17.07.2025 (aggiornamento)
Romania-Germania: visita ufficiale del presidente Nicuşor Dan / Legge contrasto antisemitismo: CCR respinge come infondata notifica del presidente romeno Nicuşor Dan / Auto usate: riparte programma rottamazione in Romania
Newsroom, 17.07.2025, 19:38
Romania-Germania – Il presidente romeno Nicuşor Dan si recherà venerdì in visita ufficiale in Germania, dove avrà colloqui ufficiali con il suo omologo Frank-Walter Steinmeier e il cancelliere Federale Friedrich Merz. L’agenda della visita include anche la partecipazione a un incontro con imprenditori tedeschi e un incontro con rappresentanti della comunità romena, secondo quanto riportato in un comunicato stampa dell’Amministrazione Presidenziale. La visita si svolge su invito del presidente Frank-Walter Steinmeier, nell’ambito dell’approfondimento del dialogo al vertice tra Romania e Germania, e riflette le “eccellenti” relazioni strategiche tra i due Paesi. I colloqui si concentreranno sullo sviluppo della collaborazione in settori di interesse, con particolare attenzione a progetti di cooperazione economica e investimenti in settori quali la difesa, l’energia, l’automotive e l’industria, ma anche su uno stretto coordinamento per quanto riguarda gli affari europei e nei settori della sicurezza e della difesa.
Legge su contrasto antisemitismo – La Corte Costituzionale romena ha respinto oggi come infondata la notifica del presidente romeno Nicuşor Dan in relazione alla legge sulle misure per combattere l’antisemitismo e la xenofobia, nonché sul divieto di organizzazioni, simboli e fatti di natura fascista, legionaria, razzista o xenofoba. Il presidente ritiene che, attraverso le modalità di adozione e attraverso il suo contenuto, la legge violi alcune norme e principi costituzionali. Il capo dello stato, tra l’altro, rileva la scarsa chiarezza della nozione di legionario e fascista. La Corte ha ritenuto che “la legge sottoposta al controllo costituzionale è chiara, precisa e prevedibile facendo riferimento al suo contenuto, che mette in relazione all’oggetto e allo scopo legittimo della legge, quello di tutelare con mezzi penali i più importanti valori sociali di una società democratica, fondata sulla necessità di assicurare la dignità dell’essere umano e il pieno rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali”. La legge è stata deferita alla Corte Costituzionale anche dai deputati dell’opposizione, ma l’obiezione è stata respinta la settimana scorsa.
Programma di rottamazione – Le autorità di Bucarest hanno analizzato e rivisto il programma che incoraggia i romeni a rinunciare alle loro vecchie auto. Il ministro dell’Ambiente ha annunciato ufficialmente che il programma di rottamazione Rabla per i privati sarà rilanciato, ma con un budget ridotto, di soli 200 milioni di lei (circa 40 milioni di euro). Diana Buzoianu ha spiegato che è necessario rilanciare il programma perché gli investimenti sono stati fatti, le persone hanno già dato un anticipo e bisogna tener conto anche dell’impatto sull’economia. Per il futuro, però, è necessario ripensare questa formula, non solo per l’assegnazione dei voucher, ha affermato Diana Buzoianu. Il ministro ha anche affermato che la visione principale deve concentrarsi sulla riduzione delle emissioni inquinanti. Il programma Rabla, avviato nel 2005, ha un ruolo essenziale nell’acquisto di auto elettriche, la maggior parte delle quali vengono acquistate in questo modo.
Romania – Moldova – La Romania e la Repubblica di Moldova hanno firmato a Chisinau la Dichiarazione sulla cooperazione bilaterale nel campo dei programmi gestiti centralmente dalla Commissione Europea, un documento di importanza strategica per il percorso europeo dell’ex repubblica sovietica, a maggioranza romenofona. Il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei della Romania, Dragoș Pîslaru, ha sottolineato in questa occasione che la partecipazione di Chisinău ai programmi europei creerà nuovi ponti di collaborazione, anche per l’ambiente imprenditoriale, le comunità locali e il settore pubblico. “Questa collaborazione significa sviluppo reale per i cittadini: progetti infrastrutturali, digitalizzazione, istruzione, ambiente e innovazione. Vogliamo che la Moldova sia preparata e competitiva nel nuovo contesto europeo”, ha sottolineato Dragoş Pîslaru. “La Romania è già il nostro principale partner sulla strada europea, e questa collaborazione nel campo dei programmi europei trasformerà le opportunità in risultati. Lavoreremo insieme affinché la Moldova diventi parte attiva di questo spazio comune di sviluppo, stabilità e prosperità”, ha dichiarato, da parte sua, il vice primo ministro Vladimir Bolea, ministro delle Infrastrutture e dello Sviluppo regionale, valutando che la firma di questa Dichiarazione rappresenta non solo un rafforzamento delle relazioni strategiche con la Romania, ma anche un passo essenziale verso l’integrazione della Repubblica di Moldova nell’UE.
Bilancio Ue – Il Parlamento europeo è insoddisfatto del progetto di bilancio pluriennale dell’UE per il periodo 2028-2034, proposto mercoledì dalla Commissione Europea. L’Esecutivo dell’UE ha avanzato un progetto da 2mila miliardi di euro, che a suo dire è più adattabile alle diverse esigenze degli Stati membri. I deputati criticano, tuttavia, il raggruppamento sotto la stessa programmazione finanziaria di alcuni settori chiave, come l’agricoltura, la coesione, la difesa, le politiche sociali o l’immigrazione, con la condizione per gli stati membri di attuare riforme per poter attrarre questi fondi. Gli eurodeputati sono inoltre insoddisfatti del fatto che i governi nazionali potrebbero essere lasciati a dividere a loro piacimento le somme ricevute, il che rischia di mettere in difficoltà le politiche comuni europee. Il capo negoziatore per conto del Parlamento europeo nei rapporti con la Commissione e il Consiglio, l’eurodeputato romeno Siegfried Mureşan, chiede un bilancio settennale in cui la politica agricola comune e la politica di coesione siano chiaramente definite, con bilanci prevedibili, proprio come adesso. Egli ha ammonito che se il progetto non sarà adeguato ai requisiti, l’Europarlamento non lo voterà.
Corruzione – L’ex ministra romeno del Turismo, Elena Udrea, condannata a 6 anni di carcere nel cosiddetto fascicolo “Gala Bute” per corruzione e abuso d’ufficio, è stata rilasciata con riserva, ha deciso in via definitiva il tribunale di Prahova (sud). Udrea ha scontato 3 anni e 10 mesi di detenzione nel penitenziario di Târgşor dove è stata incarcerata nel giugno 2022, dopo essere stata estradata dalla Bulgaria. Nel dossier Gala Bute, Elena Udrea è accusata di aver coordinato un sistema attraverso il quale persone a lei vicine ricevevano, a sua conoscenza, somme di denaro da rappresentanti di alcune aziende affinchè fosse garantito a questi ultimi il puntuale pagamento dei lavori finanziati dal Ministero del Turismo, da lei diretto. Gli inquirenti hanno dimostrato che le somme ottenute sono entrate nel patrimonio di Elena Udrea, dell’Organizzazione di Bucarest del PDL e dell’ex capo della Federazione romena di pugilato, Rudel Obreja. I danni addebitati a Elena Udrea sono stati stimati a 3 milioni di euro.