30.12.2025
Pensioni magistrati: Corte Costituzionale rinvia al 16 gennaio dibattiti su segnalazione nuova bozza del Governo in materia di riforma / Disavanzo: Romania chiude i primi 11 mesi dell'anno con un deficit di bilancio pari al 6,4% del PIL
Newsroom, 30.12.2025, 16:59
Pensioni magistrati – La Corte Costituzionale della Romania esaminerà il prossimo 16 gennaio la segnalazione relativa alla nuova riforma delle pensioni dei magistrati, malgrado il fatto che la legge sarebbe dovuta entrare in vigore nel primo giorno del prossimo anno. La delibera è stata rinviata per mancanza di quorum, dopo che i quattro giudici proposti dal PSD hanno abbandonato l’aula. I quattro – che in precedenza avevano abbandonato anche le discussioni – respingono le accuse di boicottaggio, invocando un gesto procedurale, causato da irregolarità e scadenze accelerate. L’ex presidente della Corte Costituzionale, Augustin Zegrean, ritiene giustificata la richiesta di rinvio, ma afferma che la loro assenza potrebbe essere considerata un illecito disciplinare. Uno studio d’impatto – come richiesto dai quattro – non è oggetto del fascicolo e non costituisce un criterio di costituzionalità, ha spiegato la presidente della Corte Costituzionale, Simina Tănăsescu, mentre il ministro della Giustizia sottolinea di non aver ricevuto alcuna richiesta ufficiale in merito. Sul fronte politico, PNL e USR chiedono sanzioni per ostacolazione delle decisioni della Corte, mentre l’opposizione accusa il mantenimento di alcuni privilegi.
Deficit – La Romania ha chiuso i primi 11 mesi dell’anno con un deficit di bilancio pari al 6,4% del Prodotto Interno Lordo, valore in calo rispetto al 7,15% rilevato nello stesso periodo del 2024. Secondo il Ministro delle Finanze Alexandru Nazare, la riduzione del deficit significa che lo stato spende in modo più responsabile, contrae meno prestiti ed ha una maggiore stabilità finanziaria. Nello stesso periodo, le entrate sono aumentate del 13%, sostenute dalla crescita degli introiti generati dal pagamento delle tasse, contributi sociali e fondi europei, mentre le spese sono aumentate del 9,9%. Secondo i dati ufficiali, gli investimenti continuano ad aumentare rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con oltre 100 miliardi di lei stanziati per lo sviluppo di infrastrutture e progetti finanziati da fondi europei. In un post sui social , il Ministro Nazare afferma che la Romania entra nel 2026 con finanze pubbliche più equilibrate, entrate in crescita nonchè una solida base per un bilancio responsabile ed equilibrato l’anno prossimo.
Difesa – Romania e Paesi Bassi continueranno il loro “stretto” coordinamento per rafforzare la difesa e la deterrenza sul Fianco orientale e nella regione del Mar Nero. Lo ha annunciato il Primo Ministro Ilie Bolojan, visitando assieme al suo omologo olandese, Dick Schoof, la base aerea 71 “General Emanoil Ionescu” a Câmpia Turzii (Romania nordoccidentale), dove hanno incontrato i militari di stanza. Secondo un comunicato del Governo, la visita ha offerto l’opportunità per una serie di consultazioni bilaterali in merito alla situazione di sicurezza nella regione nonchè sulla cooperazione all’interno della NATO, nel contesto della guerra di aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina. Per l’occasione, i due hanno affrontato anche il tema del sostegno fornito a Kiev, sottolineando la necessità di un approccio unificato a livello alleato, nonché di una stretta cooperazione con gli Stati Uniti. Secondo il comunicato, sul tavolo dell’incontro si sono trovati anche aspetti relativi ai negoziati per il raggiungimento della pace in Ucraina, nonché per una risposta coordinata nei confornti delle minacce ibride e le campagne di disinformazione lanciate dalla Russia.
Investimenti – Nel 2025, il Ministero dei Trasporti ha assorbito una quantità record di fondi europei, pari a quasi 28 miliardi di lei, il 24% in più rispetto allo scorso anno. Secondo il ministro dei trasporti, Ciprian Şerban, quest’anno sono stati inaugurati 146 chilometri di autostrade e superstrade mentre i contratti di progettazione o esecuzione ricoprono oltre 150 chilometri. Inoltre, CFR Călători ha ricevuto 13 nuovi treni elettrici, 20 locomotive e 44 vagoni modernizzati, la Metropolitana bucarestina ha ricevuto sette nuovi treni, mentre nel porto di Costanza, sono stati finalizzati obiettivi per un valore complessivo di 26 milioni di euro.
Fondi europei – La Commissione Europea ha trasferito alla Romania oltre 586 milioni di euro, somma richiesta attraverso il Programma Trasporti 2021-2027, dal Fondo di Coesione e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze, Alexandru Nazare, precisando che la somma proviene dalle spese effettuate inizialmente attraverso il PNRR dai beneficiari del settore dei trasporti, per grandi progetti infrastrutturali, ma anche per altri importanti investimenti. “Si tratta di fondi europei che entrano direttamente nell’economia romena e sono investimenti diretti in infrastrutture, sviluppo regionale e servizi pubblici” – ha precisato Alexandru Nazare.
Difesa – La Ministra Delegata presso il Ministro delle Forze Armate francesi, Alice Rufo, ha dichiarato, a Sibiu (Romania centrale) che “in questo momento di grande volatilità e incertezza in Europa, assume un valore essenziale dimostrare che insieme siamo forti e robusti “. La ministra francese sta visitando, in questi giorni, i militari francesi schierati nella base di Cincu, in provincia di Braşov, con i quali ha discusso “della loro missione nonchè del loro impegno al servizio della Francia e per la sicurezza del fianco orientale dell’Europa”. Per l’occasione, l’esponente francese ha espresso il suo apprezzamento per il modo in cui si è svolta l’esercitazione multinazionale Dacian Fall 2025, precisando di essere venuta in Romania anche per discutere con le autorità romene sul consolidamento del partenariato bilaterale nel campo della difesa. “Difendete i confini della NATO e dell’Europa, la vostra sicurezza è la nostra sicurezza”, ha dichiarato Alice Rufo.
Istruzione – L’Alleanza Nazionale delle Organizzazioni Studentesche di Romania (ANOSR) avverte il governo che eventuali riduzioni dei valori di scolarizzazione nell’insegnamento superiore avrebbero gravi ripercussioni sul mondo universitario. Il leader dell’ANOSR, Sergiu Covaci, sottolinea che le discussioni sul tema sono in contrasto con gli obiettivi di sviluppo nonchè con gli impegni assunti dalla Romania come Stato membro dell’Unione Europea. Lo scorso anno la Romania si è classificata all’ultimo posto nell’Unione Europea, con solo il 23% dei giovani di età compresa tra 25 e 34 anni laureati, rispetto alla media europea di oltre il 44%.