03.09.2025 (aggiornamento)
Economia: missione di valutazione del FMI in Romania/UE: il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Dragoş Pîslaru, a Bruxelles/ Eurobarometro: solo il 43% dei romeni ritiene che l'UE debba svolgere un ruolo più importante nella protezione dei cittadini dalle crisi, rispetto alla media europea del 68%
Newsroom, 03.09.2025, 19:42
FMI – I colloqui tra i rappresentanti della missione del Fondo Monetario Internazionale e il Ministero delle Finanze di Bucarest si sono concentrati sull’evoluzione dell’economia romena, nonchè sulle recenti misure volte a diminuire il deficit. Il FMI ha accolto con favore gli sforzi e l’impegno del governo di attuare riforme coerenti. Secondo il ministro delle Finanze, Alexandru Nazare, la Romania “si propone di avere un’economia sana e resiliente, mentre tutto quello che stiamo facendo in questo periodo rappresenta un fondamento che stiamo ricostruendo, un fondamento indebolito da un deficit troppo elevato, nonchè dalla cattiva gestione delle finanze pubbliche degli ultimi anni”. La delegazione del FMI effettua una visita a Bucarest nel periodo 3-12 settembre, per analizzare i più recenti sviluppi dell’economia romena. La missione, guidata da Joong Shik Kang, ha previsti incontri con esponenti della Banca Centrale e di altre agenzie governative, nonché con rappresentanti del settore privato e di organizzazioni non governative. La Romania non ha un accordo di finanziamento con il Fondo Monetario Internazionale, ma l’istituzione finanziaria valuta annualmente l’evoluzione degli stati membri, sulla base delle consultazioni previste dall’Articolo IV. Secondo il rapporto “World Economic Outlook” pubblicato ad aprile, il FMI ha peggiorato le stime relative alla crescita dell’economia romena per l’anno in corso, dal 3,3% fino all’1,6%.
UE – L’Unione Europea assieme ai partner di dibattito sono molto soddisfatti del governo in carica, della fermezza che stiamo dimostrando e delle misure adottate. Lo ha affermato il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Dragoş Pîslaru, in una conferenza stampa al termine della sua visita di lavoro a Bruxelles. Pîslaru ha incontrato la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, con la quale ha discusso del meccanismo Restore, strumento europeo per l’intervento rapido in situazioni di crisi ed emergenza, nonché dei fondi europei. Assieme a Roxana Mînzatu, vicepresidente esecutiva della Commissione Europea per Persone, Competenze e Formazione, è stata esaminata l’attuazione del Fondo Sociale European Plus, progetti che aiutano le categorie vulnerabili e sostengono l’istruzione e la lotta all’abbandono scolastico. Stando a Pîslaru, i colloqui con Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione Europea per Coesione e Riforme, sono stati incentrati sui progetti che non troveranno più finanziamenti nel PNRR e potranno essere trasferiti alla Coesione.
Ristrutturazione – Entro la metà del mese in corso, un gruppo di lavoro del governo individuerà le misure per ridurre del 10% il numero di posizioni occupate a livello dell’amministrazione locale. Lo ha annunciato il primo ministro Ilie Bolojan, dopo l’incontro tra il presidente Nicuşor Dan e i leader della coalizione governativa (PSD, PNL, USR, UDMR e i rappresentanti delle minoranze nazionali). Il primo ministro ha spiegato che si lavora anche alla riduzione delle posizioni nell’amministrazione centrale, dove ha riscontrato un personale sovradimensionato. Secondo le simulazioni dell’Esecutivo, una riduzione del 10% delle posizioni effettivamente occupate genera una riduzione del 40% del numero massimo di posizioni consentite dalla legge e comporterebbe a livello nazionale il licenziamento di circa 13.000 dipendenti. Le cifre hanno generato il malcontento dei sindacati dell’amministrazione, che hanno annunciato uno sciopero generale nel caso in cui il governo adotterà questa misura.
