15.06.2025
Disavanzo: le autorità di Bucarest devono presentare alla Commissione Europea un piano concreto per ridurre il deficit di bilancio entro il 20 giugno/ MO: il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest raccomanda ai connazionali che si trovano in Israele o Iran di annunciare la loro presenza presso le rappresentanze diplomatiche romene nei due paesi
15.06.2025, 16:47
Politica – In Romania, la prossima settimana si preannuncia come una decisiva in termini politici ed economici. Il 20 giugno, scadenza dell’attuale governo ad interim, le autorità di Bucarest dovranno presentare alla Commissione Europea un piano concreto per la riduzione del deficit. In questo contesto, i negoziati per la formazione di un nuovo governo sono in stallo, mentre i quattro partiti pro-occidentali che potrebbero formare l’esecutivo – PSD, PNL, UDMR e USR – non hanno ancora concordato sulla nomina del futuro primo ministro, ma soprattutto sulle riforme fiscali. Il nome del futuro premier potrebbe essere reso noto la prossima settimana, la Romania avendo urgente bisogno di una persona autorevole in grado di adottare le impopolari ma necessarie misure di correzione del deficit. Lo ha dichiarato il leader del PNL, Ilie Bolojan, richiamando l’attenzione sul fatto che la situazione finanziaria del paese è molto difficile e che il deficit di bilancio ha raggiunto lo scorso anno il livello più alto, pari al 9,3% del PIL. A suo avviso, nessun governo potrà evitare la crescita delle tasse. Anche il PSD ritiene che sia necessario più che mai che le parti coinvolte nei negoziati abbandonino gli approcci conflittuali e adottino un atteggiamento costruttivo per la stesura del pacchetto di misure fiscali. Dal canto suo, il leader dell’USR, Dominic Fritz, ha affermato che tutti i partiti pro-europei devono accettare l’idea che lo stato romeno ha bisogno di una dieta e quindi ridurre drasticamente le spese. Nuovi negoziati sono previsti all’inizio della prossima settimana tra i leader dei partiti politici e il presidente Nicuşor Dan.
Sindacati – Il Ministero dell’Istruzione di Bucarest ha convocato per martedì discussioni con i rappresentanti dei sindacati dell’istruzione. Insoddisfatti delle misure che saranno adottate nel settore dell’istruzione per ridurre il deficit di bilancio, i dipendenti hanno annunciato uno sciopero alla giapponese per mercoledì 18 giugno. D’atra parte, domani, i rappresentanti delle principali organizzazioni sindacali sono attesi alla sede della presidenza per colloqui con il capo dello stato, Nicuşor Dan.
MO – Il Ministero degli Affari Esteri romeno esprime preoccupazione per l’escalation della situazione di sicurezza nel Medio Oriente, auspicando azioni diplomatiche volte all’individuazione di una soluzione negoziata verificabile in merito al programma nucleare iraniano. La diplomazia di Bucarest ribadisce “il diritto di Israele a difendersi, nonchè di proteggere il suo popolo”, ritenendo che “la sicurezza regionale richiede un impegno diplomatico attivo”. La Romania continuerà a collaborare con i suoi partner e alleati per contribuire al raggiungimento di una stabilità regionale sostenibile. In tutta la zona interessata, ci stiamo impegnando per garantire la sicurezza di tutti i cittadini romeni”, ha precisato il Ministero degli Affari Esteri.
MO – Il Ministero degli Affari Esteri romeno raccomanda ai connazionali che si trovano in Israele o Iran di annunciare la loro presenza presso le rappresentanze diplomatiche romene dei due paesi. D’altra parte, viene raccomandato a tutti i romeni di seguire e rispettare rigorosamente le istruzioni delle autorità locali, nonchè di mantenere i contatti con i rappresentanti delle compagnie aeree per informazioni aggiornate sulla situazione dei voli. L’esercito israeliano ha lanciato venerdì un’operazione militare senza precedenti contro l’Iran, prendendo di mira centinaia di siti militari e nucleari iraniani, con l’obiettivo dichiarato di impedire alla Repubblica Islamica di ottenere la bomba atomica. Da allora, i due paesi si sono bombardati a vicenda, provocando numerose vittime da entrambe le parti. “Israele continuerà gli attacchi contro l’Iran, poiché ci sono ancora obiettivi importanti da raggiungere”, ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar. Dal canto suo, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha dichiarato che “gli Stati Uniti devono condannare gli attacchi israeliani contro gli impianti nucleari iraniani se vogliono dimostrare la loro buona fede”. Da Washington, Donald Trump ha avvertito l’Iran che l’esercito americano reagirà con “tutta la sua forza” nel caso di attacchi contro gli Stati Uniti, ribadendo che Washington “non ha nulla a che fare” con gli attacchi israeliani contro Teheran, informa l’AFP. Germania, Francia e Gran Bretagna sono pronte ad avviare immediatamente colloqui con l’Iran sul programma nucleare di Teheran, nel tentativo di disinnescare la situazione nel Medio Oriente, ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, citato da Reuters.