerabile e minacciata a livello europeo che è stata colpita: si tratta dellocchione comune. Negli ultimi anni luomo si è allarmato solo quando ha risentito delle perdite subite in termini di animali domestici delle comunità locali. È un fatto triste, se ne discute costantemente, diverse persone esprimono la loro opinione, il più delle volte chi non vive e non conosce la reale situazione del territorio. E non è necessario essere un dottore in biologia per rendersi conto che è una situazione allarmante e bisogna trovare delle soluzioni”.
Ma come faranno i lupi a regolare la popolazione di sciacalli nellarea? Viorel Roșca: “Non li attaccano fisicamente, direttamente, ma la sola presenza di un branco di lupi, e qui pensiamo a cinque o sei individui, li inibisce soprattutto durante la stagione riproduttiva. Il lupo e lo sciacallo hanno la stessa stagione riproduttiva, febbraio-marzo, lo stesso periodo di gestazione, e la sola presenza inibisce ormonalmente le femmine di sciacallo durante la stagione degli amori: e la femmina non avrà più otto cuccioli laddove il cibo è abbondante, come succede nelle aree vergini da questo punto di vista e protette, ma ne avrà due o nessuno. Quindi in qualche modo la catena alimentare cambia e si raggiunge un equilibrio. Nessuno vuole che una specie scompaia, ogni specie ha il suo ruolo in questo circuito e in questa regolazione naturale tra le specie e lequilibrio di cui parlavamo, ma quello che conta è il numero in cui queste specie sono presenti, il numero degli individui. E allora ci sarà un contenimento della popolazione di sciacalli”.
Secondo la direzione del Parco Nazionale, il lupo è lunica soluzione per tenere sotto controllo i branchi di sciacalli che hanno causato danni alle comunità nellarea dei Monti Măcin. Il direttore Viorel Roşca afferma che in molte zone dEuropa è stato dimostrato che dove sono stati uccisi sei esemplari di sciacallo, ne sono apparsi altri 12, perché ci sono condizioni alimentari favorevoli e non hanno concorrenti. Quindi la caccia non risolve il problema. Lo sciacallo dorato è un misto tra lupo e volpe, di taglia medio-piccola, con una lunghezza del corpo fino a un metro e un peso di 10 kg. Secondo il sito “Untamed Romania”, si nutre di conigli, roditori, cerbiatti, uccelli e le loro uova, rane, pesci, lucertole, serpenti e insetti. In Bulgaria e Romania è un frequente predatore dei greggi di pecore.