07.11.2025
Difesa: 20 congressisti americani contestano la decisione del Dipartimento della Difesa di ritirare 700 militari dalla Romania/Politica: il Partito Socialdemocratico elegge la sua nuova direzione
Newsroom, 07.11.2025, 16:44
Ritiro militari USA – La decisione del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti di ritirare 700 soldati dalla Romania mina gli impegni americani nei confronti dell’Europa e dell’Alleanza Nord Atlantica, nonché l’impegno del presidente Trump di raggiungere una pace duratura in Ucraina. Lo affermano 20 congressisti americani in una lettera inviata al capo del Pentagono, Pete Hegseth, in cui sottolineano che le incursioni dei droni russi in Polonia, Estonia o Romania o l’uso da parte di Mosca della guerra ibrida contro la NATO dimostrano che la minaccia russa è una persistente. Secondo i congressisti, la Romania ha sempre rispettato i requisiti della NATO, essendo un paese ospitante solido e altamente competente per le forze armate statunitensi. “Oltre al contributo alla difesa del Mar Nero e all’ospitalità fornita al distaccamento di difesa missilistica statunitense Aegis Ashore, Bucarest ha dimostrato una costante determinazione nel sostegno della difesa collettiva della NATO”, hanno sottolineato i membri del Congresso nella loro lettera. Secondo loro, nel contesto in cui l’amministrazione statunitense si propone di garantire una pace duratura in Ucraina, risulta fondamentale che gli Stati Uniti dimostrino forza di fronte all’aggressione russa. “Sollecitiamo con forza una riconsiderazione di questa decisione, nonchè spiegazioni al Congresso e alle commissioni competenti sulle modalità in cui il Pentagono intende rafforzare le relazioni transatlantiche e mantenere gli impegni nei confronti della NATO”, concludono il loro appello i 20 deputati.
Politica – A Bucarest è in corso il congresso del PSD, che fa parte della coalizione pro-europea al governo in Romania. I socialdemocratici eleggono la nuova direzione e si propongono di modificare lo statuto del partito. L’unico candidato alla carica di presidente è l’attuale leader ad interim, Sorin Grindeanu, presidente della Camera dei Deputati. Grindeanu si è impegnato a dare inizio a un nuovo capitolo per il PSD, basato su responsabilità, unità e soluzioni. I socialdemocratici modificheranno anche lo statuto, eliminando il termine “partito politico progressista” e introducendo quello di “partito che promuove valori nazionali, religiosi e tradizionali”. I commentatori vedono il cambiamento come un tentativo dei socialdemocratici di recuperare parte dell’elettorato perso a favore degli ultranazionalisti populisti dell’AUR (opposizione), un partito autoproclamato come sovranista.
Povertà – Secondo i dati centralizzati dall’Istituto Nazionale di Statistica, il tasso di povertà relativa in Romania nel 2024 è stato del 19%, pari a 3.595.000 persone. Secondo l’INS, il tasso di povertà relativa rappresenta la quota di persone con un reddito disponibile per adulto, inferiore alla soglia fissata al 60% del reddito medio della popolazione totale. La povertà è la situazione in cui si trovano le persone che non hanno la possibilità di raggiungere uno standard di vita considerato accettabile, che affrontano svantaggi legati alla disoccupazione, ai bassi redditi, alle cattive condizioni abitative, all’assistenza sanitaria inadeguata e alle barriere di accesso all’istruzione, cultura, sport o tempo libero, precisa l’INS. L’incidenza più alta di povertà si riscontra tra i minori di 18 anni, nonchè tra i giovani di età compresa tra 18 e 24 anni. I tassi di povertà più elevati sono stati registrati nelle regioni dell’Oltenia sud-occidentale, nel Sud-Est e nel Nord-Est, mentre i più bassi nella zona di Bucarest.
Pensioni – I partiti della coalizione governativa di Bucarest si stanno avvicinando a un compromesso sulla modifica del sistema pensionistico dei magistrati. Lo ha dichiarato il presidente Nicuşor Dan, precisando che la prossima settimana incontrerà i leader dei partiti di governo per affrontare questo tema, nonchè il bilancio per l’anno prossimo. Intervenendo a un evento organizzato dalla Confederazione dei datori di lavoro Concordia, il presidente ha affermato che la riforma delle pensioni dei magistrati può essere ultimata entro il 28 novembre, scadenza stabilita dalla Commissione Europea, che, se superata, potrebbe privare il paese di milioni di euro di fondi europei. Dan ha fornito chiarimenti anche sul’aumento del salario minimo, defininendolo una questione di equilibrio economico. Secondo il capo dello stato, una decisione dovrà essere presa con molta attenzione, perché un possibile aumento potrebbe eliminare dal mercato numerose aziende, contribuendo all’aumento della disoccupazione.
Romania-Ucraina – A margine del Forum NATO-Industry di Bucarest, il ministro della Difesa, Liviu-Ionuţ Moşteanu, ha incontrato ieri il viceministro della Difesa ucraino, Hanna Hvozdiar. Sul tavolo dei colloqui temi come gli sviluppi registrati a livello della sicurezza regionale, il sostegno fornito all’Ucraina, nonchè il consolidamento della posizione di difesa e deterrenza della NATO sul Fianco Orientale. I colloqui sono stati incentrati sulle opportunità di cooperazione tra i due stati nel campo dell’industria della difesa. Il ministro Moşteanu ha sottolineato l’apertura della comunità degli stati membri europei, Romania compresa, al coinvolgimento dell’Ucraina nei progetti e nelle iniziative di difesa europei.
Moldova – Rivolgendosi al Legislativo di Chișinău, la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha dichiarato di essere orgogliosa di annunciare l’istituzione dell’Ufficio del Parlamento Europeo nella Repubblica di Moldova, riconfermando il sostegno politico all’adesione del paese confinante con la Romania all’Unione Europea, informa la Moldpress. Secondo Metsola, sul suo percorso europeo, la Moldova ha dimostrato “coraggio, determinazione e maturità politica”, l’UE essendo pronta a fare ” tutto il possibile” per sostenerla nell’avvio dei negoziati di adesione. A Chișinău, Roberta Metsola ha programmati incontri con la presidente Maia Sandu, con il presidente del Parlamento, Igor Grosu, e con il primo ministro Alexandru Munteanu.
Calcio – In un incontro valido per la qualificazione alle fasi finali dell’Europa League, la detentrice dello scudetto romeno, FCSB Bucarest, è stata sconfitta ieri sera, in trasferta, dagli svizzeri del Basilea con il punteggio di 3-1. La partita è stata anticipata da un minuto di silenzio in memoria dell’allenatore romeno Emeric Ienei, scomparso mercoledì all’età di 88 anni. Ienei ha guidato lo Steaua di Bucarest nel 1986, quando vinse la Coppa dei Campioni, una risultato senza precedenti per il calcio romeno. Sempre ieri sera, l’altra squadra romena partecipante alle competizioni continentali, Universitatea Craiova, ha sconfitto in trasferta Rapid Vienna con il punteggio di 1-0.