15.11.2025 (aggiornamento)
Governo: la prossima settimana sarà reso pubblico il terzo pacchetto di misure fiscali e di bilancio che riguarda l'amministrazione locale e centrale / Romania-Ucraina: l'accesso della comunità romena d'Ucraina all'istruzione nella lingua madre è stato uno degli argomenti del colloquio telefonico del capo della diplomazia romena, Oana Ţoiu, con il collega ucraino, Andri Sibiha / Medici: oltre 10.000 laureati in medicina, odontoiatria e farmacia di Romania sosterranno domani l'esame di ammissione alla specializzazione
Newsroom, 15.11.2025, 19:12
Governo, misure – Il governo romeno renderà pubblico, la prossima settimana, il terzo pacchetto di misure fiscali e di bilancio, che riguarda l’amministrazione locale e centrale, ha annunciato il primo ministro Ilie Bolojan. Il governo porrà la fiducia sull’atto normativo, che prevede tagli di personale e di spese. Per quanto riguarda l’amministrazione locale, i tagli di personale saranno effettuati gradualmente, ha precisato il premier. Sempre in relazione ai licenziamenti nell’amministrazione, il ministro dello Sviluppo, Cseke Attila, ha affermato che i tagli di personale saranno effettuati solo a seguito di concorsi. Egli ha affermato che la bozza dell’atto normativo sarà pronta tra pochi giorni, ma per ora non è chiaro quante persone saranno licenziate dall’amministrazione centrale. Si prevede che circa 13.000 dipendenti lasceranno l’amministrazione locale, secondo l’accordo raggiunto nella coalizione. Circa 700 comuni non subiranno gli effetti di queste riforme, ha precisato il ministro dello Sviluppo.
Romania-Ucraina, istruzione – La ministra degli Esteri romena, Oana Ţoiu, ha annunciato di aver discusso telefonicamente della situazione delle scuole superiori romene a Černivci con il suo omologo a Kiev, Andri Sibiha, sottolineando la particolare attenzione che la Romania presta alla riforma del sistema di insegnamento ucraino e l’esigenza di tutelare i bisogni della comunità romena in termini di accesso all’istruzione nella lingua madre. In un post pubblicato sulla piattaforma X, Oana Ţoiu scrive di aver chiarito che, sebbene alcune fasi della riforma dell’istruzione nel Paese vicino comportino proposte locali, la decisione finale sul numero di scuole superiori non ignorerà le legittime necessità della comunità romena. Un altro argomento è stata la guerra di aggressione della Russia in Ucraina. Da parte sua, il Ministro degli Esteri ucraino ha comunicato, sempre in un post online, di aver discusso i principali temi della cooperazione bilaterale, le sfide comuni alla sicurezza nella regione e l’attuazione degli accordi conclusi durante il colloquio della scorsa settimana tra i presidenti romeno e ucraino, rispettivamente Nicuşor Dan e Volodymyr Zelensky.
Medici – Oltre 10.000 laureati in medicina, odontoiatria e farmacia di Romania sosterranno domani l’esame di ammissione alla specializzazione. Si contenderanno i 5.000 posti e le 300 posizioni disponibili in tutto il Paese. L’esame si svolgerà a Bucarest e nei centri universitari di Cluj-Napoca, Craiova, Iași, Târgu-Mureș e Timișoara. L’esame consiste in un test a risposta multipla con 200 domande per ogni disciplina e dura quattro ore. Secondo i dati del Ministero della Salute, la Romania ha una carenza di oltre 30.000 medici e infermieri, mentre un quarto dei professionisti formati nel Paese sceglie di lavorare all’estero.
Drone russo – L’ambasciatore della Federazione Russa in Romania, Vladimir Lipaev, è stato convocato ieri al Ministero degli Esteri romeno per discutere del drone che ha recentemente violato lo spazio aereo romeno. Secondo un comunicato stampa della diplomazia di Bucarest, gli sono state presentate prove “tangibili, ampie e solide” della violazione dello spazio aereo romeno da parte di un drone delle forze militari russe nella notte tra il 10 e l’11 novembre. L’istituzione precisa che i frammenti recuperati dalle autorità romene dal luogo in cui è caduto il drone dimostrano indubbiamente la sua appartenenza e il suo coinvolgimento negli ampi attacchi di quella notte contro le infrastrutture civili ucraine situate in prossimità del confine con la Romania. La parte romena ha espresso all’ambasciatore russo la sua ferma protesta contro questo “atto inaccettabile e irresponsabile”, che rappresenta una violazione della sovranità della Romania. In un comunicato pubblicato ieri sera sulla sua pagina Facebook, l’Ambasciata russa a Bucarest respinge le accuse, che definisce “assurde e infondate”, e scrive che i frammenti e le fotografie di un velivolo senza pilota presentati non costituiscono in realtà una prova, poiché non sono state fornite le coordinate dell’ingresso del velivolo in Romania né i dati sulla sua rotta. L’Ambasciata russa sostiene inoltre che la natura dei frammenti indica inequivocabilmente che il drone non è caduto da solo, ma è stato abbattuto dalle forze di difesa aerea, il che potrebbe essere avvenuto solo al di fuori dello spazio aereo romeno, il che escluderebbe completamente qualsiasi speculazione su una presunta violazione intenzionale dell’integrità territoriale della Romania.
