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Il Santuario Mariano di Cacica

Radio Romania Internazionale vi invita nel nord-est del Paese, nella regione storica della Bucovina, a Cacica.

Il Santuario Mariano di Cacica
Il Santuario Mariano di Cacica

, 07.06.2022, 09:19

Radio Romania Internazionale vi invita nel nord-est del Paese, nella regione storica della Bucovina, a Cacica. In questa località collocata a 18 km dalla città di Gura Humorului e a 40 km da Suceava, attorno al 1780 furono scoperti giacimenti di sale. Nel 1798 fu messa in funzione una miniera di sale, dove erano portati lavoratori e tecnici provenienti da diverse province dell’Impero Absurgico, in particolare dalla Galizia, la maggior parte di etnia polacca.

Ma vogliamo raccontarvi la storia della sua famosa Chiesa cattolica, consacrata all’Assunzione della Vergine. Nel 1810 a Cacica fu consacrata una chiesetta in legno. Il parroco Anton Mărăndescu ci racconta la storia. L’attuale chiesa esiste dal 1904. Ma prima, precisamente nel 1810, era stata costruita una chiesa più piccola in legno. Durante la costruzione della vecchia chiesa fu portata un’icona della Vergine miracolosa, chiamata anche la Madonna Nera (copia dell’icona di Częstochowa – ndt). È sopravvissuta a un incendio. Nell’iconografia bizantina, la Beata Vergine Maria è sempre rappresentata con il Bambino in braccio. Nel 1903 fu benedetta la prima pietra dell’attuale chiesa, i cui lavori vennero ultimati nel 1904 grazie ai finanziamenti dalla Polonia. La chiesa è costruita in stile neogotico, a forma di croce, con arco a sesto acuto, a forma di freccia. È un vero gioiello, spiega il sacerdote.

La chiesa è costruita in pietra e mattoni rossi. Ad un’altezza di 30 metri, sulla torre, c’è un balcone circolare, sostenuto da numerose colonne in pietra rifinite a torrette, come per dare la forma di cappelle. Dal punto di vista architettonico, vanno particolarmente ricordate le vetrate nelle cinque finestre del presbiterio, rappresentanti i cinque misteri del Rosario. Pregevoli anche le due grandi finestre laterali delle navate trasversali, realizzate in vetro colorato. Su un muro sono esposti diversi oggetti, aggiunge il parroco Anton Mărăndescu.

Al centro c’è un grandissimo cuore, in segno di gratitudine dopo la guerra. È stato portato e presentato proprio perché Dio ha aiutato questi cristiani a superare bene la guerra. Il cuore è circondato da varie rappresentazioni delle parti del corpo affette da varie malattie di cui le persone hanno sofferto, ma che sono miracolosamente guarite. Durante l’anno, le Messe vengono celebrate in lingua romena. Vi sono però eventi particolari come il grandissimo pellegrinaggio del 14-15 agosto, quando le liturgie si svolgono in ucraino e tedesco, aggiunge il parroco.

Il Grande Giubileo del 2000 ha portato un riconoscimento eccezionale al Santuario Mariano di Cacica. Su richiesta del Vescovo di Iasi, Mons. Petru Gherghel, Papa Giovanni Paolo II, la cui statua oggi si trova sul sagrato, ha dichiarato la Chiesa Basilica Minor. Dietro la chiesa, i visitatori avranno un’altra sorpresa, aggiunge il parroco Anton Mărăndescu. È una grotta che presenta le Apparizioni della Madonna di Lourdes. All’inizio, furono avviati degli scavi, poichè la collina minacciava la chiesa e gli abitanti del posto pensarono di colmare con cemento. Poi qualcuno ebbe la brillante idea di costruire una grotta nel nome della Madre di Dio. È una rappresentazione della sua Apparizione a Lourdes, conclude padre Anton Mărăndescu.

Quattro anni fa, le autorità hanno concesso al comune di Cacica lo status di località turistica di interesse locale. Le principali attrattive sono la miniera di sale, la Basilica Minor e la Chiesa Ortodossa, tutte visitabili in un giorno.

Una rubrica realizzata con il supporto del Dipartimento per le Relazioni interetniche del Governo romeno.

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