Sostegno euroatlantico per l’Ucraina
La NATO continuerà a sostenere militarmente l'Ucraina in assenza di qualsiasi certezza riguardo ai negoziati di pace, ha deciso il Consiglio Nord-Atlantico.
Mihai Pelin, 04.12.2025, 10:33
Oltre due terzi degli stati membri della NATO si sono impegnati a fornire armi all’Ucraina attraverso il cosiddetto “elenco delle esigenze prioritarie”, che ha ricevuto finora impegni per un valore di 4 miliardi di euro, ha annunciato a Bruxelles il segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, in occasione della riunione dei ministri degli Esteri alleati. Rutte ha aggiunto che anche l’Australia e la Nuova Zelanda contribuiranno a queste spese, essendo i primi partner della NATO a farlo. Mark Rutte ha sottolineato che è in corso un processo continuo di consultazioni tra gli alleati per negoziare la pace in Ucraina, ma ha insistito sul fatto che solo il presidente americano, Donald Trump, può sbloccare il processo.
Per quanto riguarda le minacce di Vladimir Putin nei confronti dell’Europa, il segretario generale della NATO ha affermato che non intende rispondere alla retorica pericolosa e non vuole alimentare la propaganda russa. La conclusione con cui si è chiuso il Consiglio Nord-Atlantico è stata, dunque, che la NATO continuerà a sostenere militarmente l’Ucraina, in assenza di qualsiasi certezza riguardo alla pace, mentre la Russia intensifica i suoi attacchi in Ucraina. Presente alla riunione, la ministra degli Esteri romena, Oana Țoiu, ha avuto anche incontri separati con gli omologhi del Mar Nero – Turchia e Bulgaria. Il capo della diplomazia romena ha dichiarato che il finanziamento dell’Ucraina deve continuare, affinché il paese non sia costretto a un accordo prematuro.
Alla ministeriale degli Esteri della NATO ha partecipato anche l’Ucraina, che ha informato sulla situazione sul terreno, sulle attrezzature necessarie e sullo stato dei negoziati guidati dagli Stati Uniti, dato che l’accesso degli europei alle discussioni è limitato, non essendo presenti al tavolo delle trattative. Un altro invitato è stato il capo della diplomazia europea, Kaja Kallas, mentre la Commissione Europea faceva un annuncio essenziale per il sostegno finanziario all’Ucraina. La Commissione ha presentato i dettagli del prestito destinato all’Ucraina, basato sulle liquidità sequestrate alla Russia. Il piano sarà messo sul tavolo dei leader europei tra due settimane, ma è necessario convincere il Belgio, nel cui territorio si trovano questi fondi.
Il primo ministro belga, Bart De Wever, ha nuovamente respinto il piano per il quale insiste la Commissione Europea, cioè quello di offrire all’Ucraina un prestito finanziato dagli attivi russi congelati nell’UE. “Non riesco a immaginare come la Commissione Europea possa osare confiscare i soldi di un’azienda privata contro la volontà di uno stato membro”, ha dichiarato. La maggior parte dei fondi si trova in Belgio – circa 194 miliardi di euro a giugno – e al di fuori dell’UE, in Giappone – circa 50 miliardi di dollari, ma anche negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Canada, dove si trovano somme più piccole.
Il parlamento ucraino ha approvato la bozza di bilancio per il 2026, che prevede l’allocazione di quasi il 60% delle spese alla difesa. Secondo gli esperti, il bilancio e le necessità militari dell’Ucraina per il 2026 e il 2027 sono stimati a circa 130 miliardi di euro, e l’UE si è impegnata a coprire questo deficit. Dall’inizio della guerra, nel 2022, ha già investito oltre 170 miliardi di euro.