Giustizia, proteste – Quasi mille persone hanno protestato ieri sera davanti alla sede dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia di Bucarest, chiedendo le dimissioni della presidente della Corte Suprema, Lia Savonea. La protesta è stata organizzata da diverse organizzazioni civiche, tra cui Declic e Iniziativa Timişoara, che affermano che da quando la giudice Lia Savonea è diventata presidente dell’Alta Corte, i magistrati hanno rilasciato diverse persone condannate per corruzione e annullato più sentenze di condanna definitive. I manifestanti hanno inoltre espresso la loro insoddisfazione per il fatto che i giudici e i pubblici ministeri non vogliano rinunciare ai loro attuali privilegi e chiedano pensioni più elevate. Sempre davanti alla sede dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, ieri sera si è svolta una manifestazione a sostegno della giudice Lia Savonea, a cui hanno partecipato alcuni avvocati.
Raccomandazioni FMI – Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) esorta la Romania ad attuare un adeguato mix di politiche e riforme per sostenere la crescita economica e proteggere la stabilità finanziaria. Le raccomandazioni sono contenute in un rapporto preparato dall’istituzione finanziaria internazionale a seguito delle consultazioni con l’amministrazione di Bucarest. Secondo il documento, la direzione del FMI accoglie con favore l’ampio pacchetto di riforme fiscali per il 2025-2026 recentemente adottato, ma osserva che deve essere pienamente attuato per rafforzare la fiducia del mercato. D’altro canto, i rappresentanti del FMI hanno convenuto che la comparsa di nuove pressioni inflazionistiche richiede un approccio cauto alla politica monetaria e raccomandano che la Banca Centrale della Romania riprenda i tagli dei tassi degli interessi di riferimento solo dopo che gli aumenti dei salari e dei prezzi si saranno moderati in modo duraturo.
Previsioni inflazionistiche – La Banca Centrale della Romania ha rivisto al rialzo le sue previsioni sull’inflazione annuale, sia per la fine di quest’anno, dall’8,8% al 9,6%, sia per la fine del 2026, dal 3% al 3,7%. Il Governatore della Banca Centrale, Mugur Isărescu, ha sottolineato che le ragioni degli aumenti dei prezzi superiori alle aspettative tra luglio e settembre non sono solo gli aumenti dell’IVA e delle accise o la liberalizzazione del mercato energetico, ma anche il clima politico e sociale piuttosto teso. Isărescu ha stimato che l’inflazione in Romania inizierà a diminuire solo verso la fine del prossimo anno, una volta dissipati gli effetti degli aumenti delle tasse e della rimozione del tetto massimo sui prezzi dell’elettricità. Pertanto, l’inflazione tornerà all’intervallo voluto della Banca Centrale della Romania, ovvero all’1,5-3,5%, solo nel primo trimestre del 2027.
Gas serra – La Romania è tra i 9 Stati membri dell’Unione Europea che hanno ridotto le proprie emissioni di gas serra nella prima parte dell’anno e, allo stesso tempo, hanno registrato un aumento del prodotto interno lordo. Nel secondo trimestre del 2025, le emissioni di gas serra dell’economia dell’UE sono state stimate a 772 milioni di tonnellate di biossido di carbonio equivalente, con un calo dello 0,4% rispetto allo stesso trimestre del 2024. Allo stesso tempo, il prodotto interno lordo dell’Unione è aumentato dell’1,3%. I settori economici che hanno costantemente ridotto le proprie emissioni da un anno all’altro sono elettricità, gas e aria condizionata, di quasi il 3%, industria manifatturiera e trasporti, dello 0,4% ciascuno. Al contrario, le famiglie hanno aumentato le proprie emissioni dell’1%.