25.07.2025
Romania-Austria: visita ufficiale del presidente Nicuşor Dan su invito del collega Alexander Van der Bellen / Romania-Usa: il ministro della Difesa, Ionuţ Moşteanu, incontra a Bucarest delegazione del Dipartimento della Difesa
Newsroom, 25.07.2025, 18:08
Romania – Austria – Romania e Austria hanno tutto ciò che serve per costruire un partenariato economico ancora più forte, ha dichiarato oggi il presidente romeno Nicușor Dan. Egli ha tenuto un discorso agli imprenditori riuniti al Summit di Salisburgo 2025. Allo stesso tempo, Nicușor Dan ha sottolineato che gli investimenti provenienti dall’Austria rappresentano il 12% degli investimenti esteri in Romania, per un totale di oltre 10 miliardi di euro, dagli anni ’90. Il presidente ha affermato che i romeni e le aziende romene possono dare un contributo significativo al mercato del lavoro austriaco. Nicușor Dan ha iniziato venerdì una visita ufficiale di due giorni in Austria, su invito del suo omologo Alexander Van der Bellen. Il capo di stato romeno incontrerà anche il cancelliere federale Christian Stocker. Il presidente della Romania è anche ospite d’onore al Festival di Salisburgo, prestigioso evento culturale. I colloqui che il presidente della Romania avrà con gli esponenti austriaci riguarderanno anche questioni relative alla comunità romena in Austria, la cooperazione nel campo degli affari interni, dell’istruzione e della cultura. Si discuterà anche di temi di attualità dell’agenda europea, in particolare le proposte della Commissione Europea sul quadro finanziario pluriennale post-2027, la migrazione e il sostegno al processo di allargamento con i Balcani occidentali, la Repubblica di Moldova e l’Ucraina.
Pacchetto fiscale – Il presidente della Romania, Nicuşor Dan, ha promulgato la legge sulle misure fiscali e di bilancio del primo pacchetto destinato alla riduzione del deficit, sul quale il Governo ha posto la fiducia in Parlamento. Il capo dello stato stima che l’Esecutivo ultimerà il secondo pacchetto di misure all’inizio di agosto. Egli ha affermato che la proposta di riforma delle pensioni dei magistrati sarà analizzata attentamente, al fine di evitare problemi al controllo di costituzionalità, ma anche per ridurre il rischio di un’uscita simultanea dal sistema di un gran numero di professionisti.
Pacchetto fiscale – Oggi i sindacati dell’istruzione romena hanno inviato un memorandum al presidente Nicuşor Dan, in cui gli hanno chiesto di venire in aiuto dell’istruzione romena, in qualità di mediatore tra lo stato e la società, bloccando le “misure anti-istruzione contenute nella Legge su alcune misure fiscali e di bilancio”. L’applicazione della detta legge avrà gravi ripercussioni sia sui dipendenti del settore istruzione, che sugli studenti, affermano i rappresentanti sindacali. A sostegno delle loro affermazioni indicano un rapporto dell’Istituto di Scienze dell’Educazione, secondo cui l’orario di lavoro degli insegnanti in Romania è al livello medio dell’Unione Europea e non dovrebbe essere aumentato, ma anche che un numero aggiuntivo di studenti per classe influirebbe sull’atto didattico e porterebbe a un calo delle performance, inclusivamente nelle valutazioni internazionali. Negli ultimi giorni, i dipendenti di numerosi settori di attività hanno protestato contro le misure di austerità del governo, con i sindacati che hanno ammonito che potrebbero essere spinti a uno sciopero generale a settembre se le soluzioni proposte come alternative ad alcune delle riforme in esame non saranno prese in considerazione. Dopo un primo pacchetto di misure adottato dall’Esecutivo assumendosi la responsabilità, si prevede che un secondo pacchetto sarà annunciato la prossima settimana.
