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05.08.2025 (aggiornamento)

Decesso: Ion Iliescu, il primo presidente della Romania dopo il 1989, morto a 95 anni / Misure fiscali: continuano proteste dei sindacati dell'istruzione contro il nuovo pacchetto di misure fiscali adottato dal Governo

05.08.2025 (aggiornamento)
05.08.2025 (aggiornamento)

05.08.2025, 18:21

Decesso – Ion Iliescu, primo presidente della Romania dopo la caduta del comunismo, è morto oggi all’età di 95 anni, dopo quasi due mesi di ricovero in ospedale. Iliescu era in gravi condizioni da giorni, con problemi respiratori, i medici diagnosticando un cancro ai polmoni. Dopo la rivoluzione del dicembre 1989, il Fronte di Salvezza Nazionale (FSN) prese il potere e formò un governo provvisorio, nominando Ion Iliescu presidente ad interim della Romania. Le prime elezioni presidenziali libere sono state organizzate il 20 maggio 1990, a turno unico, e Ion Iliescu fu eletto presidente per un periodo di 2 anni. Seguì dunque un secondo mandato di 4 anni fino al 1996. Ion Iliescu divenne nuovamente presidente della Romania nel periodo 2000-2004. Dopo l’appartenenza al Fronte di Salvezza Nazionale, fu membro del Fronte Democratico per la Salvezza Nazionale (FDSN), del Partito Socialdemocratico di Romania(PDSR) e infine del Partito Socialdemocratico (PSD). Il governo ha annunciato che Ion Iliescu sarà sepolto con funerali di Stato. Ion Iliescu è stato accusato per crimini contro l’umanità in due controversi fascicoli penali, quello relativo alla Rivoluzione del 1989 nonchè nel caso della Marcia dei Minatori del giugno 1990. Nel dicembre 1989, oltre 850 persone hanno perso la vita nei giorni successivi alla caduta del dittatore Nicolae Ceaușescu. I procuratori hanno accusato Ion Iliescu di “aver trasmesso disinformazioni attraverso apparizioni televisive e comunicati stampa, contribuendo a creare una psicosi generalizzata”. Nel del giugno 1990, diverse persone sono morte e circa 1.000 manifestanti rimasero feriti in seguito all’intervento dei minatori della Valle del Jiu, chiamati a Bucarest per reprimere le proteste contro Ion Iliescu. Iliescu avrebbe ordinato il coinvolgimento diretto di dipendenti del Ministero della Difesa, dei Servizi Segreti, del Ministero dell’Interno e della Procura negli atti di oppressione. Ion Iliescu sarà sepolto con funerali di Stato.

 

Reazioni – “La storia giudicherà Ion Iliescu, personaggio centrale della transizione degli anni ’90. È nostro dovere chiarire le grandi questioni dell’epoca, per andare avanti con responsabilità”, ha dichiarato il Presidente Nicușor Dan. I leader dei principali partiti politici romeni hanno inviato messaggi di cordoglio. Il presidente ad interim del PSD, Sorin Grindeanu, ha affermato di aver appreso la notizia della morte dell’ex Presidente della Romania Ion Iliescu con profonda tristezza. Figura di spicco della storia recente, Ion Iliescu, primo presidente della Romania democratica, ha dato un contributo fondamentale ai momenti decisivi per il destino dei romeni, come l’adesione alla NATO e all’UE. Anche il PNL ha inviato un messaggio di cordoglio. E stato una personalità importante della politica post 1989 nonchè il primo presidente eletto in modo demcratico, mentre la sua attività ha influenzato momenti significativi della storia recente del nostro Paese. Dal canto suo, il presidente dell’USR Dominic Fritz sottolinea il ruolo svolto da Ion Iliescu nell’orientamento strategico della Romania verso la NATO e l’UE, sottolineando, nel contempo, che non possiamo ignorare la sofferenza di coloro che hanno pagato con il sangue il diritto alla libertà e alla democrazia, durante la Rivoluzione o le Marce dei minatori. Dal canto suo, il primo ministro, Ilie Bolojan, ha affermato che la scomparsa di Ion Iliescu rappresenta la fine di una fase significativa nella storia recente del nostro Paese, segnata dalla transizione post-comunista nonchè da trasformazioni essenziali nella vita pubblica.

