15.09.2025 (aggiornamento)
OCSE: il segretario generale Mathias Cormann in visita in Romania / Istruzione: bocciata la mozione semplice contro il ministro Daniel David / Proteste: migliaia di dipendenti della pubblica amministrazione in piazza a Bucarest contro i tagli del personale
Newsroom, 15.09.2025, 18:46
OCSE – Il Segretario Generale dell’OCSE, Mathias Cormann, si trova oggi in Romania, dove ha già incontrato il Presidente Nicuşor Dan e il Primo Ministro Ilie Bolojan. La visita dell’esponente straniero rientra nel processo di adesione della Romania all’Organizzazione dei Paesi Sviluppati, una priorità strategica, come previsto dal programma governativo. La Romania ha avviato, a giugno 2022, i negoziati di adesione all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, che prevedono l’allineamento ai più elevati standard in termini di politiche economiche, fiscali, di trasparenza decisionale e settoriali. In una precedente dichiarazione, il Primo Ministro ha ricordato che l’adesione non è solo un obiettivo di politica estera, ma anche una reale opportunità di riforme, basate sulle migliori pratiche e sugli standard internazionali. E i rapporti preparati dall’OCSE non rappresentano solo un’analisi approfondita delle politiche pubbliche della Romania nei settori in cui il Paese viene valutato, ma offrono anche soluzioni concrete per migliorarle. Attualmente, l’OCSE conta 38 Stati membri, tra cui le principali economie mondiali.
Istruzione – La mozione semplice contro il ministro dell’Istruzione, Daniel David, è stata bocciata oggi dalla sessione plenaria del Senato a Bucarest. “La Romania sta affrontando una crisi senza precedenti nel campo dell’istruzione e, sotto la guida del Ministro Daniel David, il sistema educativo nazionale è stato sottoposto a brutali misure di austerità, applicate attraverso menzogne, manipolazioni e disprezzo per le reali esigenze di studenti, genitori e insegnanti”, si legge nella mozione firmata da 38 senatori dell’opposizione. I promotori hanno sottolineato che la motivazione invocata per le misure adottate – la riduzione del deficit – porta, secondo il Consiglio di Bilancio, a un risparmio di appena lo 0,02% del PIL. Il Primo Ministro Ilie Bolojan ha dichiarato, durante il dibattito sulla mozione, che le decisioni relative al pacchetto di riforme non spettano necessariamente al Ministero dell’Istruzione, ma alla coalizione, che ha tenuto conto della reale situazione in Romania. A sua volta, il ministro dell’Istruzione ha dichiarato che nessun dirigente scolastico ha perso il suo incarico a seguito delle misure di bilancio adottate dal Governo. Gli insegnanti sono insoddisfatti dell’aumento dell’orario di lezioni, della riduzione delle tariffe orarie, dell’accorpamento di alcune unità educative e dell’aumento del numero massimo di studenti per classe. Dopo le proteste organizzate dalle federazioni sindacali dell’istruzione durante le vacanze estive, l’8 settembre – il primo giorno dell’anno scolastico – è stato segnato da una manifestazione di protesta e da una marcia degli insegnanti.
Proteste – Diverse migliaia di dipendenti della pubblica amministrazione hannio protestato oggi a Bucarest contro le misure di riduzione del personale annunciate dall’Esecutivo. Loro ritengono che la decisione unilaterale presa dal Governo stia generando blocchi nel settore pubblico e chiedono la ripresa dei negoziati tra le autorità e i sindacati. In caso contrario, i sindacalisti minacciano di scendere in sciopero. Alla manifestazione hanno partecipato anche dipendenti dell’apparato governativo, che hanno interrotto il lavoro e hanno lanciato una protesta spontanea. Sempre oggi, il Primo Ministro Ilie Bolojan ha tenuto consultazioni con i rappresentanti sindacali sul tema della riforma della pubblica amministrazione e sulle loro richieste, insistendo sulla necessità di una corretta pianificazione del personale dell’amministrazione e di una gestione responsabile delle risorse pubbliche. I rappresentanti sindacali hanno espresso la loro apertura alla riforma, ma hanno chiesto il proseguimento delle discussioni e un percorso legislativo chiaro, affermando di essere disposti a rinviare qualsiasi azione di protesta, a condizione che si instauri un dialogo costruttivo.