Romania-Usa – Il ministro della Difesa romeno, Ionuţ Moşteanu, ha incontrato venerdì a Bucarest una delegazione del Dipartimento della Difesa Usa. Secondo un comunicato stampa del ministero, sull’agenda ci sono stati temi prioritari riguardanti il Partenariato Strategico Romania-USA, la cooperazione all’interno della NATO e la situazione della sicurezza nella regione del Mar Nero. I colloqui si sono concentrati sul ruolo della Romania come garante della sicurezza sul fianco orientale della NATO, in particolare nell’attuale contesto generato dalla guerra di aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina. È stato evidenziato il contributo attivo di Bucarest al rafforzamento della posizione di deterrenza e difesa alleata, anche con la recente assunzione del comando, per i prossimi sei mesi, della Task Force per le Contromisure alle Mine Navali – MCM Mar Nero. In tale contesto, la parte romena ha ribadito il proprio impegno a continuare a investire nella difesa, anche stanziando il 5% del PIL fino al 2035.
Romania-Germania – La Germania sosterrà la Romania nei suoi sforzi per diventare membro dell’OCSE, in quanto è uno dei Paesi partner più importanti in Europa, ma soprattutto in questa regione, ha dichiarato venerdì a Bucarest il ministro federale dell’Ambiente tedesco, Carsten Schneider, al termine di un incontro bilaterale con la sua omologa rumena, Diana Buzoianu. Allo stesso tempo, Carsten Schneider ha espresso la sua fiducia nel fatto che Romania e Germania continueranno a collaborare proficuamente. A sua volta, Diana Buzoianu ha sottolineato che Romania e Germania vantano 145 anni di partenariato diplomatico fondato su solide fondamenta e che il colloquio bilaterale si è concentrato su come ridurre l’inquinamento nel Delta del Danubio, nonché sulla direttiva sulla qualità dell’aria, che deve essere recepita nella legislazione di ciascuno Stato membro dell’UE.
Rating Paese – L’agenzia di rating finanziario Standard & Poor’s ha confermato il rating della Romania nella categoria raccomandata per gli investimenti, ma anche l’outlook negativo, dopo il primo pacchetto di misure fiscali sul quale ha posto recentemente la fiducia il Governo di Bucarest per ridurre il deficit di bilancio. Il Ministro delle Finanze, Alexandru Nazare, afferma che la valutazione di S&P rappresenta un nuovo segnale di fiducia da parte dei mercati internazionali. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Esecutivo, la Romania ha chiuso lo scorso anno con un deficit di bilancio di 157 miliardi di lei (circa 31 miliardi di euro), ovvero oltre l’8% del Prodotto Interno Lordo, e con un debito pubblico che ha superato i 1.129 miliardi di lei (circa 226 miliardi di euro).
Romania-OCSE – Il ministro degli Esteri romeno Oana Ţoiu ha avuto un colloquio giovedì con il segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, Mathias Cormann, secondo una dichiarazione del Ministero degli Esteri. Il ministro ha ribadito il fermo impegno della Romania a proseguire le riforme interne necessarie per entrare a far parte dell’OCSE nel 2026. Oana Ţoiu e Mathias Cormann hanno anche discusso le priorità dell’organizzazione nell’attuale contesto geopolitico, e il capo della diplomazia romena ha sottolineato l’impegno di Bucarest a sostenere attivamente la cooperazione con i partner della regione, in particolare con la Repubblica di Moldova, l’Ucraina, le economie dei Balcani occidentali e l’area più ampia del Mar Nero. La Romania ha avviato i negoziati di adesione all’OCSE nel 2022, il che richiede l’allineamento ai più elevati standard di politiche economiche e fiscali e di trasparenza decisionale.
Moldova – Uno degli ex politici più ricercati nella Repubblica di Moldova, l’oligarca latitante Vladimir Plahotniuc, accusato di frode, riciclaggio di denaro o appartenenza a un’organizzazione criminale, è stato posto in custodia cautelare dalle autorità greche per 40 giorni. Fermato di recente all’aeroporto di Atene, Plahotniuc era in possesso di documenti d’identità falsi rilasciati in 7 diversi stati: Vanuatu, Iraq, Russia, Repubblica di Moldova, Romania, Ucraina e Bulgaria. Secondo Radio Romania Chisinau, le autorità moldave hanno annunciato di aver già avviato la procedura di estradizione per Plahotniuc nella Repubblica di Moldova, procedura avviata anche da Mosca, che, in questo modo, secondo i procuratori moldavi, gli preparerebbe uno spazio di rifugio.