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Ornitodata, il portale dedicato alla conoscenza delle specie di uccelli

Ornitodata, il database della Società Ornitologica Romena, delinea una mappa vivente della presenza, della distribuzione e della migrazione degli uccelli, i cui dati raccolti sono vitali per gli sforzi di conservazione.

Foto: pixabay.com
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, 31.10.2025, 08:00

Un traguardo simbolico ma molto importante è stato raggiunto: Ornitodata, il database della Società Ornitologica Romena, ha registrato la 2.000.000esima osservazione pubblica. Questo traguardo segna non solo una performance quantitativa, ma anche una maturazione del coinvolgimento dei volontari e della rilevanza scientifica delle informazioni raccolte. Il progetto, che si è evoluto da una necessità interna a un complesso strumento digitale, con un’applicazione mobile e collaborazioni internazionali, oggi delinea una mappa vivente della presenza, della distribuzione e della migrazione degli uccelli, i cui dati raccolti sono vitali per gli sforzi di conservazione.

Dietro questo successo c’è un team dedicato e, soprattutto, una vasta comunità di volontari. Da ornitologi esperti a semplici amanti della natura, migliaia di persone vanno sul campo e, con l’aiuto dei loro telefoni cellulari, contribuiscono a questo straordinario sforzo. Ogni specie segnalata, dalla più comune alla più rara, aggiunge un tassello al complesso puzzle della biodiversità. Per comprendere meglio la storia, le sfide e l’impatto di questa impresa, abbiamo parlato con Cristian Domșa, ecologo della Società Ornitologica Romena, uno degli specialisti incaricati dell’analisi dei dati che entrano nel sistema. Egli ci ha spiegato come il progetto sia nato dall’urgente necessità di centralizzare le informazioni, fino ad allora frammentate e difficili da gestire. “Gli studi sul campo si basano su enormi quantità di dati. Più informazioni si hanno, più pertinenti le conclusioni che si possono trarre. Inizialmente, ci siamo affidati in larga misura ad applicazioni internazionali e i nostri colleghi, dopo aver raccolto i dati, ce li inviavano periodicamente per la centralizzazione manuale in vari formati offline, come database Access o Excel. A un certo punto, è nata l’esigenza naturale di avere un nostro database. È così che è iniziato tutto, intorno al 2014, quando abbiamo iniziato a lavorare alla prima versione di Ornitodata. All’inizio del 2016, la piattaforma è diventata pubblica e accessibile a tutti, ma funzionava solo in formato web. Chi raccoglieva i dati doveva sedersi davanti al computer dopo essere uscito sul campo e inserire manualmente ogni osservazione.”

Gli oltre due milioni di osservazioni convalidate riflettono non solo la diversità dell’avifauna, ma anche la dedizione di una comunità in crescita, in cui il contributo principale, oltre il 90%, non proviene da specialisti, ma da volontari. Cristian Domșa sottolinea l’importanza di ogni contributo e il modo in cui queste informazioni vengono raccolte. “Il sistema Ornitodata è essenzialmente un modo organizzato di raccogliere informazioni dal campo. Possono essere dati specializzati, raccolti da esperti nell’ambito di programmi di monitoraggio, o osservazioni occasionali, inviate da chiunque si rechi in natura e riconosca una specie con certezza. Le osservazioni vengono trasmesse immediatamente e aggiunte al database comune, contribuendo ai due milioni di record. È una cifra impressionante, che riflette la potenza del concetto di Citizen Science: persone appassionate, non necessariamente specialisti, possono contribuire in modo decisivo a tali iniziative. Dobbiamo comprendere che la stragrande maggioranza di questi dati, probabilmente oltre il 90%, viene raccolta su base volontaria.”

Gli sviluppi tecnologici hanno svolto un ruolo cruciale nell’espansione del progetto. Il passaggio all’utilizzo di un’applicazione mobile ha semplificato radicalmente il processo e aperto le porte a un numero molto più ampio di collaboratori. Cristian Domșa, specialista della Società Ornitologica Romena, descrive questo salto tecnologico, che ha portato a una vera e propria esplosione della quantità di dati raccolti. “Con l’evoluzione della tecnologia, abbiamo sentito la necessità di aggiornamenti. Nel 2017, abbiamo compiuto un primo passo con un’applicazione mobile specializzata, «Ecco la cicogna». L’obiettivo era raccogliere dati esclusivamente sulla cicogna bianca, una specie facilmente riconoscibile e amata, il che la rendeva perfetta per coinvolgere il grande pubblico. È stato un passo naturale. Poi, all’inizio del 2020, abbiamo lanciato la nuova versione modernizzata di Ornitodata, che includeva anche l’applicazione mobile generalista, disponibile per Android e iOS. Quello è stato il momento che ha generato un enorme salto qualitativo e quantitativo. Abbiamo avuto esponenzialmente più utenti e contributi e la raccolta dati è praticamente esplosa.”

Tuttavia, dietro l’interfaccia intuitiva, si celano anche delle sfide. Come per molti progetti sviluppati da organizzazioni non governative, il finanziamento è una corsa continua e i costi sono considerevoli. “Abbiamo molte sfide, ma la più grande è probabilmente quella finanziaria. Essendo una ONG, riceviamo finanziamenti da progetti e, onestamente, all’inizio non abbiamo valutato correttamente la portata finanziaria di un’impresa del genere. La tecnologia si evolve rapidamente e sviluppare, adattare e creare nuove funzionalità costa molto. Trovare risorse è una sfida costante. Un’altra sfida importante è legata agli osservatori. Alcuni contribuiscono in modo massiccio con i dati, altri meno, ma motivare tutti, tenerli vicini e convincerli a contribuire costantemente con informazioni richiede uno sforzo costante e molto, molto grande.”

L’impatto di Ornitodata va oltre i confini della Romania. Il progetto si è recentemente esteso alla Repubblica di Moldova, dove i dati raccolti dai volontari nel Paese vengono aggregati a livello continentale, aiutando gli scienziati a comprendere le tendenze demografiche delle specie e le rotte migratorie. In questo modo, ogni osservazione diventa rilevante su scala europea. Infine, il messaggio di Cristian Domșa è di gratitudine e consapevolezza del ruolo essenziale svolto dai volontari. “Tutte le decisioni in materia di conservazione e tutte le analisi scientifiche si basano su enormi quantità di dati. In questo contesto, il volontariato è essenziale. Il nostro ringraziamento va ai volontari, perché senza di loro questo sistema semplicemente non sarebbe stato possibile. Il loro continuo coinvolgimento è fondamentale per il funzionamento futuro del sistema. E queste informazioni non rimangono solo a livello locale. Ornitodata, come altri database internazionali, contribuisce con molti dati alle iniziative europee. Ciò significa che il grande pubblico in Romania, attraverso la sua generosità, il suo tempo e le sue risorse, contribuisce a comprendere i fenomeni su scala continentale, dalla migrazione degli uccelli allo stato di conservazione delle specie.”

In conclusione, Ornitodata è più di una piattaforma digitale: è una comunità viva, unita dalla passione per la natura e dal desiderio di proteggerla. Il database diventerà uno strumento indispensabile per le future generazioni di ricercatori e per le decisioni ambientali che plasmeranno il nostro futuro.

Foto: pixabay.com
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