Omaggio a Ilie Ilaşcu
Giornata di lutto nazionale nella Repubblica di Moldova pentru l’ex combattente per la libertà, Ilie Ilaşcu.
Ştefan Stoica, 20.11.2025, 11:23
I romeni da entrambe le sponde del fiume Prut – frontiera naturale tra la Romania e la Repubblica di Moldova, hanno salutato oggi per l’ultima volta Ilie Ilaşcu, figura di spicco del movimento di liberazione nazionale degli anni ’90, ex detenuto politico del regime separatista di Tiraspoli tra il 1992 e il 2001. È morto lunedì, all’età di 73 anni. La presidente Maia Sandu ha indetto una giornata di lutto nazionale in memoria di colui di cui ha scritto che si è trovato di fronte uno stato aggressore, è resistito ed è rimasto libero.
Secondo la presidente della Repubblica di Moldova, Ilie Ilaşcu rimarrà nella memoria delle generazioni come un simbolo della resistenza e della lotta per l’integrità. “Nei suoi nove anni di detenzione illegale, è stato torturato, minacciato, ha affrontato esecuzioni simulate con proiettili a salve per piegarlo. Ma lui non ha tradito il suo paese. Ilie Ilaşcu ha scelto, a testa sempre alta, di andare incontro alla morte per l’indipendenza della Repubblica di Moldova e rimarrà un simbolo per tutti i moldavi. È importante trasmettere la sua lezione di patriottismo anche alle giovani generazioni…”, ha sottolineato Maia Sandu.
Ilie Ilaşcu è stato tra i fondatori del Movimento di Liberazione Nazionale e ha guidato, fino al 1992, la filiale di Tiraspoli del Fronte Popolare della Moldova. Ha partecipato direttamente ai combattimenti sul Nistro, in qualità di comandante delle truppe del Ministero della Sicurezza Nazionale della Repubblica di Moldova. Il 2 giugno 1992, Ilie Ilaşcu, Andrei Ivanţoc, Alexandru Leşco e Tudor Petrov-Popa sono stati arrestati dalle forze speciali russe. Un anno più tardi, Ilaşcu è stato condannato a morte da un tribunale illegittimo della riva sinistra del Nistro.
E’ rimasto nelle carceri della Transnistria dal 1992 al 2001, in condizioni estremamente dure, subendo isolamento, pressioni psicologiche, restrizioni arbitrarie e violazioni sistematiche dei suoi diritti. È stato portato fuori dalla cella quattro volte per ascoltare la lettura della sentenza di condanna a morte e quattro volte si è sparato a salve contro di lui, al muro. Il 5 maggio 2001, su pressione dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa e dell’Unione Europea, Ilaşcu è stato trasferito a Chişinău e consegnato ai servizi segreti della Repubblica di Moldova e della Romania. Gli altri membri del gruppo sono stati liberati gradualmente.
Nel 2004, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ha pronunciato la sentenza nella causa “Ilaşcu e altri contro la Moldova e la Russia”, indicando la responsabilità della Federazione Russa e della Repubblica di Moldova per tortura, privazione illegale di libertà e violazione del diritto alla corrispondenza.
Ilie Ilaşcu è stato deputato nel Parlamento della Repubblica di Moldova per due legislature, nonché senatore in Romania per due mandati, tra il 2000 e il 2008. Tra il 2001 e il 2008, è stato membro titolare dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa nella delegazione della Romania. Il 10 maggio 2001, il presidente della Romania, Ion Iliescu, gli ha conferito l’Ordine Nazionale “Stella di Romania” nel grado di Cavaliere.