Droni russi su Romania – L’incursione della Russia nello spazio aereo romeno rappresenta l’ennesima flagrante violazione della sovranità dell’Unione Europea e una grave minaccia alla sicurezza regionale, secondo i messaggi inviati dai funzionari di Bruxelles dopo l’incidente di sabato. Un drone utilizzato dalla Federazione Russa è entrato nello spazio aereo romeno, sorvolandolo per 50 minuti prima di entrare in Ucraina. Secondo un comunicato del Ministero della Difesa, due F-16 dell’Aeronautica Militare romena hanno intercettato il drone e hanno ricevuto l’autorizzazione ad abbatterlo, ma i piloti hanno deciso di non aprire il fuoco a causa dei rischi collaterali. A Bucarest, l’ambasciatore della Federazione Russa in Romania è stato convocato al Ministero degli Esteri per esprimere “una ferma protesta contro un atto inaccettabile e irresponsabile, che rappresenta una violazione della sovranità della Romania”.
Esercitazione – Militari di dieci paesi NATO, tra cui la Romania, parteciperanno, tra il 20 ottobre e il 13 novembre 2025, all’esercitazione multinazionale DACIAN FALL 2025, che si terrà nei poligoni di Romania e Bulgaria, per rafforzare l’integrazione operativa e la posizione di deterrenza sul fianco orientale dell’Alleanza. L’esercitazione coinvolge oltre 5.000 militari con 1.200 equipaggiamenti tecnici provenienti da dieci paesi alleati: Belgio, Bulgaria, Francia, Italia, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Polonia, Portogallo, Romania e Spagna.
Schengen – A partire dal 12 ottobre, la Romania, insieme agli altri Stati membri dell’UE, renderà operativo il Sistema di Ingresso/Uscita (EES), uno strumento moderno di controllo alle frontiere esterne dell’area Schengen, informa un comunicato stampa dell’Ispettorato Generale della Polizia di Frontiera (IGPF) pubblicato lunedì. L’EES è un sistema elettronico che registra la data e il luogo di ingresso e di uscita dei cittadini di paesi terzi ammessi per soggiorni di breve durata, inclusi i cittadini della Repubblica di Moldova, nonché i loro dati alfanumerici e biometrici (immagine del volto e quattro impronte digitali), e calcola la durata del loro soggiorno autorizzato. Il sistema non limita i diritti di viaggio esistenti, ma offre un meccanismo di verifica più rapido e sicuro, sostituendo gradualmente la timbratura dei documenti di viaggio. La Romania utilizzerà il sistema graduale, inizialmente presso punti di attraversamento selezionati, per poi estenderlo gradualmente fino alla piena attuazione all’intera frontiera esterna, entro un periodo massimo di 170 giorni di calendario.
Debito pubblico – Moody’s ha confermato il rating del debito pubblico della Romania a BAA3 per il debito a lungo termine e P-3 per il debito a breve termine, nonché l’outlook negativo. Il Ministro delle Finanze Alexandru Nazare ha affermato che la conferma del rating sottolinea che la Romania è sulla buona strada per il consolidamento fiscale. Le misure adottate a luglio e settembre dal Governo per ridurre il deficit di bilancio hanno migliorato significativamente le prospettive di bilancio della Romania. Secondo Moody’s, l’outlook potrebbe essere alzato da negativo a stabile se l’onere del debito pubblico e gli indicatori di sostenibilità del debito evolveranno in linea o in modo più favorevole rispetto alle attuali stime dell’agenzia.
Festival Poesia – Poeti provenienti da oltre 30 paesi partecipano, da lunedì a domenica, alla 15a edizione del Festival Internazionale di Poesia di Bucarest. Sono in programma più di 60 eventi, ma ci saranno anche oltre 220 letture pubbliche, supportate da nomi importanti della scena poetica internazionale provenienti da oltre 30 paesi, accanto ad autori romeni come Ana Blandiana, Dinu Flămând, Magda Cârneci, Octavian Soviany. Un elemento speciale dell’edizione 2025 saranno le serate di poesia tematiche, dedicate alle letterature nazionali e alle comunità poetiche contemporanee, organizzate in collaborazione con ambasciate e istituti culturali della capitale.
Mondiali di ginnastica artistica – L’atleta romena Sabrina Maneca Voinea ha vinto la medaglia d’oro nella finale del corpo libero domenica sera ai Mondiali di ginnastica artistica di Parigi. Sabrina Maneca Voinea, che aveva ottenuto anche il punteggio più alto nelle qualificazioni, 13.633, ha vinto con 13.800 punti. La medaglia d’argento è andata alla russa Angelina Melnikova, con 13.400 punti, mentre la medaglia di bronzo è stata vinta dalla finlandese Kaia Tanskanen, con 13.366 punti.