19.08.2025
Ucraina: il Presidente romeno Nicuşor Dan partecipa alla videoconferenza dei membri UE/Proteste: i sindacati dell'istruzione continuano le manifestazioni di protesta contro le nuove misure annunciate dal governo Bolojan
19.08.2025, 16:54
UE Ucraina – Il Presidente romeno Nicuşor Dan partecipa alla videoconferenza dei membri dell’UE dedicata agli ultimi sviluppi riguardanti l’Ucraina, convocata dal Presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. “Insieme agli Stati Uniti, l’UE continuerà a lavorare per una pace duratura che protegga gli interessi vitali di sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa”, ha sottolineato Costa nel messaggio di convocazione della riunione. In precedenza, la Coalizione dei Volenterosi ha riconfermato il suo sostegno all’Ucraina, durante una videoconferenza alla quale hanno partecipato i leader dei paesi alleati. D’altra parte, leader di Canada, Giappone, Turchia, Nuova Zelanda e dei Paesi europei hanno valutato i risultati dell’incontro in Alaska in modo molto realistico, confermando la necessità di continuare a sostenere l’Ucraina nella guerra con la Russia, ha scritto il Primo Ministro polacco Donald Tusk sui social al termine della videoconferenza.
OCSE – La Romania ha chiuso 14 capitoli su 25 nel processo di adesione all’OCSE, il ddl sul pagamento delle pensioni private essendo una raccomandazione prioritaria dell’Organizzazione. Lo ha affermato il Segretario di Stato nel Ministero degli Affari Esteri, Luca Niculescu, partecipando a un dibattito pubblico sulla normativa, organizzato dal Ministero del Lavoro. Niculescu, in qualità di coordinatore del processo di adesione della Romania all’OCSE, ha sottolineato che l’affiliazione è prevista per il 2026, il che significa che tutte le discussioni tecniche dovrebbero concludersi entro l’inizio del prossimo anno. “Il processo di adesione della Romania all’OCSE, che dopo l’adesione alla NATO e all’Unione Europea rappresenta il progetto più importante della Romania del prossimo periodo, porterà maggiore prosperità, più investimenti, creerà istituzioni più solide e credibili, conferirà una dimensione più ampia e maggiore alla Romania sulla mappa economica internazionale, significherà maggiore influenza per la Romania nel mondo”, ha sottolineato Luca Niculescu.
Ucraina – Gli alleati occidentali di Kiev formalizzeranno le garanzie di sicurezza per l’Ucraina “entro dieci giorni” per prevenire qualsiasi nuovo attacco russo, in caso di accordo di pace con Mosca. Lo ha dichiarato, a Washington, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al termine dei negoziati avuti alla Casa Bianca con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e con i leader europei, informa la FP. È importante che gli Stati Uniti inviino un segnale chiaro che saranno tra i Paesi che assisteranno, coordineranno e parteciperanno alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, ha sottolineato Zelensky. Il Segretario generale della NATO Mark Rutte ha affermato che sul tavolo non si trova l’adesione dell’Ucraina alla NATO, ma le garanzie di sicurezza tipo Articolo 5 del trattato istitutivo dell’Alleanza, che sancisce il principio della difesa collettiva. D’altra parte, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin ha accettato, durante una conversazione telefonica con la sua controparte americana, di incontrare il leader ucraino Volodymyr Zelensky nelle prossime due settimane, informa la FP. Merz ha sottolineato che l’Ucraina non dovrebbe essere sottoposta a pressioni per cedere i suoi territori. Dal canto suo, il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto un inasprimento delle sanzioni contro la Russia in caso di fallimento dei colloqui sull’Ucraina. Dopo il vertice di venerdì con Putin, il presidente Trump ha incontrato ieri alla Casa Bianca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nonchè alcuni dei leader più importanti della NATO e dell’Europa. Trump ha descritto gli incontri come molto positivi e ha precisato di aver contattato Putin per iniziare i preparativi per un pssibile incontro tra i presidenti russo e ucraino prima di una trilaterale alla quale parteciperebbe anche il leader alla Casa Bianca.
Misure – I sindacati dell’istruzione hanno continuato le manifestazioni di protesta organizzate davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione, contro le nuove misure annunciate dal governo Bolojan. I sindacalisti sono insoddisfatti dell’aumento della norma di insegnamento settimanale, dell’aumento del numero di studenti per classe, della modifica della tariffa oraria nonchè del livello di finanziamento del sistema educativo. I sindacati sono entrati nella quarta settimana di proteste e annunciano la continuazione delle azioni, anche dopo l’8 settembre, data di inizio del nuovo anno scolastico in Romania. Ieri, il Primo Ministro ha discusso con i rappresentanti dell’Associazione dei Comuni della Romania, insoddisfatti delle disposizioni dell’ordinanza d’urgenza che prevede la sospensione dei finanziamenti previsti nel programma “Anghel Saligny” e finanziati attraverso il PNRR per i progetti che hanno un basso livello di completamento o che non sono ancora stati avviati. Il governo intende adottare questa settimana un’ordinanza d’urgenza che regola la situazione dei progetti di investimento finanziati attraverso il PNRR “. Sempre ieri, Bolojan ha incontrato anche i rappresentanti delle associazioni dei magistrati per discussioni relative alla riforma pensionistica nel settore.
Deficit – Il Ministero delle Finanze romeno ha preso in prestito 900 milioni di lei (quasi 180 milioni di euro) dal mercato bancario con un tasso di interesse medio del 7,48% attraverso due emissioni obbligazionarie. Secondo la Banca Centrale, sono previste altre due aste, attraverso le quali lo Stato intende ottenere 135 milioni di lei. Ad agosto, i prestiti previsti dal Ministero delle Finanze ammontano a 6,61 miliardi di lei (oltre 1,3 miliardi di euro), un valore leggermente superiore alle previsioni di luglio. I soldi sono destinati al rifinanziamento del debito pubblico nonchè al finanziamento del deficit di bilancio.