29.10.2025 (aggiornamento)
Politica: il presidente romeno Nicușor Dan firma decreto di nomina di Oana Gheorghiu nella carica di vicepremier/Proteste: le principali confederazioni sindacali romene, in piazza contro le misure di austerità adottate dal governo/ NATO: gli USA riducono presenza militare sul fianco orientale dell'Alleanza, Romania compresa/ Istruzione: Bucarest chiede a Kiev di tenere in considerazione le sollecitazioni presentate dai rappresentanti della minoranza romena in Ucraina
Newsroom, 29.10.2025, 18:40
Politica – Il presidente romeno, Nicușor Dan, ha firmato il decreto di nomina di Oana Gheorghiu nella carica di vicepremier. Secondo l’Amministrazione Presidenziale, la cerimonia di giuramento si terrà domani mattina. Ieri, il presidente ad interim del PSD, Sorin Grindeanu, aveva sollecitato al primo ministro Ilie Bolojan di ritirare la proposta presentata al presidente Nicușor Dan, per evitare di “compromettere” le relazioni con gli Stati Uniti, dopo che, in precedenza, Oana Gheorghiu aveva criticato duramente l’attuale amministrazione americana in un post sui social. “Nulla di ciò che ho scritto sulla mia pagina Facebook personale prima di assumere l’incarico di vicepremier impegna in alcun modo lo stato romeno o il Governo della Romania”, ha dichiarato Gheorghiu. “Tutti i miei commenti e post rappresentano opinioni personali”, ha aggiunto. Oana Gheorghiu (56 anni) si è laureata in management economico presso l’Accademia di Studi Economici di Bucarest (1994). Negli ultimi anni, è stata coinvolta in progetti infrastrutturali sanitari e in campagne per il miglioramento del sistema sanitario pubblico. La carica di vicepremier era rimasta vacante dopo le dimissioni rassegnate a luglio da Dragoș Anastasiu, accusato di aver pagato tangenti a un dipendente dell’Agenzia delle Entrate per otto anni.
Proteste – Le principali confederazioni sindacali romene hanno protestato oggi contro le misure di austerità adottate dal governo. I sindacalisti chiedono l’aumento del salario minimo e delle pensioni, una tassazione equa, la tutela dei posti di lavoro, nonchè la cessazione delle misure fiscali applicate solo alle persone vulnerabili. Il presidente della Confederazione sindacale Cartel Alfa, Bogdan Hossu, ha affermato che il deficit eccessivo non è colpa dei cittadini, ma dei governi, precisando che gli ultimi devono comprendere che sono necessarie misure concrete, eque e immediate per proteggere i lavoratori.Sempre oggi, presso la sede del governo, si è svolta una riunione del Consiglio Nazionale Tripartito per il Dialogo Sociale, alla quale hanno partecipato rappresentanti dei sindacati, delle associazioni dei datori di lavoro e dell’esecutivo. Dopo le discussioni, il governo ha annunciato che molto probabilmente il salario minimo lordo garantito rimarrà al livello di quest’anno anche nel 2026 e che le consultazioni proseguiranno il mese prossimo. Il Primo Ministro Ilie Bolojan ha spiegato di capirte che le persone con stipendi bassi sono le più colpite dall’aumento del costo della vita, ma, allo stesso tempo, un possibile aumento del salario minimo genererebbe aumenti a cascata per molti stipendi.
Militari americani – La sicurezza della Romania e del fianco orientale della NATO non sarà compromessa in alcun modo, mentre il partenariato strategico tra la Romania e gli Stati Uniti rimane negli stessi parametri. Lo ha assicurato il presidente Nicușor Dan, spiegando che la deterrenza delle minacce sul fianco orientale dell’Alleanza è compensata dal costante apporto di equipaggiamento militare, nonchè dall’aumento della presenza di forze europee, in pieno accordo con il partner americano. Le dichiarazioni fanno seguito alle informazioni secondo cui gli Stati Uniti ridurranno la loro presenza militare in diversi paesi, tra cui la Romania, decisione presa nel contesto in cui Washington sta stanziando risorse aggiuntive per la regione Asia-Pacifico. L’esercito degli Stati Uniti ha dichiarato che la decisione di non sostituire le truppe americane di stanza in Romania non rappresenta un ritiro degli Stati Uniti dall’Europa, informa la Reuters. Dal canto suo, l’ambasciatore statunitense presso la NATO, Matthew Whitaker, ha dichiarato che gli Stati Uniti rimangono impegnati nei confronti della Romania. Sempre oggi, il ministro della Difesa romeno, Ionuț Moșteanu, ha annunciato che le truppe americane restano allo stesso numero nelle basi di Deveselu (sud) e Câmpia Turzii (centro), l’unica modifica essendo apportata alla base di Mihail Kogălniceanu (sud-est), dove non sarà più dispiegata una brigata a rotazione. La presenza americana in Romania ammonta attualmente a circa 2.000 soldati.
Minoranza romena in Ucraina – Il ministro dell’Istruzione romeno, Daniel David, ha inviato una lettera al suo omologo ucraino, nella quale afferma di “insistere” sull’importanza delle legittime sollecitazioni dei rappresentanti della minoranza romena, nonché sulla necessità del rispetto del diritto delle persone appartenenti alla minoranza romena all’istruzione nella propria lingua madre, in conformità con gli impegni internazionali assunti dall’Ucraina. La reazione si verifica in seguito alle recenti informazioni pubblicate sui media in merito all’attuazione di misure di riforma nel campo dell’istruzione in Ucraina, a livello di scuole superiori, con impatto sull’insegnamento in lingua romena nella regione di Cernăuţi. Numerose scuole superiori con insegnamento in lingua romena in Ucraina dovrebbero scomparire a partire dal 1° settembre 2027, in seguito alla riorganizzazione del sistema educativo, ha dichiarato ai media di Bucarest la segretaria responsabile dell’Unione Interregionale della Comunità Romena in Ucraina, Aurica Bojescu. In precedenza, il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest (MAE) aveva comunicato all’Ucraina di sostenere l’accesso alla lingua romena anche fuori dai confini della Romania. La lista orientativa delle scuole superiori della regione di Cernăuţi non riflette le richieste legittime presentate dai rappresentanti della minoranza romena, ammonisce il MAE, aggiungendo che il rispetto dei diritti delle persone appartenenti alla minoranza romena e la garanzia del pieno accesso all’istruzione nella loro lingua madre rientrano nel pieno impegno dell’Ucraina nei confronti dei valori europei. Circa 400.000 romeni vivono nello stato confinante, principalmente nella Bucovina settentrionale, nella Bessarabia settentrionale e meridionale e nella Contrada di Herţa, province annesse dall’Unione Sovietica stalinista nel 1940, in seguito a un ultimatum, e trasferite all’Ucraina nel 1991, come stato successore.
Indagra – Ha aperto i battenti a Bucarest Indagra 2025, un evento al quale partecipano 420 aziende del settore agricolo e alimentare da 20 paesi. Concepita come una piattaforma di dialogo, collaborazione e azione, la fiera riunisce, fino al 2 novembre, tutti i player della filiera agroalimentare romena, per discutere apertamente soluzioni, investimenti e partnership concrete. Saranno organizzati dibattiti incentrati su temi come innovazione, resilienza e sostenibilità nell’agricoltura romena, ma anche su identità, competitività e opportunità dei prodotti Made in Romania. Inoltre, saranno organizzati programmi dimostrativi e concorsi.