27.12.2025
Ospedale: è iniziata la costruzione della più grande clinica psichiatrica pediatrica della Romania, eretta dal Comune di Bucarest attraverso un partenariato pubblico-privato / Ponte dell’Amicizia: il ponte sul Danubio che collega le città di Giurgiu e Ruse sarà aperto al traffico in entrambe le direzioni fino all'8 gennaio 2026 / Traffico di migranti: un cittadino romeno, colto in flagrante mentre trasportava con un’auto tre egiziani e un siriano, è stato arrestato per 30 giorni
Newsroom, 27.12.2025, 17:00
Ospedale – E’ stata avviata la costruzione della più grande clinica psichiatrica pediatrica della Romania, che il Comune di Bucarest sta realizzando insieme alla Fondazione Metropolis, attraverso un partenariato pubblico-privato. Il sindaco generale della capitale, Ciprian Ciucu, scrive sulla pagina Facebook dell’istituzione che dirige che Bucarest ha bisogno di ospedali nuovi e sicuri, con attrezzature all’avanguardia e medici valorizzati. Per una seconda unità medica costruita da zero, il Comune del Settore 6 ha finalizzato la gara d’appalto per la progettazione e l’esecuzione. E’ stato ottenuto un finanziamento garantito dalla Commissione Europea – continua Ciucu. Il terreno è preparato con tutta la rete di servizi, gli studi e la documentazione urbanistica sono approvati, inclusa la decisione governativa che istituisce l’ospedale come ente giuridico e, dopo la firma del contratto, verrà dato l’ordine di inizio lavori.
Ponte dell’Amicizia – Il cosiddetto Ponte dell’Amicizia sul Danubio che collega le città di Giurgiu e Ruse, sarà aperto al traffico in entrambe le direzioni fino all’8 gennaio 2026. Le autorità bulgare hanno deciso di aprire il ponte a tutte le categorie di veicoli durante le feste, ha riferito il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest. Il ponte è in fase di importanti lavori di riparazione sul lato bulgaro da luglio 2024 e si prevede che i lavori dureranno fino all’estate del prossimo anno.
Traffico di migranti – Un cittadino romeno, colto in flagrante mentre trasportava con un’auto tre egiziani e un siriano, è stato arrestato per 30 giorni per traffico di migranti, informa l’Ispettorato Generale della Polizia di Frontiera (IGPF). Secondo un comunicato stampa, la polizia di frontiera romena e bulgara ha fermato, durante un controllo congiunto, il conducente ventunenne, che guidava un’auto immatricolata in Romania. “A seguito del controllo effettuato sul mezzo di trasporto, la polizia di frontiera ha scoperto quattro cittadini stranieri privi dei documenti necessari per viaggiare nell’area Schengen. I cittadini stranieri sono stati consegnati alle autorità di frontiera bulgare”, si precisa nel comunicato.
Pensioni magistrati – La Corte Costituzionale della Romania (CCR) esamina domani la notifica dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, che ha contestato anche il secondo ddl relativo alla riforma del sistema pensionistico dei magistrati. L’atto normativo, sul quale il Governo ha posto la fiducia in Parlamento, prevede l’aumento dell’età pensionabile dei magistrati all’età standard di 65 anni nei prossimi 15 anni. Inoltre, le loro pensioni non potranno superare il 70% del valore dello stipendio netto dell’ultimo mese di attività. La Corte Suprema ritiene, tuttavia, che ciò violi l’indipendenza della giustizia e che i magistrati sarebbero discriminati rispetto agli altri beneficiari di pensioni di servizio. Quasi 12.000 persone hanno beneficiato, in totale, il mese scorso, di tali pensioni, concesse in base alle leggi specifiche del settore in cui hanno lavorato. Secondo la Casa Nazionale delle Pensioni Pubbliche, quasi la metà di loro sono ex procuratori ed ex giudici, e la pensione media per questa categoria è di circa 25.000 lei. Ne hanno beneficiato anche quasi 800 ex diplomatici, con una media di quasi 7.000 lei, 900 ex funzionari parlamentari, con oltre 6.200 lei, 1.300 ex dipendenti dell’aviazione civile, con una media di 13.000 lei, e quasi 700 persone che hanno lavorato presso la Corte dei Conti, la cui media ha superato i 10.000 lei. Anche 2.350 persone che hanno fatto parte del personale ausiliario dei tribunali e delle procure hanno ricevuto una pensione di servizio. La media nel loro caso è di poco superiore a 7.000 lei.
Imposte – I Comuni romeni hanno tempo fino alla fine dell’anno per stabilire l’importo delle imposte e delle tasse locali nel 2026, altrimenti rischiano sanzioni attraverso la perdita di fondi, secondo un’ordinanza d’urgenza adottata dal governo. A Bucarest, il Consiglio Generale ha stabilito che il valore imponibile degli edifici aumenterà da quasi 1.500 lei al metro quadro quest’anno a 2.677 lei nel 2026, il che significa un aumento di circa l’80%. Pagheranno la stessa percentuale in più anche i proprietari di edifici di Timişoara (ovest), dove il comune ha eliminato gli sconti concessi in base all’età dell’edificio, nonché altre agevolazioni concesse a determinate categorie di proprietari. A Cluj-Napoca (nord-ovest), il comune applicherà aumenti compresi tra il 58 e il 71% a seconda della zona, mentre a Costanza (sud-est) il Consiglio Locale ha approvato aumenti delle imposte compresi tra il 50% e l’80%, nonché aumenti di altre imposte locali. Dal 2027, secondo la riforma avviata tramite il PNRR, la tassazione sarà basata sul valore di mercato.
Incendio – Decine di persone sono state evacuate da un condominio della città di Giurgiu (Romania meridionale), a seguito di un incendio scoppiato in uno degli appartamenti. Al momento dello scoppio dell’incendio, il proprietario non era a casa e l’odore di fumo è stato notato dai vicini che hanno chiamato il numero di emergenza 112 – si legge in un comunicato stampa inviato oggi dall’Ispettorato per le situazioni di emergenza (ISU) di Giurgiu. Secondo la stessa fonte, i vigili del fuoco hanno salvato un cucciolo che si trovava da solo nell’appartamento in cui è scoppiato l’incendio. Secondo l’ISU di Giurgiu, l’incendio è stato molto probabilmente causato da una candela lasciata accesa.
Festa – I cristiani ortodossi (maggioritari) e greco-cattolici di Romania hanno celebrato oggi Santo Stefano, il primo martire cristiano. Fu contemporaneo degli apostoli di Gesù Cristo e uno dei sette diaconi scelti per servire nella prima comunità cristiana di Gerusalemme. Stefano fu accusato di blasfemia da chierici ebrei e lapidato a morte. Il Nuovo Testamento riporta le sue ultime parole, in cui chiese a Dio di perdonare i suoi assassini.