Punti sensibili del secondo pacchetto fiscale
Proseguono a Bucarest le discussioni sulle misure del secondo pacchetto fiscale.
Daniela Budu, 05.08.2025, 14:36
Dopo aver posto, a inizio luglio, la fiducia in Parlamento sul primo pacchetto di misure fiscali, il Governo e la coalizione di governo (PSD, PNL, USR, UDMR) a Bucarest stanno analizzando le misure incluse nel secondo pacchetto fiscale volte alla ripresa economica e alla riduzione del deficit di bilancio della Romania. Tra le misure discusse, la riforma dell’amministrazione locale, la riduzione del numero di agenti di polizia locale o gli investimenti che potrebbero ancora ricevere finanziamenti quest’anno attraverso il programma Anghel Saligny. Il Ministero dello Sviluppo continua ad analizzare ciascun progetto separatamente, su richiesta dei sindaci insoddisfatti del fatto che molti dei progetti avviati per lo sviluppo delle comunità locali potrebbero essere bloccati a causa della mancanza di fondi.
Il ministro dello Sviluppo, Cseke Attila, ha spiegato a un’emittente televisiva privata che si sta valutando una riduzione del 20% del numero di posizioni nella pubblica amministrazione locale e che è necessario snellire anche l’attività delle autorità centrali, dove dovranno essere adottate misure. Il secondo pacchetto includerebbe anche la riforma delle aziende statali e la semplificazione dell’attività dell’Agenzia delle Entrate per la riscossione delle entrate al bilancio statale, nonché misure per accelerare l’accesso ai fondi europei o alla riforma sanitaria. Per quanto riguarda le aziende statali, il governo propone misure per aumentare la trasparenza, professionalizzare e depoliticizzare la gestione delle imprese pubbliche.
Il secondo pacchetto di misure fiscali avrebbe dovuto essere adottato entro metà mese, ma probabilmente subirà ritardi a causa dell’insoddisfazione per la sospensione di alcuni progetti del programma di sviluppo locale Anghel Saligny o di progetti di riforma di aziende statali. Dopo l’adozione del secondo pacchetto, il Governo di Bucarest proseguirà con un terzo pacchetto di misure fiscali. Uno dei punti più importanti di quest’ultimo pacchetto è la riforma delle pensioni speciali per i magistrati. Le discussioni su questo argomento sono già iniziate.
Il primo ministro Ilie Bolojan ha proposto la riduzione delle pensioni dei magistrati a un massimo del 70% dell’ultimo stipendio netto e l’innalzamento dell’età pensionabile a 65 anni. Il presidente Nicuşor Dan ha discusso, nei giorni scorsi, con i rappresentanti dei magistrati, senza raggiungere un risultato. In questo contesto, oltre 85.000 cittadini chiedono al Presidente Nicuşor Dan di indire un referendum sul tema delle pensioni speciali. La comunità Declic sostiene che la Romania ha bisogno di un sistema trasparente in cui ogni pensione rifletta i contributi reali del beneficiario, indipendentemente dalla professione o dalla posizione ricoperta. Il documento chiede una soluzione per tutte le pensioni speciali, non solo per quelle dei magistrati.