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Timisoara, candidata a Capitale Europea della Cultura 2021

Timisoara, capoluogo della provincia di Timis, nellovest della Romania, è una delle città romene che aspirano al titolo di Capitale Europea della Cultura nel 2021.

Timisoara, candidata a Capitale Europea della Cultura 2021
Timisoara, candidata a Capitale Europea della Cultura 2021

, 05.02.2015, 15:09

Timisoara, capoluogo della provincia di Timis, nell’ovest della Romania, è una delle città romene che aspirano al titolo di Capitale Europea della Cultura nel 2021. È dal 1985 che una città dell’Ue diventa capitale della cultura per un anno, in cui ha la posibilità di illustrare e valorizzare il suo patrimonio culturale, tra teatro, arti visive, architettura, artigianato, cinema, televisione, lingua e letteratura. Lo scorso dicembre, il Ministero romeno della Cultura ha lanciato il concorso per la Capitale Europea della Cultura 2021. Il concorso è aperto a tutte le città romene, che hanno a disposizione dieci mesi per preparare la loro candidatura, la selezione finale essendo prevista per agosto 2016 e la designazione della città vincitrice del titolo alla fine del 2016.



Timisoara, come candidata a Capitale europea della cultura, è stata promossa a fine gennaio a Bruxelles con un ampio evento, volto a illustrare il suo passato e presente: “Timisoara — 25 anni di libertà”, organizzato dall’eurodeputato Cristian Busoi in collaborazione con il Municipio. Alla mostra di Bruxelles sono state presentate foto, sculture e dipinti di artisti di Timisoara, ma anche prodotti tradizionali e gli elementi dell’identità della città, come la Rivoluzione anticomunista, dal cui scoppio, proprio a Timisoara, sono stati celebrati lo scorso dicembre 25 anni.



La candidatura di Timisoara a Capitale Europea della Cultura è un’opportunità per la città di svilupparsi a livello economico e turistico attraverso la cultura, in quanto questo status comporta la sua rigenerazione, attraverso lavori di ricostruzione e restauro, numerosi eventi culturali nel corso dell’anno in cui la città detiene il titolo, ma anche dopo, e l’attrazione di nuovi investimenti. Nel 2011, è nata l’Associazione ”Timisoara – Capitale Europea della Cultura” con l’obiettivo di preparare il dossier di candidatura per il titolo. L’associazione conta quasi 100 membri, tra cui il Comune, le istituzioni di cultura di Timisoara, università e giornalisti.



“L’associazione ha svolto diverse progetti per promuovere la candidatura di Timisoara al titolo di Capitale Europea della Cultura, tra cui una campagna d’informazione della popolazione su ciò che significa il prestigioso titolo, sulle possibilità di sviluppo turistico della città partendo dalla ricchezza culturale, ma anche scambi di esperienze con altre capitali europee della cultura e l’implicazione della popolazione nel progetto attraverso il volontariato. Abbiamo partecipato assieme al Municipio e altre istituzioni all’elaborazione della Strategia culturale di Timisoara per il 2014-2024, già adottata dal Consiglio locale, criterio di selezione essenziale in vista della candidatura”, ha raccontato la direttrice esecutiva Simona Neumann a RRI.



Timisoara si prepara alla sfida al titolo di Capitale Europea della Cultura dimostrando, tra l’altro, il suo apporto allEuropa. Va ricordato che è una delle città romene contraddistinte dalla convivenza di più etnie, tra romeni, tedeschi, serbi, magiari, croati, slovacchi e bulgari. È ricca di musei e gallerie d’arte, centri culturali e fondazioni culturali e ospita annualmente oltre 10 festival nazionali e internazionali.



Simona Neumann racconta quali sono i punti di forza di Timisoara nella sfida al titolo di Capitale Europea della Cultura. “Uno dei vantaggi di Timisoara nella competizione per il titolo è la sua europeità, conferita dalla sua multiculturalità. È una città che assorbisce facilmente la diversità. Un altro suo vantaggio è la posizione geografica, Timisoara essendo un importante polo euroregionale. Poi, ha una vita culturale molto ricca, grazie ai tre teatri pubblici in tre lingue diverse, all’orchestra filarmonica molto attiva e innovatrice, che propone spettacoli non solo nella sala spettacoli, ma anche in spazi nonconvenzionali, come il canale Bega, i cantieri o le piste dell’aeroporto. Abbiamo un ottimo teatro lirico, l’Opera di Timisoara, che vanta collaborazioni con numerosi artisti d’Europa, poi gallerie d’arte, un museo d’arte, e moltissimi spazi nonconvenzionali in cui possiamo costruire i nostri programmi per il titolo di capitale europea della cultura, tra cui i parchi, che nella loro maggior parte si stendono lungo il canale Bega, e le numerose piazze pubbliche. Timisoara è anche una città universitaria e puntiamo sul fatto che i giovani diventeranno un motore della promozione della candidatura. È non dimentichiamo che è una città con uno spirito civico molto forte. 25 anni fa a Timisoara si accese la scintilla della Rivoluzione anticomunista romena”.



Timisoara è anche la città sul Bega. Canale navigabile, Bega corre lungo 114 km, di cui 44 km sul territorio della Romania, tra Timisoara e la città serba di Titel, nei pressi della quale sbocca nel Tibisco, il quale, dopo 20 km, raggiunge il Danubio. Timisoara fu, del resto, la prima città romena in cui fu utilizzato il trasporto pubblico su acqua. Dopo aver parlato con oltre 400 persone, i membri dell’Associazione ”Timisoara – Capitale Europea della Cultura” hanno scoperto che il canale Bega è il simbolo della città più spesso invocato dalle persone cui è stato chiesto cosa significa per loro Timisoara. Cosi’ è nato il concetto intorno al quale sarà costruita la candidatura della città: “channels of cultures”, ossia “canali culturali”, che abbina l’idea di diversità culturale a quella di connessione ai valori europei e di cooperazione internazionale. Il ruolo del canale Bega è quello di elemento coagulante, ma anche di mezzo di comunicazione transnazionale e transdanubiana, precisano gli ideatori del progetto di candidatura.



“Il concetto intorno a cui ruota la candidatura – canali culturali – è al dibattito pubblico sin dall’anno scorso. Bega ha da sempre avuto un ruolo importantissimo nello sviluppo della città. Sul canale venivano trasportate le merci nel Banato e verso altre città europee, sul Tibisco e sul Danubio. Il canale simboleggia la multiculturalità della città, il suo legame con l’Europa. Il canale Bega ha un’importanza locale, in quanto unisce i quartieri storici di Timisoara, un’importanza regionale, in quanto unisce Timisoara ai suoi vicini dell’euroregione e, in quanto sbocca nel Tibisco e dal Tibisco nel Danubio, un’importanza nazionale ed europea, unendo Timisoara all’Europa, nel contesto in cui la Romania è co-promotore della Strategia europea per il Danubio. Va aggiunto che le autorità locali stanno per ultimare la Strategia per il turismo sul canale Bega, volta allo sviluppo del turismo a Timisoara e nel Banato attraverso l’uso del canale Bega”, ha precisato la presidente dell’associazione, Simona Neuman.



Sul Bega si possono fare passeggiate turistiche in piccole imbarcazioni o idrobicicletta. Sono numerosi i parchi, le piscine, i club sportivi e ristoranti sulle sue sponde. Annualmente, lungo questo “vialone verde” che attraversa Timisoara, com’è è soprannominato il canale, si svolge il Festival “Bega Boulevard”, cui partecipano i piccoli artigiani locali, gli artisti della città e le istituzioni culturali di Timisoara.

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