26.08.2025 (aggiornamento)
Istruzione: continuano le proteste dei sindacalisti del settore contro le nuove misure adottate dal governo/Riunione annuale diplomazia romena: presidente Nicușor Dan, primo discorso importante di politica estera dall’assunzione della carica/ Cultura: prosegue il Festival Internazionale "George Enescu"
26.08.2025, 19:33
Proteste – I sindacalisti del settore dell’istruzione continuano le manifestazioni davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione, insoddisfatti delle nuove misure adottate dal governo, chiedendo le dimissioni del ministro Daniel David. All’inizio di settembre, saranno organizzate nuove manifestazioni nel centro della capitale, che dovrebbero culminare il prossimo 8 settembre con una marcia di protesta tra la sede del governo e la presidenza. Secondo le confederazioni sindacali, negli ultimi decenni la quota didattica di insegnamento è rimasta costante, diventando tra le più alte dell’Unione Europea, mentre il lavoro degli insegnanti non si limita solo alle ore di lezione. Nei prossimi cinque anni, decine di migliaia di insegnanti raggiungeranno l’età pensionabile, e i supplenti qualificati avrebbero dovuto colmare questo vuoto. Tuttavia, una volta eliminati quest’anno dal sistema, saranno costretti a migrare verso altri settori senza ritornare all’istruzione, sostengono i rappresentanti sindacali.
Diplomazia – In occasione della Riunione annuale della diplomazia romena, il presidente Nicușor Dan ha tenuto oggi il primo discorso importante di politica estera dall’assunzione della carica, di fronte ai capi delle missioni diplomatiche, degli uffici consolari e dei direttori degli istituti culturali romeni all’estero. Il capo dello stato ha sottolineato che il paese ha bisogno di una riforma, subito dopo l’economia dovendo essere rilanciata. Su piano esterno, da alcuni anni stiamo attraversando una serie di crisi, ha spiegato Dan, sottolineando che la politica estera della Romania deve rimanere prevedibile e coerente. Sono tre le direzioni verso le quali l’attività nazionale dovrà essere concentrata: sicurezza, economia e romeni all’estero, ha precisato il capo dello stato. Sul fronte della sicurezza, la Romania resterà un paese alleato parte della NATO, interessato alla regione del Mar Nero, dovrà investire nella difesa, mentre lo strumento SAFE dell’UE, rappresenta un ottima modalità per farlo, ha spiegato Nicuşor Dan. Il presidente ha menzionato la continuazione del sostegno fornito all’Ucraina, la collaborazione con i partner in questo senso, ma anche il fatto che la Repubblica di Moldova deve rimanere una priorità. Infine, il Partenariato Strategico con gli Stati Uniti dovrà essere consolidato, soprattutto nei settori della sicurezza e dell’economia. Per quanto riguarda la dimensione economica, il presidente ha ricordato l’adesione all’UE, i negoziati per il futuro quadro finanziario pluriennale, che devono svolgersi parallelamente a un processo di riflessione interna sugli orientamenti di sviluppo della Romania a partire dal 2028, nonchè l’adesione all’OCSE, obiettivo strategico che dovrà essere raggiunto entro la fine del 2026. È necessaria una strategia che tenga conto delle priorità della Romania, ha sottolineato Nicuşor Dan, e ciò richiede uno sforzo interno, ma anche uno diplomatico: grazie alla sua posizione geografica, la Romania deve e può diventare un hub di connettività per Europa, Asia e Africa. Per quanto riguarda i romeni all’estero, è necessario uno studio approfondito delle loro esigenze, destinato all’elaborazione di una strategia con obiettivi, budget e scadenze.
Magistrati – I magistrati di numerose città della Romania, Bucarest compresa, hanno deciso di interrompere a tempo indeterminato la loro attività, fino a quando il governo ritirerà la proposta legislativa sulle pensioni di anzianità dei magistrati. Le uniche eccezioni alla decisione saranno le attività necessarie nei fascicoli di procedimenti penali in cui sono state disposte o si prevede che vengano disposte misure preventive che comportano la privazione della libertà. I magistrati della Procura presso il Tribunale di Bucarest sostengono che il disegno di legge proposto non risolve il problema delle inequità sociali, ma rappresenta una pressione sul sistema giudiziario, nonchè una diversione che distoglie l’attenzione dell’opinione pubblica da altre misure volte a ridurre il deficit. I protestatari sollecitano che i rappresentanti del potere esecutivo e legislativo pongano fine a quella che definiscono una campagna aggressiva contro la magistratura, che compromette im modo lo stato di diritto, i diritti e le libertà dei cittadini.