 

Misure fiscali – Continuano le manifestazioni di protesta dei sindacati dell’istruzione contro il pacchetto di misure fiscali adottato dal governo. Gli insegnanti sollecitano tra l’altro le dimissioni del ministro Daniel David, affermando che misure come l’aumento del numero di ore di insegnamento, la crescita del numero di studenti per classe o  l’accorpamento di alcune unità educative avranno gravi ripercussioni sulla loro attività. I sindacalisti chiedono l’abrogazione dei provvedimenti della Legge di Austerità in materia di istruzione minacciando con il blocco dell’inizio dell’anno scolastico.

 

Pensioni speciali – La Comunità Declic, formata da oltre un milione di romeni impegnati civicamente, residenti in Romania o all’estero, ha inoltrato presso l’Amministrazione Presidenziale una petizione firmata da 85.000 cittadini nella quale viene sollecitato al Presidente Nicuşor Dan di organizzare un referendum sul tema delle pensioni speciali. Nella petizione, la comunità Declic sostiene che la Romania ha bisogno di un sistema trasparente, in cui ogni pensione rifletta i contributi reali del beneficiario, indipendentemente dalla professione o dalla posizione ricoperta. Il documento chiede una soluzione per tutte le pensioni speciali, non solo per quelle dei magistrati. L’esecutivo di Bucarest vuole avviare una riforma delle pensioni speciali iniziando con i magistrati, condizione necesaria per non perdere centinaia di milioni di euro previsti nel PNRR. L’Esecutivo ha proposto un età di pesionamento nel settore di 65 anni nonchè un valore della pensione non superiore al 70% dell’ultimo stipendio netto. Al momento, la pensione dei magistrati è calcolata all’80% dell’ultimo reddito lordo, per cui in media ammonta a 25.000 lei (5.000 euro). Di questa somma, solo 6.000 lei provengono dai contributi. Le proposte dell’Esecutivo sono contestate da giudici e dai procuratori.

 

GRECO – La Romania ha attuato o affrontato in modo soddisfacente solo due delle 26 raccomandazioni formulate nel rapporto relativo al quinto ciclo di valutazione sulla prevenzione della corruzione e promozione dell’integrità. La conclusione appartiene al GRECO, organismo del Consiglio d’Europa, nell’ultimo rapporto di conformità sulla Romania. Il Gruppo di Stati impegnati contro la corruzione sollecita alle autorità romene di presentare ulteriori informazioni sull’attuazione delle raccomandazioni rimaste in sospeso entro il 31 dicembre 2026.

 

Moldova – Evghenia Guțul, governatrice dell’unità territoriale autonoma della Gagauzia, nella Repubblica di Moldova, è stata condannata a una pena di sette anni di reclusione dal Tribunale di Chisinau in un caso riguardante il finanziamento illegale dell’ex partito “Shor”. Secondo l’agenzia  stampa MOLDPRES, nello stesso caso, un ex segretario dell’Ufficio Centrale dello stesso partito è stato condannato a sei anni di carcere. Guțul, che ha fortemente criticato l’attuale governo filoeuropeo della Moldova e che si è occasionalmente recata a Mosca per incontri con alti esponenti, ha negato qualsiasi accusa, osserva la Reuters, ricordando che è stata inclusa nelle liste delle sanzioni dell’UE e degli Stati Uniti per l’accusa di destabilizzazione della Moldova. Evghenia Guțul e Svetlana Popan sono state accusate di aver consapevolmente accettato finanziamenti illegali verso un partito politico da parte di un ragruppamento criminale organizzato, reato commesso in modo continuativo. Stando agli inquirenti Guțul ha sistematicamente inviato fondi non dichiarati dal 2019 al 2022 destinati al finanziamento del partito filo-russo Shor, ora vietato. La formazione è stata fondata da Ilan Shor, un uomo d’affari filo-russo in esilio condannato per frode in Moldova. La decisione del Tribunale può essere contestata.

 

Summer Well Festival – La Tenuta Ştirbey di Buftea (vicino a Bucarest) diventa, tra l’8 e il 10 agosto, l’epicentro della cultura musicale e visiva in Romania, con l’inizio della 14a edizione del Summer Well Festival. Con una line-up eclettica, tre palchi distinti  nonchè numerose aree dedicate al relax, all’arte, alla gastronomia e all’intrattenimento, il Summer Well continua a ridefinire, ogni anno, l’esperienza del festival . Sul palco principale, l’Orange Main Stage, si esibiranno artisti internazionali di fama mondiale come Snow Patrol, Empire of the Sun, Son Mieux, Saint Levant o Palaye Royale.

 

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