Dal tessuto romeno all’haute couture
Victoria Darolți vive in Francia da 30 anni ed è un nome affermato nel settore del ricamo artistico e haute couture, ma è nata nella provincia di Sălaj, dove ha imparato a tessere e a lavorare a maglia da sua madre, come facevano tante ragazze cresciute in campagna.
Ana-Maria Cononovici, 15.10.2025, 18:25
Victoria Darolți ha realizzato creazioni uniche per grandi case di moda come Chanel, Dior, Armani, Valentino e adesso ha la propria bottega e sta ampliando la sua collezione personale perché intende aprire un piccolo museo. Ha lasciato il Paese a 27 anni, 5 anni dopo la Rivoluzione. Sebbene il suo percorso professionale non sia stato facile, nel 2019, Victoria Darolți è stata insignita dell’onorificenza “Le Meilleur Ouvrier de France”, (“Cavaliere dell’Ordine Nazionale al Merito”, ordine creato dal generale Charles de Gaulle nel 1963), il più prestigioso premio assegnato agli artigiani e che ha una tradizione di un secolo. “Sono molto orgogliosa di aver ricevuto questo premio da parte del Governo Francese, del Presidente di Francia, non so come sia riuscita a ottenerlo. Per ricevere questa onorificenza, qualcuno mi ha inseguito a mia insaputa per un lungo periodo per vedere come faccio, come presento il mio lavoro, come faccio a resistere sul mercato. Quella persona ha presentato tutto al Governo e il Governo ha deciso che io meritavo quest’onorificenza”, spiega Victoria Darolți.
E visto che la sua storia è inizia già dall’infanzia, Victoria Darolți ci ha raccontato i suoi ricordi. “Sono molto orgogliosa di tornare nella mia infanzia! Sono cresciuta a Ineu, in provincia di Sălaj. Quando ero piccola ho imparato tante cose da mia madre: ricamare, tessere, lavorare a maglia, fare merletti. Mia sorella è più grande di me di 16 anni, suo marito è un famosissimo sarto a Sighetu Marmaţiei. Lei era molto elegante e io ero gelosa e, quando veniva dalla mamma, tagliavo i suoi vestiti per farmi io dei vestitini. Mia madre insisteva che dovevo giocare, ma io stavo sempre intorno a lei, alle sue amiche, alla nonna, per imparare a lavorare. Amavo farlo. Mi ricordo che quando avevo sui 12 anni, nel villaggio vennero coltivati per l’ultima volta il lino e la canapa. Mi ricordo come abbiamo raccolto la canapa e l’abbiamo portata al fiume Someş, l’abbiamo sommersa nell’acqua e ogni due giorni andavamo a girare il mazzo di canapa che doveva ammorbidirsi. Poi l’abbiamo portato a casa e lo abbiamo lavorato fino a ottenere il prodotto finale. Mia madre ha tessuto lenzuola, tovaglie di canapa e io ho imparato da lei a fare tutto questo”, ricorda Victoria Darolți.
Abbiamo saputo che Victoria Darolți ha sempre voluto arrivare nella capitale della moda, a Parigi. Ma qui ha dovuto trovare una scuola per poter ottenere un attestato della sua maestria. “Quando ho frequentato la Scuola di ricamo, le mie professoresse mi hanno chiesto: «Vittoria, che fai tu qui a scuola, visto che tu sai lavorare di tutto.» Mi serviva un diploma per poter essere accettata nelle botteghe che lavoravano per le case di moda. Era inutile conoscere il mestiere, se non avevo un diploma. A studi ultimati, in due settimane sono riuscita a trovare un posto nella bottega di un sarto. Quello che è molto diverso da ciò che ho imparato io in Romania, il ricamo con l’ago, è una tecnica francese intitolata ricamo crochette de Lunéville. Si fa con un ago molto simile a quello usato per i merletti. Le tecniche con questo uncinetto permettono di fissare pietre e paillettes. Con questo uncinetto possiamo raggiungere la perfezione, fare cose di qualità. Possiamo anche fissare le perle con l’ago, ma il prodotto ottenuto non avrà mai la stessa qualità”, aggiunge la nostra ospite.
Nel 2008 ha aperto la propria bottega e nel 2011 ha gettato anche le basi della propria scuola di ricamo, per portare avanti questo mestiere. La bottega Darolți, sita nelle periferie di Parigi, è specializzata in accessori ricamati (guanti, scarpe, borsette), abiti da sera, abiti per il teatro e decorazioni interiori per alberghi di lusso, yacht oppure aerei privati. “Nel momento in cui creavo, c’era con me anche una parte del mio villaggio. Ho abbinato quello che avevo imparato da mia madre e quello che ho appreso in Francia ed è per questo che ero diversa dagli altri. Aggiungevo alla creazione della lana di pecora colorata, aggiungevo perle, gioielli, certi fili che trovavo in Francia e assomigliavano a quelli che trovavo anche in Romania. I colori che mettevo insieme nelle mie creazioni piacevano tanto, come anche i merletti, il macramè che utilizzo spesso nelle mie creazioni. Ho lavorato per la Svizzera, per l’Africa, per l’Italia, con persone famose, ricche, ho personalizzato il loro aereo privato”, conclude Victoria Darolți.
Al di là delle ordinazioni, Victoria Darolți crea anche pezzi per la sua collezione personale perché intende aprire un piccolo museo. Uno dei capi di abbigliamento preferiti è intitolato “La bambola di terra”: un vestito con la gonna di macramè e la parte superiore ricamata con pietre multicolori, raccolte dalla natura, e fissate con l’aiuto della tecnica Lunéville, imparata alla scuola di Parigi.