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Un pericolo da non ignorare: bambini tossicodipendenti e cosa fare per aiutarli

Il 31 maggio sarà la Giornata nazionale di sensibilizzazione sui rischi legati all'uso di droghe.

Foto: Markus Spiske / unsplash.com
Foto: Markus Spiske / unsplash.com

, 14.01.2025, 19:16

Il 31 maggio sarà la Giornata nazionale di sensibilizzazione sui rischi legati all’uso di droghe. Si tratta di un disegno di legge recentemente adottato dalla Camera dei Deputati di Bucarest, quale organo decisionale. Secondo il deputato Brian Cristian, dell’Unione Salvate Romania, l’opposizione parlamentare filoeuropea, una giornata simbolica di sensibilizzazione sui rischi legati all’uso di droghe non risolve un grave problema della nostra società. Il deputato ha precisato che in Romania un giovane su 10 e un quarto degli studenti delle scuole superiori hanno consumato droghe almeno una volta, questi essendo i dati presentati in pubblico dalle autorità e dai media. E’ la conseguenza di decenni di cattive politiche pubbliche nel campo della lotta alla droga, dell’impotenza dello Stato romeno nella lotta contro i grandi narcotrafficanti, afferma Cristian. Secondo lui “i giovani vengono trattati come criminali, e i grandi trafficanti restano impuniti”. “Servono misure antidroga concrete, non una giornata simbolica”, ritiene il deputato dell’USR: “Senza programmi efficaci di prevenzione, senza risorse per i giovani e programmi di consulenza, senza risorse sufficienti per lo sport, che rappresenta un’ottima alternativa per passare il tempo libero per i giovani, la Romania continuerà a perdere la lotta contro la droga”, aggiunge la fonte citata.

In effetti, la realtà sul campo è dura. Bambini di 12 anni hanno già provato le droghe, a cui hanno avuto accesso grazie a spacciatori di solo 14 anni, ignari degli effetti devastanti che queste sostanze lasciano sul loro cervello. Radu Țincu, primario di terapia intesiva e tossicologo, ha spiegato in una conferenza specialistica che sono necessari quanti più programmi possibili di prevenzione e sensibilizzazione, considerando che la maggior parte dei giovani non è consapevole degli effetti devastanti che il consumo di tali sostanze può avere: “Il consumo di sostanze psicoattive in così giovane età, nel contesto in cui il sistema nervoso centrale non ha completato il suo sviluppo, porterà alla comparsa di postumi nell’area neurocognitiva, con disturbi comportamentali, disturbi del pensiero, dell’attenzione, alcuni dei quali potrebbero essere irrecuperabili. Inoltre, l’uso di droghe durante l’adolescenza aumenta il rischio di sviluppare una malattia mentale in età adulta, il che solleva ancora una volta grandi interrogativi dal punto di vista sociale. Come sarà una società in cui questi giovani avranno disturbi mentali o disturbi comportamentali? Se parliamo di overdose e terapia intensiva si possono spendere fino a 20-30.000 euro per ogni singolo caso e, successivamente, durante il periodo di riabilitazione in un centro psichiatrico, anche lì fino a 10.000 euro”.

Uno dei programmi antidroga realizzati nel 2024 in Romania è stato “Scegli di scegliere – Una carovana artistica per la prevenzione dell’uso di droga”, attuato dall’Associazione non governativa “E Ceva Bine” („Qualcosa va bene”) e finanziato dal Ministero dell’Interno, attraverso l’Agenzia nazionale antidroga. Il progetto, svoltosi in 9 città del nord-est della Romania, nelle province di Botoşani, Neamţ e Vaslui, mirava a sensibilizzare ed educare i giovani tra i 12 e i 25 anni, nonché i loro genitori, sui rischi legati al consumo di droga. Il progetto si è proposto di rafforzare la fiducia e la resilienza dei bambini e dei giovani esposti al rischio del consumo di droga, nonché dei genitori, attraverso attività ricreative come alternative al consumo di droga, all’insegna della scelta e dell’espressione attraverso l’arte, ma anche attraverso altre forme di educazione non formale. Hanno beneficiato di questo programma 8.000 giovani.
Qual è il modo migliore per un giovane o un bambino di affrontare una dipendenza dalla droga? Iulian Văcărean, presidente dell’Associazione “E Ceva Bine”: “Credo che la cosa più importante sia farlo sapere ai suoi cari, perché i genitori, gli insegnanti e chi ti vuole bene davvero ti aiuterà sempre a scegliere la strada migliore per te.”

Gli specialisti sono arrivati anche nella provincia di Suceava, nel nord della Romania, dove hanno parlato con gli studenti, i genitori e gli insegnanti delle scuole di Fălticeni, racconta l’esperto antidroga Cătălin Ţone, collaboratore permanente della radio pubblica in questo campo: “L’emittente Radio Romania Attualità, insieme ad altri partner, continua una campagna antidroga lanciata circa due anni fa. Andiamo in giro per la Romania, svolgiamo attività di prevenzione con gli studenti, con i genitori, ma anche con gli insegnanti. Sono tutte interattive, diamo loro dei premi, li incoraggiamo a dialogare con noi. Pensiamo che solo così possono imparare certe cose. Stiamo cercando di rompere le barriere delle attività preventive classiche, che spesso non hanno l’effetto atteso. Si avvertono cambiamenti concettuali. I responsabili dei tre livelli, prevenzione, contrasto e cura, hanno cominciato a parlare, hanno cominciato a discutere. Veniamo qui portando buone notizie riguardo al pacchetto legislativo, soprattutto nel settore della lotta, dell’aumento delle pene, dell’anagrafe dei narcotrafficanti, senza la sospensione delle pene. Un’altra buona notizia è legata al fatto che quattro mesi fa è stato promulgato un disegno di legge riguardante l’istituzione di otto centri per il trattamento della tossicodipendenza. Inoltre si discute molto sulla riorganizzazione dell’Agenzia nazionale antidroga, che a mio avviso è auspicabile per adattarsi alle nuove esigenze, in quanto essa è lo stratega nazionale in questo settore”.

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