04.12.2025
Romania-Austria: il premier Ilie Bolojan in visita ufficiale a Vienna/ Rivendicazioni: il presidente russo Vladimir Putin ha nuovamente menzionato l'occupazione dell'Ucraina meridionale fino al confine con la Romania e la Moldova.
Newsroom, 04.12.2025, 16:51
Romani-Austria – L’Austria sostiene l’adesione della Romania all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Lo ha dichiarato il Cancelliere austriaco Christian Stocker in una conferenza stampa congiunta organizzata a Vienna assieme al capo dell’Esecutivo di Bucarest, Ilie Bolojan. “La Romania è un partner sul quale possiamo contare, date le nostre relazioni storiche, politiche ed economiche di lunga data. Siamo inoltre uniti da una comunità molto numerosa di romeni residenti in Austria, che fornisce un contributo importante all’economia nonchè alla vita sociale del Paese”, ha affermato Christian Stocker. Stocker ha sottolineato che l’Austria è il secondo maggiore investitore in Romania, ma anche il fatto che numerose aziende romene investono in Austria. Riguardo alla guerra in Ucraina, il cncelliere austriaco ha affermato che Romania e Austria desiderano una pace basata sui diritti dei popoli e che l’Unione Europea e l’Ucraina dovrebbero trovarsi al tavolo dei negoziati. Non si può pensare a una pace duratura senza che l’Ucraina e i paesi dell’UE concordino sulle soluzioni proposte, ha affermato dal canto suo, Ilie Bolojan. Per quanto riguarda l’immigrazione, il Cancelliere austriaco ha ringraziato per il contributo della Romania alla protezione delle frontiere nonchè alla lotta all’immigrazione clandestina. La Romania, essendo un paese di confine dell’UE, ha la responsabilità di non consentire il transito illegale delle frontiere, cosa che ha fatto in tutti questi anni, ha affermato Ilie Bolojan, spiegando che in questi anni, il numero di immigrati clandestini che hanno attraversato i confini dell’Unione, attraverso l’area sud-orientale, è diminuito notevolmente. Sul tavolo delle discussioni anche temi legati all’energia, cooperazione economica, investimenti, sicurezza sul Mar Nero e allargamento dell’UE.
Ucraina – La Russia otterrà il controllo del Donbass e della Novorossiya con la forza o attraverso il ritiro dell’esercito ucraino. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, subito dopo le discussioni avute a Mosca, con l’inviato speciale della Casa Bianca, Steve Witkoff, sul piano di pace proposto dagli americani. Putin ha definito l’incontro come “utile”, ma le sue richieste lasciano intendere che non sia disposto a fare concessioni. La cosiddetta Novorossiya include tutta l’Ucraina meridionale, fino al confine con la Romania e la Moldova, territorio rivendicato per la prima volta da Putin nel 2014, poco dopo l’invasione della penisola ucraina della Crimea. Putin ha parlato della Novorossiya anche in un saggio del 2022 in cui negava l’esistenza di una nazione ucraina, nonchè tre giorni prima dell’invasione dell’Ucraina.
Mar Nero- Il Servizio di Sicurezza Ucraino (SBU) afferma che tutti i suoi droni marittimi impiegati in missioni operative nella regione del Mar Nero sono stati identificati, che nessuno è stato perso oppure entrato nelle acque territoriali della Romania. Secondo la fonte, citata dalle agenzie di stampa internazionali, l’Ucraina rispetta rigorosamente il diritto internazionale, non viola i confini internazionali e tratta i suoi partner con rispetto. La reazione arriva dopo che il Ministero della Difesa Nazionale romeno ha annunciato che un drone marittimo rilevato nel Mar Nero, a 36 miglia a est di Costanza (la più grande città portuale romena), in grado di mettere in pericolo la navigazione, è stato neutralizzato dai sommozzatori militari delle Forze Navali romene. Nei quasi quattro anni trascorsi dall’invasione russa dell’Ucraina, circa 150 mine navali sono state neutralizzate nel Mar Nero, sette delle quali distrutte dalla Marina romena. Le preoccupazioni sulla sicurezza della navigazione sul Mar Nero dopo gli attacchi alle petroliere russe, alcuni rivendicati dall’Ucraina, hanno portato a un aumento dei premi assicurativi in un tratto di mare cruciale per il trasporto di grano, petrolio o greggio. Tre paesi rivieraschi, Romania, Bulgaria e Turchia, tutti alleati della NATO, hanno creato una task force congiunta per disinnescare le mine vaganti.
Insolvenze – Il numero di aziende romene che hanno dichiarato la loro insolvenza a novembre è aumentato di quasi il 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo una piattaforma di analisi finanziaria, la maggior parte delle insolvenze è stata registrata nei settori della Ristoriazione, edilizia e trasporto merci su strada. Secondo gli esperti, questa situazione dimostra che le aziende hanno difficoltà a coprire le spese totali, causa l’aumento dei costi, delle imposte e degli obblighi fiscali nonchè in seguito all’aumento dei prezzi per l’energia.
Difesa – Il Ministero della Difesa di Bucarest ha annunciato la firma del contratto per l’acquisizione di una corvetta leggera classe HISAR dal governo turco. Il prezzo di acquisto è di 223 milioni di euro e include, oltre al costo della nave, l’addestramento del personale nonchè un pacchetto di supporto logistico. La nave fa parte del programma di equipaggiamento delle Forze Navali Romene, volto all’aumento dell’efficienza delle missioni di protezione delle infrastrutture marittime critiche, pattugliamento e missioni di combattimento. L’acquisizione è stata approvata dal Consiglio Supremo della Difesa Nazionale a marzo.
Premio – L’attore Victor Rebengiuc ha ricevuto il premio “Romania Europea 2025” da parte dell’Associazione Iniziativa Culturale Democratica Europea. Alla cerimonia di premiazione ha partecipato anche il Presidente Nicusor Dan, il quale ha elogiato la dedizione dell’attore “, sottolineando, tra l’altro, anche il suo impegno sociale. A settembre, Victor Rebengiuc, una delle figure più apprezzate dell’arte e dell’azione civica romena, ha annunciato il suo ritiro dall’attività, all’età di 92 anni, dopo una straordinaria carriera durata oltre sette decenni.