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17.12.2025 (aggiornamento)

Diplomazia: in visita di lavoro a Londra, il presidente romeno Nicușor Dan ha incontrato Re Carlo III di Gran Bretagna/Corruzione: fermato l’ex ministro dei Trasporti, Alexandru-Răzvan Cuc/ Rivoluzione 1989: Timişoara, giorno di lutto alla memoria delle vittime della rivolta anticomunista

17.12.2025 (aggiornamento)
17.12.2025 (aggiornamento)

, 17.12.2025, 18:57

Londra – In visita di lavoro a Londra, il presidente romeno Nicușor Dan ha incontrato oggi Re Carlo III di Gran Bretagna. L’incontro si è svolto nel contesto del rafforzamento delle relazioni bilaterali tra Romania e Gran Bretagna, rapporti già evidenziati da parte di Re Carlo fin dall’insediamento di Nicușor Dan. Il monarca britannico ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra i due Paesi, sia a livello diplomatico che in termini di stabilità regionale e sostegno all’Ucraina. Sempre a Londra, Nicușor Dan ha incontrato i rappresentanti della comunità romena del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, esponenti romeni del mondo imprenditoriale nonchè di alcune aziende britanniche. Martedì, a Helsinki, il capo dello Stato ha partecipato al vertice degli Stati collocati sul Fianco Orientale dell’UE. La difesa in quest’area deve diventare una priorità strategica, nel contesto della minaccia rappresentata dalla Russia, hanno dichiarato i leader di otto Paesi dell’Europa settentrionale e orientale, Romania compresa.  Da oggi fino a venerdi, il presidente Nicușor Dan si troverà a Bruxelles, per partecipre al Vertice UE-Balcani occidentali e al Consiglio Europeo (CE). L’UE riconfermerà il suo pieno impegno alla prospettiva dell’adesione dei paesi dei Balcani Occidentali, come indicato anche nell’ultima relazione della Commissione Europea. Domani e dopodomani, i leader dell’UE affronteranno una serie di temi relativi all’Ucraina, prossimo quadro finanziario pluriennale, allargamento e situazione geoeconomica dell’UE. Sul tavolo del Consiglio anche fascicoli come  il Medio Oriente, la difesa europea  o la migrazione.

 

Misure – La coalizione di governo ha annunciato di aver raggiunto un accordo per aumentare il salario minimo fino a 4.325 lei (circa 850 euro) a partire dal 1° luglio dell’anno prossimo. D’altra parte, è stato concordato di chiudere il pacchetto di riforme amministrative con la riduzione del 10% delle spese a livello dell’amministrazione centrale senza incidere sul livello degli stipendi. Altre decisioni concordate durante la riunione, organizzata alla presenza dei leader di PSD, PNL, USR, UDMR e delle minoranze nazionali, riguardano la riduzione del 10% dell’importo forfettario percepito da senatori e deputati, nonché del livello di sovvenzioni ricevute dai partiti politici. È stato inoltre deciso che l’imposta minima sul fatturato sarà ridotta allo 0,5% a partire dal prossimo 1° gennaio e abolita a partire dal 2027. Le misure per stimolare l’economia saranno dettagliate prima dell’adozione del bilancio per il 2026 e saranno incluse nella previsione di bilancio per il prossimo anno.

 

Corruzione – L’ex ministro dei Trasporti, Alexandru-Răzvan Cuc, è stato fermato per 30 giorni dai procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione in un caso di corruzione. Secondo fonti giudiziarie citate da AGERPRES, il valore della tangente in questo caso sarebbe pari al 6% di un contratto quadro di 23 milioni di lei (4,6 milioni di euro).

 

Politica – L’Alleanza per l’Unità dei Romeni (populista) ha annunciato di aver inoltrato al Senato una mozione semplice rivolta contro l’attività del Ministro degli Interni, Cătălin Predoiu. I firmatari criticano il  mantenimento dei vertici ad interim degli ispettorati di polizia nonchè quello che considerano interferenze nelle competizioni per le posizioni direttive. La mozione sarà discussa e votata lunedì. L’Alleanza per l’Unità dei Romeni ha inoltre presentato alla Camera dei Deputati una mozione semplice contro il Ministro della Giustizia, Radu Marinescu, in cui  denuncia quello che definisce “un grave fallimento nel garantire un’azione giudiziaria efficiente, prevedibile ed equa”. Anche in questo caso, la mozione sarà votata lunedì.

