“Indistinti confini – Ovidio e la METAMORFOSI” dell’artista Luminița Țăranu, all’Accademia di Romania in Roma
“Indistinti confini - Ovidio e la METAMORFOSI”: è la mostra personale che l’artista Luminița Țăranu inaugura il 26 novembre, alle ore 18:00, alla Sala Esposizioni dell’Accademia di Romania in Roma (Viale delle Belle Arti 110).
Iuliana Sima Anghel, 24.11.2025, 18:23
Organizzata dall’Accademia di Romania – la rappresentanza dell’Istituto Culturale Romeno a Roma, con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia, della Società Dante Alighieri in Italia e del Comitato di Bucarest della stessa Dante Alighieri, la mostra invita il pubblico a scoprire l’installazione creata da Luminița Țăranu per interpretare, attraverso la tecnica del disegno su carta, le “Metamorfosi” del poeta romano Ovidio. Il leitmotiv della mostra è il celebre incipit di questo capolavoro del mondo classico latino: “L’estro mi spinge a narrare di forme mutate in corpi nuovi.” / “In nova fert animus mutatas dicere formas corpora”.
“Questa nuova opera che ho creato specificatamente per lo spazio dell’Accademia di Romania in Roma è stata per me anche una nuova sfida”, spiega l’artista a Radio Romania Internazionale. “Il desiderio di affrontare questo progetto risale a molti anni fa, per il fatto che il filo conduttore del mio percorso artistico, è basato sul concetto della metamorfosi come trasformazione dialettica, della mutazione e della metafora come successivo stadio poetico”, aggiunge Luminița Țăranu.
L’origine di questo concetto risale ai disegni a colori realizzati a Bucarest nell’ultimo anno di studio all’Università Nazionale delle Arti, e le litografie e le incisioni su metallo, per le quali le è stata assegnata la Borsa di Studio dell’Unione degli Artisti Plastici della Romania.
“Ho considerato come spazio ideale la Sala Esposizioni dell’Accademia di Romania in Roma, in quanto il mio progetto trova radici storiche e culturali comuni tra la Romania e l’talia”, sottolinea l’artista, ricordando che Publio Ovidio Nasone, nato a Sulmona nel 43 a.C., ha trascorso l’ultima parte della sua vita in esilio a Tomi, l’odierna Costanza, città portuale sul Mar Nero, fino al 17 d.C., quando si è anche spento.
Composta da grandi fogli verticali di carta Fabriano di dimensioni 1,50 x 3,30 m, l’installazione “Indistinti confini – Ovidio e la METAMORFOSI” è ispirata alla struttura compositiva dell’opera del poeta latino: la continuità delle storie dei miti, intrecciate nella doppia spirale, che generano metamorfosi e la contiguità dei “quadri” che si generano l’uno dall’altro.
“Scomporre il mondo in frammenti – avevo scritto in un precedente testo critico a lei dedicato – ricomporre frammenti del mondo in un atto unico, è il fine ultimo dell’arte di Luminița Țăranu”, scrive nel catalogo della mostra il critico e storico dell’arte Alessandro Masi, segretario generale della Società Dante Alighieri in Italia.
Il titolo della mostra trae ispirazione dal saggio “Gli indistinti confini” di Italo Calvino, che definisce l’opera di Ovidio come “Poema della rapidità”. La mostra rimarrà aperta alla Sala Esposizioni dell’Accademia di Romania in Roma fino al 7 dicembre.
Nata a Lugoj, in Romania, nel 1960, Luminiţa Ţăranu si è laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Bucarest, allieva del grande artista Octav Grigorescu. Dal 1987 vive e lavora in Italia. Vanta numerose mostre personali e partecipa ad altrettante collettive in spazi pubblici e privati, musei e gallerie, in Italia e all’estero. L’installazione monumentale “Columna mutãtio – LA SPIRALE”, un’interpretazione contemporanea della Colonna Traiana, è stata esposta per la prima volta presso i Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali tra il 2017 e il 2018, e da novembre 2023 ad aprile 2024 al Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano, nel Chiostro Piccolo della Certosa di Santa Maria degli Angeli, come parte artistica contemporanea della grande mostra “Dacia, l’ultima frontiera della Romanità”, organizzata dall’Ambasciata di Romania in Italia.