Presenti nello spazio cittadino, soprattutto a Bucarest, i barboni sono spesso trattati dalle persone normali o inserite nella società con compassione o con disprezzo.
Quando si tratta del loro benessere, il 65,3% delle donne romene valutano la propria salute come buona oppure ottima, rispetto agli uomini, la cui percentuale ammonta al 74,8%. Tuttavia le donne sembrano più preoccupate di mantenersi sane.
Mancanza di appetito per la lettura, alunni sempre più attratti da internet e IPad che dai libri, genitori troppo impegnati per leggere ai loro bambini, sono alcuni dei motivi di insoddisfazione legati ai rapporti fra le giovani generazioni e i libri
Firmatara della Convenzione del Consiglio dEuropa sul contrasto della violenza contro le donne, la Romania ha dal 2012 anche una legge contro la violenza in famiglia.
Associato per un lungo periodo al cosiddetto lavoro volontario, imposto dal regime comunista, e proprio per questo respinto dalla gente, il volontariato ha cominciato ad essere diffuso anche in Romania negli ultimi anni.
ARCEN e Interesting Times Bureau sono due associazioni culturali che invitano la gente a scoprire Bucarest attraverso visite guidate che puntano sulle storie della città interbellica
Il volontariato può essere la maniera più nobile per dimostrare che non sei indifferente! Ovunque nel mondo e in qualsiasi momento, qualcuno potrebbe avere bisogno di aiuto per sopravvivere e laiuto potrebbe darglielo ognuno di noi.
Secondo le statistiche, in Romania, il 29% degli imprenditori sono donne e negli ultimi anni il loro numero è aumentato del 7%.
La vendita online di farmaci provenienti da fonti non autorizzate è un fenomeno molto pericoloso e difficile da controllare in tutto il mondo.
Le chiese (il 99%), i centri culturali (il 76%), i festival locali (il 76%), i parchi (il 75%), le case di cultura (il 72%) e le biblioteche (il 71%) sono, secondo la popolazione, i più diffusi elementi dinfrastruttura culturale in Romania.
Coinvolta negli ultimi venti anni in una serie di cambiamenti la scuola romena tenta di rispondere alle nuove provocazioni
Nel mese di marzo a Bucarest si sono svolti una serie di avvenimenti che hanno avuto al centro dell'attenzione la situazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni, che non sono attivi sul mercato del lavoro
Il 25% dei romeni che vivono in provincia, dichiaravano nel 2015 di non aver comprato negli ultimi 12 mesi nessun libbro
La Romania resiste. E la conclusione della stampa interna ma anche di alcune importanti pubblicazioni internazionali, dopo più di due settimane di proteste, che hanno raccolto centinaia di migliaia di persone.