Ambiente – La ministra dell’Ambiente, delle Acque e delle Foreste romena, Diana Buzoianu, ha incontrato a Bucarest il suo omologo moldavo, Sergiu Lazarencu. Sul tavolo lo scambio di buone pratiche e il rafforzamento della cooperazione bilaterale nel campo della tutela ambientale. Uno dei principali argomenti affrontati è stato il Sistema di Garanzia-Restituzione già implementato in Romania. Il sistema prevede la restituzione degli imballaggi vuoti per bevande – lattine di plastica, vetro o alluminio – direttamente ai negozi, dove i consumatori ricevono la garanzia pagata al momento dell’acquisto. Nei primi sei mesi del 2025, la Romania ha raggiunto un tasso di raccolta del 79%, risultato considerato notevole, che impedisce l’accumulo di milioni di tonnellate di plastica su terreni e discariche. La Repubblica di Moldova implementerà questo sistema a partire dal 2027, beneficiando dell’esperienza e delle competenze della Romania. Un altro argomento riguarda l’Inventario Forestale Nazionale, strumento scientifico attraverso il quale la Romania monitora periodicamente le condizioni delle foreste, il volume del legname, la superficie forestale e il livello di carbonio immagazzinato. I due ministri hanno concordato che gli specialisti romeni forniranno supporto alla Moldova nella realizzazione del primo inventario forestale nazionale, considerato essenziale per politiche ambientali responsabili e per la tutela del fondo forestale.
Sondaggio – Sei dipendenti romeni su dieci sono preoccupati per la stabilità del loro posto di lavoro fino alla pensione, con una preoccupazione maggiore tra le donne e gli over 40. Lo rivela l’ultimo studio condotto da Raiffeisen Bank, ripreso dai media di Bucarest, secondo il quale i principali timori sono legati alla perdita del posto lavoro e al calo degli stipendi, data l’attuale situazione economica, nonché all’impatto degli sviluppi tecnologici e dell’intelligenza artificiale. Tre romeni su dieci si aspettano che l’IA e l’automazione portino a una riduzione del numero di posti di lavoro. I dipendenti vedono la soluzione nell’acquisizione di nuove competenze, nella riqualificazione e nell’identificazione di attività che possono essere sviluppate parallelamente alla tecnologia. Secondo lo studio, il mercato del lavoro romeno rimane un luogo in cui l’età può essere sia una risorsa che un ostacolo, dato che molti dipendenti ne avvertono l’impatto sulle proprie possibilità di occupazione. La ricerca è stata condotta a livello nazionale, su un campione di 800 persone, tra luglio e agosto 2025.
Festival Enescu – Nell’ambito del Festival “George Enescu” 2025, l’Orchestra da Camera Nazionale della Moldova e l’Ukrainian Freedom Orchestra si esibiscono oggi a Bucarest, mentre l’Orchestra e il Coro della Filarmonica di Stato “Transilvania” a Cluj-Napoca. La 27a edizione del festival si svolge a Bucarest e nelle principali città di tutto il paese fino al 21 settembre. Quest’anno, l’evento ha come tema gli anniversari – “‘Celebrations’” – nel contesto del 70° dalla morte del grande compositore romeno. Durante i 29 giorni di Festival, sono in programma quasi 100 concerti e spettacoli. Oltre ai capolavori di Enescu – come l’opera Oedipe, le Sinfonie, le Rapsodie Romene o la Ballata per violino e orchestra – il pubblico potrà ascoltare opere di compositori come Dmitri Šostakovič, Pierre Boulez o Maurice Ravel. All’evento partecipano oltre 80 orchestre sinfoniche, cori e gruppi camerali da 28 paesi.