La Romania riceve 16,6 miliardi di euro attraverso la futura Politica Agricola Comune, risultando il sesto maggiore beneficiario dell'UE.
L’economia circolare è un concetto sempre più diffuso, che rappresenta un’alternativa al modello economico tradizionale.
La Politica Agricola Comune deve rimanere equilibrata e beneficiare di un bilancio adeguato, afferma il primo ministro romeno, Ilie Bolojan.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito il ruolo strategico della Romania sul Fianco Orientale della NATO.
L’appartenenza alla NATO e all’UE, così come il Partenariato Strategico con gli Stati Uniti, rimangono i pilastri della politica estera della Romania.
La stabilità del paese, l'organizzazione delle elezioni presidenziali, la politica estera e di difesa si sono annoverate tra le priorità del mandato del presidente ad interim Ilie Bolojan.
Il presidente ad interim Ilie Bolojan ha ribadito gli interessi della Romania al Vertice dell'Iniziativa dei Tre Mari a Varsavia.
Sono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo ponte sul fiume Prut, che garantirà una connessione moderna tra la Romania e la confinante Repubblica di Moldova.
Le autorità di Bucarest auspicano che la guerra commerciale tra l’America e l’Europa non arrivi ad un’escalation.
L'UE è pronta a negoziare con gli Stati Uniti per raggiungere un accordo sui dazi, ma allo stesso tempo sta preparando delle misure per difendere i propri interessi.
Gli esperti ammoniscono che l'aumento delle tariffe sui beni importati negli Stati Uniti rischia di generare una guerra commerciale internazionale.
L'Europa si prepara a reagire all'aumento dei dazi imposti sulle sue importazioni negli Stati Uniti.
Lo stabilimento siderurgico di Galaţi (Romania sudorientale) risente in pieno della crisi generale dell'industria europea, grande consumatrice di energia.
Con l’appartenenza alla struttura comunitaria, la Romania ha scelto il progresso, ritiene il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Marcel Boloş.
La Commissione Europea propone agli stati membri dell'UE di aumentare i loro arsenali.