20.05.2025
Economia: Romania, Banca Centrale rivede al rialzo dal 3,8% al 4,6% previsioni inflazione per fine 2025/Politica: dimissioni dell’ex primo ministro Marcel Ciolacu dalla carica di presidente del PSD, principale partito della coalizione di governo in Romania/ Romania-Israele: seduta solenne del Parlamento di Bucarest per celebrare la Giornata della solidarietà e dell'amicizia tra i due paesi

Newsroom, 20.05.2025, 16:54
Inflazione – La Banca Nazionale della Romania ha rivisto al rialzo, dal 3,8% al 4,6%, la previsione relativa al tasso d’inflazione per la fine del 2025, anticipando un valore del 3,4% per la fine del 2026, rispetto al 3,1% precedentemente stimato. Secondo il governatore della Banca Centrale, Mugur Isărescu, l’istituzione finanziaria collaborerà con il nuovo governo per individuare le migliori soluzioni per ridurre l’inflazione, sulla base di una diminuzione sostenibile e graduale del deficit pubblico, per evitare una recessione economica. D’altra parte, i dati pubblicati da Eurostat rilevano che il tasso d’inflazione annuale nell’UE ha continuato a diminuire ad aprile, calando dal 2,5% rilevato a marzo al 2,4%. La Romania resta il paese con l’inflazione più elevata, con un aumento annuo dei prezzi pari al 4,9%. Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, ad aprile gli aumenti più elevati sono stati rilevati nel settore dei servizi, con un incremento pari a quasi il 7%.
Politica – L’ex primo ministro Marcel Ciolacu si è dimesso dalla carica di presidente del Partito Socialdemocratico (PSD), la principale formazione della coalizione di governo in Romania. La decisione è stata presa durante una riunione del Consiglio Politico Nazionale, riunito per condurre un’analisi approfondita della situazione politica dopo le elezioni presidenziali, nonchè per determinare i prossimi passi da compiere. Sono valutate due opzioni: restare al governo accanto alle forze filo-europee oppure entrare all’opposizione. Alcuni socialdemocratici ritengono la necessità di una ricostruzione del partito, per riconquistare il proprio elettorato e per preparare le prossime elezioni. Di conseguneza, è necessaria una riforma profonda che contempla, tra le possibili soluzioni , la possibilità di andare all’opposizione sostenendo un governo di minoranza nel Parlamento, con negoziati specifici per l’adozione delle bozze legislative. Alle elezioni presidenziali dello scorso novembre, annullate dalla Corte Costituzionale, Marcel Ciolacu non è riuscito a superare il primo turno, mentre alle elezioni di questo mese, Crin Antonescu, rappresentante della coalizione di governo PSD-PNL-UDMR, non si è qualificato per la finale presidenziale. Come conseguenza, Marcel Ciolacu ha rassegnato le dimmissioni dalla direzione esecutiva. Il presidente ad interim del PSD fino all’organizzazione di un nuovo congresso sarà il ministro dei Trasporti, Sorin Grindeanu, primo vicepresidente del PSD.
Elezioni – In Romania, l’Ufficio Elettorale Centrale presenta alla Corte Costituzionale il verbale con i risultati del secondo turno delle elezioni presidenziali di domenica, per la convalida del voto. La prossima seduta della Corte è prevista per giovedì e molto probabilmente lunedì prossimo il presidente eletto, Nicuşor Dan, presterà giuramento davanti al Parlamento. Dan ha affermato che vorrebbe un governo composto esclusivamente da partiti filoeuropei e ha affermato che si aspetta che il PSD chiarisca la sua posizione in merito all’ingresso nel governo.
Romania-Israele – “La Romania è stata e rimane una sostenitrice attiva della pace nella regione, condannando fermamente l’antisemitismo, il terrorismo e ogni forma di violenza estrema”. Così il presidente ad interim del Senato, Mircea Abrudean, in una seduta solenne del Parlamento che ha celebrato la Giornata della solidarietà e dell’amicizia tra la Romania e lo Stato di Israele. Secondo Abrudean, Israele è “l’alleato più stretto della Romania nel Medio Oriente e un partner affidabile a livello mondiale”. Dal canto suo, il presidente della Federazione delle comunità ebraiche di Romania, il deputato Silviu Vexler, ha definito la seduta come un’eccellente opportunità per ribadire e approfondire il forte rapporto di amicizia tra i due paesi. I 77 anni di relazioni diplomatiche ininterrotte dimostrano la solidità dell’amicizia tra Romania e Israele e aprono nuove prospettive per lo sviluppo di una cooperazione più stretta in futuro, secondo il memorandum approvato il 12 maggio dagli Uffici permanenti congiunti delle due camere del Parlamento.
Romania – USA – L’ambasciatrice americana in Romania, Kathleen Kavalec, si ritirerà dall’incarico. Lo ha annunciato l’Ambasciata degli USA a Bucarest in un post su Facebook, precisando che, fino alla nomina di un un nuovo ambasciatore, la signora Kavalec sarà sostituita dal vicecapo della missione, Michael Dickerson. Grazie alla sua approfondita conoscenza della Romania e delle priorità bilaterali, il diplomatico di carriera Michael Dickerson continuerà a promuovere relazioni strette e durature tra i due paesi, precisa l’Ambasciata degli Stati Uniti a Bucarest.
PNRR – Il Parlamento Europeo dovrebbe adottare oggi la relazione con cui la Romania chiede all’Esecutivo di Bruxelles una proroga di 18 mesi per il periodo di attuazione di alcuni progetti previsti nel PNRR. Nel contempo, la relazione chiede un agevolazione della transizione verso altre fonti di finanziamento europee. Lo ha annunciato il vicepresidente del Parlamento Europeo, il socialdemocratico Victor Negrescu, spiegando che le misure rappresentano un passo essenziale affinché Bucarest non perda i fondi europei. La proroga richiesta dalla Romania riguarda progetti già avviati dai quali dipendono importanti investimenti e riforme. Per la proroga del PNRR è necessaria una decisione di tutti gli stati membri dell’Unione Europea.
CAE – I ministri degli Esteri dell’Unione Europea hanno adottato il 17° pacchetto di sanzioni contro la Russia. Lo hanno annunciato il capo della diplomazia europea, Kaja Kallas, e il Consiglio UE. Le misure adottate mirano a impedire alla Russia di accedere a tecnologie militari essenziali, nonchè a limitare le entrate di Mosca, che alimentano la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina, prendendo di mira la sua flotta fantasma di petroliere, i suoi operatori e i principali produttori di petrolio russi. Secondo il Consiglio UE, aggiungendo 75 nuovi nomi (17 individui e 58 entità) all’elenco delle sanzioni, le misure restrittive dell’UE, che puniscono azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità o l’indipendenza dell’Ucraina, vengono applicate nei confronti di 2.400 individui ed entità. La Romania è stata rappresentata all’incontro di Bruxelles dal capo della diplomazia, Emil Hurezeanu.