Eurobarometro – Secondo il più recente Eurobarometro pubblicato dal Parlamento Europeo, nel contesto della situazione di incertezza geopolitica, il 68% degli europei ritiene che l’UE debba svolgere un ruolo più importante nella protezione dei suoi cittadini dalle crisi globali e dai rischi per la sicurezza. D’altra parte, solo il 43% dei romeni ritiene che l’UE debba svolgere un ruolo più importante nella protezione dei cittadini dalle crisi. Nove cittadini europei su dieci desiderano che gli stati membri siano più uniti, mentre oltre tre quarti ritengono che l’UE ha bisogno dei mezzi necessari per affrontare le sfide globali. Il 73% dei romeni considera che gli stati membri debbano essere più uniti, mentre il 71% ritiene che l’UE abbia bisogno dei mezzi per affrontare le sfide globali. Secondo i partecipanti al sondaggio, l’UE deve concentrarsi sulla difesa e la sicurezza (37%), nonchè suncompetitività, economia e industria (32%), al fine di rafforzare la propria posizione nell’affrontare l’attuale contesto politico ed economico. Nel contempo, per i cittadini romeni, le priorità dell’UE volte a consolidare la sua posizione nel mondo, dovrebbero essere la sicurezza alimentare e l’agricoltura (34%), seguita dalla difesa e dalla sicurezza (30%). I cittadini europei ritengono che il Parlamento Europeo debba concedere priorità agli aspetti seguenti: inflazione, aumento dei prezzi e costo della vita (41%), difesa e sicurezza (34%), lotta alla povertà e all’esclusione sociale (31%). I cittadini romeni che hanno partecipato al sondaggio ritengono che le priorità del Parlamento Europeo debbano essere l’inflazione, l’aumento dei prezzi e il costo della vita (42%), il sostegno all’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro (37%), l’agricoltura e la sicurezza alimentare (29%). In Romania, il sondaggio è stato condotto tra il 5 e il 25 maggio, attraverso 1.056 interviste.
Energia – Il ministro dell’Energia, Bogdan Ivan, ha affermato che la Romania si trova ad affrontare grandi sfide in termini energetici, con il nucleare come fonte più sicura disponibile. Presente all’inaugurazione dei lavori di ristrutturazione dell’Unità 1 della centrale nucleare di Cernavodă (provincia di Costanza, sud-est), il ministro ha sottolineato che la Romania dispone di personale qualificato nel campo delle tecnologie di produzione di energia nucleare, con 30 anni di esperienza. A suo avviso, l’investimento nella ristrutturazione dell’Unità 1 della centrale nucleare rappresenta il futuro della sicurezza energetica della Romania. “La Romania si trova di fronte a un’enorme opportunità: passare da importatore netto di energia a esportatore in circa sette anni”, ha affermato il ministro Bogdan Ivan.
Festival Enescu – L’Orchestra Tonhalle di Zurigo, diretta da Paavo Järvi, si esibisce oggi per la seconda sera consecutiva alla Sala del Palazzo di Bucarest, nell’ambito del Festival Internazionale George Enescu. In programma la Sinfonia n. 2 di Mahler. L’Orchestra Les Siècles è tornata all’Auditorium Romeno, sotto la direzione di Ustina Dubitsky, avendo come ospite la violinista Isabelle Faust. In programma il Concerto per violino in Re maggiore op. 61 di Beethoven e la Sinfonia Fantastica di Hector Berlioz. La proiezione de “Le nozze di Figaro” di Mozart (Royal Opera Covent Garden) è presentata presso la Sala Auditorium del Museo Nazionale d’Arte della Romania, mentre al Club Control si esibisce il pianista Francesco Tristano. Il Festival Internazionale George Enescu si svolgerà fino al 21 settembre e segna il 70° dalla scomparsa del grande compositore e musicista romeno.