26.09.2025
Bilancio: adozione prima manovra correttiva dell’anno, prevista per fine della prossima settimana/ Elezioni Moldova: ultimo messaggio rivolto alla popolazione dalla presidente Maia Sandu prima delle politiche di domenica, esorta i cittadini ad andare alle urne
Newsroom, 26.09.2025, 16:55
Manovra correttiva – La bozza della prima manovra correttiva dell’anno, con un obiettivo di deficit pari all’8,4% del PIL, sarà pubblicata lunedì sul sito del Ministero delle Finanze di Bucarest per il dibattito pubblico. Lo ha annunciato il ministro competente, Alexandru Nazare, dopo aver esaminato assieme al primo ministro Ilie Bolojan il calendario aggiornato. I due hanno parlato, tra l’altro, delle principali direzioni da seguire per l’Agenzia delle Entrate e per le Dogane, istituzioni con il mandato preciso di contribuire all’aumento del tasso di riscossione, nonchè alla lotta contro l’evasione fiscale. Secondo il ministro, il dialogo continuerà nei prossimi giorni, mentre l’adozione della bozza è prevista entro la fine della prossima settimana. Nazare ha informato sui social che il nuovo stanziamento di fondi sarà in grado di ricoprire tutte le esigenze essenziali fino alla fine dell’anno, in particolare le spese per pensioni, stipendi e previdenza sociale. Secondo fonti politiche, gli stanziamenti più alti saranno ricevuti dalle Finanze, per il pagamento dei prestiti assunti a livello nazionale. I Trasporti riceveranno fondi per coprire gli investimenti e per il pagamento dei lavori infrastrutturali fino alla fine dell’anno, lo Sviluppo – per gli investimenti realizzati attraverso i programmi nazionali, il Ministero del Lavoro – per la previdenza sociale, mentre il Ministero dell’Energia – per il pagamento dei fornitori. La bozza della manovra correttiva prevede inoltre un taglio del 10% dei finanziamenti per i partiti politici. La formula attuale non è, tuttavia, definitiva, dato il malcontento espresso da alcuni ministri. Le discussioni nella coalizione di governo dovrebbero riprendere all’inizio della prossima settimana, mentre la forma definitiva sarà approvata in una riunione straordinaria dell’Esecutivo.
Elezioni Moldova – La presidente della Repubblica di Moldova, Maia Sandu, ha inviato un ultimo messaggio ai cittadini dello stato confinante con la Romania, prima delle elezioni politiche di domenica, nel tentativo di mobilitare gli elettori a partecipare al voto. La Sandu ha spiegato che “le cose buone si fanno con difficoltà, per decenni. Le cose brutte invece possono capitare da un giorno all’altro. Le nostre azioni e le nostre omissioni hanno sempre delle conseguenze”. “Andate a votare, per voi stessi e per la Moldova”, ha esortato Maia Sandu. D’altra parte, l’Unione Europea ha ammonito che la Repubblica di Moldova si sta confrontando con una campagna di disinformazione senza precedenti da parte della Russia. “Non è la prima volta che la Russia ricorre a tattiche classiche di manipolazione e disinformazione, ma oggi si spinge ben oltre”, ha avvertito la portavoce della Commissione, Anitta Hipper. Il voto di domenica è considerato cruciale per il futuro dell’ex repubblica sovietica a maggioranza romenofona, con una popolazione circa 2,5 milioni di abitanti, divisa tra l’approfondimento dei rapporti con l’Unione Europea, alla cui adesione è candidata, e il ritorno sotto l’influenza della Russia. Finora, secondo la maggior parte dei sondaggi, il Partito Azione e Solidarietà, pro-UE, guidato dalla presidente Maia Sandu, al governo dal 2021, è in testa nelle preferenze dell’elettorato, ma è in lotta con le formazioni filo-russe. In Romania, i cittadini moldavi potranno votare domenica in uno dei 23 seggi elettorali organizzati appositamente.
Proteste – Gli insegnanti continuano le proteste iniziate quest’estate davanti al Ministero dell’Istruzione e della Ricerca di Bucarest, contro le misure di austerità adottate dal governo per ridurre il deficit. Gli insegnanti contestano l’innalzamento del carico didattico, l’accorpamento di alcune scuole, la riduzione del numero di posti di docenti e del fondo di borse di studio per gli studenti. L’Alleanza Nazionale delle Organizzazioni Studentesche di Romania ha inoltre annunciato che lunedì, all’inizio dell’anno accademico, gli studenti protesteranno davanti alla sede del Governo e in diversi centri universitari di tutto il paese. “Ci aspettiamo che l’intera comunità studentesca scenda in piazza per contestare a una governance che manca di collaborazione e che non dà priorità agli investimenti e al sostegno del futuro del paese”, affermano i rappresentanti degli studenti.
Sanità – In un messaggio rivolto al ministro della Salute e al governo, il presidente Nicuşor Dan ha sollecitato l’elaborazione un piano per combattere le infezioni nosocomiali negli ospedali romeni. “Si tratta di un ritardo del sistema sanitario che non può più essere rinviato”, ha sottolineato il capo dello stato in un post sui social, sottolineando che “in Romania, le infezioni nosocomiali e le infrastrutture obsolete mettono in pericolo la vita dei pazienti”. Il messaggio è stato lanciato dopo che i media hanno informato sulla morte di diversi neonati negli ultimi giorni a causa di un’infezione batterica in un ospedale pediatrico di Iaşi (est). Il ministro della Salute, Alexandru Rogobete, ha ordinato un controllo, mentre la Direzione della Pubblica Sanità di Iaşi ha annunciato un’indagine epidemiologica.
Giornata Europea delle Lingue – Ogni anno, il 26 settembre viene celebrata la Giornata Europea delle Lingue. La ricorrenza, istituita nel 2001, richiama l’attenzione sulla ricchezza della diversità culturale e linguistica europea attraverso numerosi eventi – da spettacoli e concerti, a giochi musicali, corsi di lingue straniere e conferenze – che attirano ogni anno milioni di partecipanti. L’Istituto Culturale Romeno si unisce a questa iniziativa attraverso una serie di eventi organizzati a Bucarest e all’estero. Con 24 lingue ufficiali e numerosi dialetti, il continente europeo è uno dei più diversificati dal punto di vista linguistico.
Decesso – Si è spento ieri, all età do 94 anni, l’Arcivescovo Maggiore Greco-Cattolico Lucian Mureşan, terzo cardinale romeno della storia. Mureşan iniziò la sua attività sacerdotale in segreto nel 1964, quando la Chiesa Greco-Cattolica era messa al bando dal regime comunista. La confessione rientrò nella legalità subito dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989. Nel 2012, Lucian Mureşan fu nominato cardinale da Papa Benedetto XVI e fu accolto “con grande affetto” da Papa Francesco durante la sua visita in Romania nel 2019. E’ stato evocato sia dai vertici della Chiesa Cattolica Romana che dal Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Romena, maggioritaria, come una figura di spicco della vita religiosa in Romania. Il presidente Nicuşor Dan e il primo ministro Ilie Bolojan hanno inviato messaggi di cordoglio.