 

Difesa – Via libera dal Senato di Bucarest,  in qualità di organo decisionale, al quadro legislativo e istituzionale elaborato dal Governo per la gestione dei fondi dedicati alla modernizzazione delle capacità dell’industria nazionale della difesa. Si tratta dell’applicazione del programma comunitario denominato “Azione per la sicurezza europea”, che prevede stanziamenti, oltre al Ministero della Difesa, anche ad altri settori, come  Trasporti, Affari Interni, Situazioni di Emergenza  o Intelligence. Secondo le autorità, con l’adozione di questo documento, la Romania non sarà più solo un importatore di sicurezza, ma istituirà meccanismi interni affinché le aziende romene possano partecipare ai principali progetti europei in questo settore.

 

Difesa – Le commissioni   per la difesa del Parlamento romeno hanno approvato il rapporto di attività del Consiglio Supremo per la Difesa Nazionale per l’anno 2024. In uno dei capitoli viene fatto riferimento all’annullamento delle elezioni presidenziali dello scorso anno. Al termine della riunione, il Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, Mihai Weber, ha dichiarato che si è verificata un’interferenza da parte di attori statali e non statali nel processo elettorale, a favore di un candidato. Durante i dibattiti, i membri delle commissioni hanno valutato il ruolo del CSAT nel coordinamento strategico del Sistema di Difesa Nazionale, le misure adottate per il rafforzamento della  posizione di deterrenza difensiva della Romania sul fianco orientale della NATO, nonchè il proseguimento del processo di modernizzazione militare. Inoltre, è stata analizzata la richiesta del Ministero della Difesa di approvazione dell’inizio dei negoziati per un accordo quadro di servizi tra il MApN e Lockheed Martin per la gestione del Centro di Addestramento Europeo F-16. L’accordo, della durata di 60 mesi, copre la formazione del personale di volo, la manutenzione degli aerei e il supporto logistico integrato. A partire dal 1° gennaio , la Romania assumerà la piena responsabilità della gestione del Centro di Formazione Europeo.

 

Inflazione – Il tasso di inflazione annuale nell’Unione Europea rilevato nel mese di novembre è stato del  2,4%. Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio statistico dell’Unione Europea (Eurostat), la Romania rimane il Paese con l’inflazione più elevata, con un aumento annuo dei prezzi dell’8,6%. Il mese scorso, gli stati membri dell’UE con i tassi di inflazione più bassi sono stati: Cipro (0,1%), Francia (0,8%) e Italia (1,1%). Al polo opposto, gli stati membri dell’UE con i tassi di inflazione più elevati sono stati Romania (8,6%), Estonia (4,7%) e Croazia (4,3%).

 

Discriminazione – Il Presidente Nicuşor Dan ha contestato presso la Corte Costituzionale la legge che richiede che almeno il 40% degli atleti che giocano in una squadra nelle competizioni nazionali ufficiali siano romeni. Dan ritiene che l’atto normativo viola il principio di non discriminazione e di libera circolazione dei lavoratori, sancito sia dalla Costituzione che dai trattati europei. Inoltre, il Presidente sostiene che la legge lede il diritto al lavoro degli atleti europei, limitando l’accesso alle competizioni nazionali.

 

Rivoluzione 1989 – A Timişoara, nella Romania occidentale, oggi è giorno di lutto alla memoria degli eroi martiri della Rivoluzione anticomunista del 1989. In questi giorni, le associazioni rivoluzionarie, insieme alle amministrazioni locali e provinciali, organizzano azioni commemorative per rendere omaggio a coloro che hanno perso la vita ma anche per ricordare gli eventi iniziati a Timisoara  che si sono poi estesi in tutto il Paese, portando   alla caduta della dittatura comunista di Nicolae Ceauşescu. Mostre, presentazioni di libri, concerti e proiezioni cinematografiche sono in programma presso il Teatro dell’Opera della città. Il sindaco di Timişoara, Dominic Fritz, ha affermato che gli eventi di 36 anni fa sono diventati sempre più storia, arringando per un aumento della responsabilità delle nuove generazioni nei confronti dei valori della democrazia nonchè verso coloro che hanno fatto possibile la Rivoluzione.

 

 

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