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L’erosione dei Carpazi

L'erosione del suolo sta diventando un problema ambientale urgente nei Monti Carpazi, che sta già compromettendo la biodiversità e gli habitat naturali.

L’erosione dei Carpazi
L’erosione dei Carpazi

, 30.11.2023, 19:34

Lerosione del suolo sta diventando un problema ambientale urgente nei Monti Carpazi, che sta già compromettendo la biodiversità e gli habitat naturali, sottolinea Aritina Haliuc, ricercatrice post-dottorato presso lUniversità di Bordeaux, in Francia. Lei fa riferimento a due studi recentemente pubblicati che hanno analizzato lerosione del suolo in due bacini montuosi dei Carpazi: Il Lago Rosso e il Lago Ighiel. Concretamente, è stato misurato quanto sedimento raggiunge il fondo di questi laghi nellarco di un secolo e qual è il legame con il clima e la presenza umana. Entrambe le ricerche hanno dimostrato che lerosione accelera con lintensificarsi delle attività umane. Oltre agli effetti a livello di ecosistema, soprattutto per il Lago Rosso, laumento dellapporto di sedimenti ha portato anche ad un accelerato intasamento del lago, un processo che incide sulla sua durata dI vita. Vlad Zamfira, del sito Infoclima, che ha pubblicato il materiale a cui ci riferiamo, ci racconta cosè esattamente lerosione.



“Negli ultimi 100 anni abbiamo notato, allinterno dei bacini montani, che lerosione accelera con lintensificarsi delle attività umane, cioè il taglio degli alberi e il pascolo eccessivo. Nei Carpazi, la conversione degli ecosistemi naturali in pascoli significa meno piante, quindi terreno instabile e suscettibile allerosione, con conseguente degrado del paesaggio. Nellattuale contesto di cambiamento climatico, cui contribuiscono le fluttuazioni della temperatura, ma anche la siccità e le inondazioni, lerosione del suolo sta accelerando. Le proiezioni mostrano che il processo aumenterà del 13% fino a oltre il 22% nellUnione Europea entro il 2050. Ma cosè lerosione? Le forme di rilievo: montagne, colline, pianure, valli – che osserviamo oggi – sono il risultato dei processi di erosione che nel tempo hanno levigato il terreno. Lerosione è il processo geologico mediante il quale il suolo viene disgregato, staccato e trasportato dalle forze della natura, come lacqua, il ghiaccio o il vento. Esistono due tipi principali di erosione: chimica e fisica. Lerosione chimica si verifica quando la composizione chimica di una roccia cambia, mentre lerosione fisica è ciò che distrugge le rocce ma la loro composizione chimica rimane la stessa. Ad esempio, le frane o le colate di fango sono causate dallerosione fisica. Le alte regioni dei Carpazi sono soggette allerosione del suolo a causa sia del rilievo accidentato che delle forti piogge. La deforestazione, il pascolo eccessivo e gli incendi portano al degrado del suolo, alla perdita di biodiversità e fertilità e ad un aumento del rischio di frane e inondazioni a valle nelle aree più basse”.



Attraverso lerosione, le rocce diventano più piccole, più lisce e più facili da trasportare. Sia lacqua che il ghiaccio contribuiscono allerosione fisica perché il loro movimento costringe le rocce a staccarsi o a scontrarsi. Inoltre, il vento è un potente agente di erosione, trasporta polvere, sabbia, cenere e altri resti su lunghe distanze, spiega Aritina Haliuc. Lerosione dipende dal clima, dalla topografia, dalla vegetazione, dallattività tettonica e dalle azioni umane. Il clima, attraverso le precipitazioni, il vento e il processo di gelo-disgelo, provoca lerosione del paesaggio. La vegetazione può rallentare limpatto dellerosione. Le radici di alberi, arbusti e altre piante stabilizzano il suolo, impediscono il trasporto di sedimenti e possono limitare limpatto delle frane. Negli altopiani dei Carpazi, dove la copertura vegetale è sottile e discontinua, persino un basso tasso di erosione porta a una perdita irreversibile del suolo, causando il degrado del paesaggio e la perdita dei benefici naturali dellecosistema. Daltro canto, i Carpazi romeni (e non solo) sono soggetti ad incendi. I quali possono avere effetti devastanti sugli ecosistemi montani, soprattutto quelli fragili, e possono portare alla perdita di habitat naturali, alla distruzione della biodiversità e persino minacciare la sicurezza delle comunità vicine alle aree colpite. Inoltre gli incendi, soprattutto nella zone alte, aumentano il rischio di pericoli naturali come frane, alluvioni, smottamenti. Nei Carpazi, come mostrano i modelli climatici, laumento delle precipitazioni in un breve periodo di tempo, ma anche laumento delle temperature, il prolungamento delle stagioni calde a causa dei cambiamenti climatici dovrebbero preoccuparci, conclude la ricercatrice romena dellUniversità di Bordeaux.



Sia a livello nazionale che internazionale esistono numerose iniziative e strategie volte a limitare e prevenire lerosione del suolo. Ad esempio, la Legge sulla Conservazione del Suolo – che impone una serie di misure per il corretto utilizzo del territorio, la riduzione dellerosione e la prevenzione del degrado. Oppure il Programma nazionale di sviluppo rurale, un programma di sovvenzioni dellUE che sostiene lattuazione di pratiche agricole sostenibili. A livello europeo esiste anche la strategia dellUnione per il suolo, che mira a monitorare e promuovere la loro gestione sostenibile. Infine, a livello regionale, la Convenzione dei Carpazi, un trattato internazionale adottato nel 2003 da Polonia, Slovacchia, Ucraina, Ungheria, Romania e Repubblica Ceca, mira a promuovere lo sviluppo sostenibile e la protezione ambientale nei Carpazi. Inoltre, ci sono fondazioni e organizzazioni locali che lottano per la protezione del fondo naturale limitando la deforestazione, istituendo parchi naturali, monitorando e valutando le aree colpite ed educando la popolazione locale.




(foto: StockSnap / pixabay.com)
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