Sighișoara, una destinazione da favola
Lungi dall'essere un semplice museo a cielo aperto, Sighișoara vive e respira al ritmo del XXIesimo secolo, senza mai dimenticare la sua ricca storia.
Daniel Onea, 30.11.2025, 09:57
Nel mondo delle destinazioni turistiche, pochi luoghi riescono a preservare la propria autenticità di fronte alla modernità galoppante. Sighișoara, tuttavia, sembra aver scoperto il segreto di un equilibrio perfetto. Lungi dall’essere un semplice museo a cielo aperto, la cittadella vive e respira al ritmo del XXIesimo secolo, senza mai dimenticare la sua ricca storia. Così, la vitalità della cittadella è mantenuta, giorno dopo giorno, dai suoi abitanti. E, a Sighișoara, un uomo è diventato lui stesso un simbolo del luogo: Dorin Stanciu, il tamburino della cittadella. Da 20 anni, la sua presenza è sinonimo dell’anima della città. Per Dorin Stanciu, Sighișoara è “il gioiello medievale della Romania”. Il suonatore di tamburo della citadella medievale non solo racconta la storia, ma la personifica, insistendo sul fatto che l’intera citadella funziona come un museo complesso, dedicato alle corporazioni artigiane e ai mestieri che sono stati alla base del suo sviluppo. “Sighișoara è visitata almeno una volta da ogni turista in Romania, ma ci aspettiamo che torni dieci volte, perché è il gioiello medievale del paese. È una destinazione che va scoperta a fondo, attraverso le sue corporazioni artigiane e i suoi mestieri. Vale la pena visitare la Torre dell’Orologio, l’unico museo storico a sviluppo verticale in Romania. Non dimentichiamo la Casa delle Corporazioni, la Casa delle Mappe, la Chiesa del Monastero o la Chiesa sulla Collina. In effetti, l’intera citadella è un museo. È la meglio conservata delle sette citadelle fortificate della Transilvania e conserva un vero e proprio “flusso tecnologico” delle corporazioni artigiane: dei macellai, conciatori, ramai, lattonieri, pellicciai, cinturoni, tessitori, sarti, calzolai, fabbri, bottai e così via. Sighișoara è un luogo molto speciale”, ci ha raccontato Dorin Stanciu.
Il fascino di Sighisoara, tuttavia, non risiede solo nella pietra, ma anche nell’interazione umana unica. Il suonatore di tamburo non è solo una guida, ma anche padrone di casa. Accogliere i turisti in decine di lingue straniere, dall’ebraico al giapponese, è diventato un momento emblematico. È più di una curiosità, è un gesto di ospitalità che annulla le barriere e crea una connessione immediata. Questa accoglienza è la prova dello spirito aperto di una città che da secoli è abituata a visitatori da ogni angolo del mondo. “I turisti sono molto emozionati quando li accolgo. Li saluto in 60 lingue, un gesto unico in Romania, forse persino nel mondo. Ad esempio, se arrivano visitatori da Israele, li accolgo nella loro lingua, così come quelli dal Giappone. Ecco perché è così bello, perché si crea un’energia speciale. Persone da tutto il mondo vengono qui e assorbono questa energia del “tamburino vivente” – un personaggio che, storicamente, aveva quattro funzioni contemporaneamente: pompiere, trombettiere, guardiano notturno e suonatore di tamburo”, ci ha raccontato Dorin Stanciu.
Il passato non viene solo raccontato, ma fatto rivivere. Una recente iniziativa riunisce ogni sabato sera personaggi in costumi medievali che rievocano la ronda del guardiano notturno, gridando “Silenzio!” come nel XVII secolo. I turisti sono invitati a unirsi alla guardia, trasformandosi da spettatori a partecipanti. Questa storia viva si intreccia con la leggenda. Il tamburino, nel suo ruolo di guida autorizzata, sa come trasformare una visita alla citadella da una lezione di storia in un’avventura, utilizzando storie locali, come quella della Scala dello Scolaro, per affascinare il pubblico.
Questa vitalità è completata dalla lungimiranza dell’amministrazione, che comprende l’importanza di bilanciare la vita della gente del posto con le aspettative dei turisti. Ioana Curuți-Popa, portavoce del Municipio, descrive una città che non vive solo per la stagione estiva. La pianificazione di eventi avviene durante tutto l’anno, dalla Fiera di Natale e dalla festa di Capodanno in Piazza della Cittadella, all’allestimento di una pista di pattinaggio sul ghiaccio, fino ai preparativi per la prossima edizione, la 31a, del famoso Festival Medievale di Sighișoara. “Vogliamo davvero che chiunque varchi la nostra soglia si senta bene, a casa. Allo stesso tempo, ci stiamo impegnando per mantenere un equilibrio essenziale tra ciò che i residenti della città desiderano e ciò che i turisti si aspettano di trovare qui. Nel prossimo periodo, la Piazza della Cittadella tornerà a essere il luogo di incontro per i residenti e i visitatori di Sighisoara, con l’apertura del Mercatino di Natale, che si svolgerà tra il 1° dicembre e il 4 gennaio, offrendo decorazioni specifiche e un’atmosfera calda. Inoltre, per la prima volta dopo molti anni, celebreremo il passaggio degli anni con una festa all’aperto, sempre in Piazza della Cittadella. Ai piedi della cittadella verrà allestita anche una pista di pattinaggio sul ghiaccio, molto attesa. Allo stesso tempo, non vediamo l’ora che arrivi la prossima estate, quando, tra il 24 e il 26 luglio, celebreremo la 31a edizione del Festival Medievale di Sighisoara”, ci ha detto Ioana Curuți-Popa.
La magia delle festività invernali a Sighișoara è pensata per preservare l’autenticità. Persino Babbo Natale si adatta alle specificità locali, arrivando sui pattini a distribuire i regali. Oltre alle luci, alle decorazioni e alla frenesia dello shopping, Ioana Curuți-Popa, portavoce del Municipio, afferma che visitatori e gente del posto troveranno Sighișoara il luogo ideale per rilassarsi. “Ovviamente, Babbo Natale sarà presente a Sighișoara. Abbiamo persino una tradizione da diversi anni: la vigilia di Natale, Babbo Natale arriva da noi sui pattini. Sarà presente sulla pista di pattinaggio e offrirà regali ai bambini. E naturalmente, in Piazza della Cittadella avremo l’albero di Natale splendidamente decorato. Come ho detto, è importante per noi mantenere un equilibrio tra la componente commerciale, specifica del periodo, e il calore, l’autentica sensazione di “casa” della celebrazione natalizia”, ci ha detto Ioana Curuți-Popa.
Sighisoara si rivela quindi una destinazione completa, indipendentemente dalla stagione. Che siate attratti dall’architettura unica, dalle vivaci storie del tamburino, dalle botteghe artigiane o dalla calda atmosfera delle festività invernali, la fortezza offre un’esperienza rara: la sensazione che, per qualche giorno, il tempo rallenti e il visitatore diventi parte della storia. E la magia di Sighisoara assume una nuova dimensione durante l’inverno. Quando la nebbia avvolge i tetti spioventi e la neve ricopre la pietra cubica, la citadella fortificata sembra uscita da una fiaba.