La Strada del Miele del Banato
"La Strada del Miele del Banato" è un progetto che mira a promuovere il turismo locale, le tradizioni apistiche e i benefici per la salute dei prodotti dell'alveare.
Daniel Onea, 04.12.2025, 21:46
“La Strada del Miele del Banato” è un nuovo e innovativo progetto di ecoturismo e turismo della salute. Il progetto mira a promuovere il turismo locale, le tradizioni apistiche e i benefici per la salute dei prodotti dell’alveare, in particolare l’apiterapia o aerosolterapia in alveare. Stasera scopriremo le principali attrazioni turistiche della zona.
Questo itinerario turistico unico è stato sviluppato in collaborazione con l’Università di Scienze della Vita “Re Michele I” di Timișoara, l’Agenzia di Sviluppo Regionale di Pancevo, in Serbia, e le associazioni di apicoltori di Timiș e Caraș-Severin. Silvia Păturița, docente universitaria presso l’Università di Scienze della Vita “Re Michele I” di Timișoara, ci parla del concetto alla base del progetto. “Questa strada del miele del Banato rappresenta in realtà una rete di apiari autentici, dove l’apiterapia può essere praticata con l’aria proveniente direttamente dall’alveare. Installeremo attrezzature per poter praticare questa apiterapia direttamente dall’alveare. Tutti i prodotti apistici legati alla via del miele saranno testati in un nuovo laboratorio presso la Facoltà di Bioingegneria delle Risorse Animali dell’Università di Scienze della Vita “Re Michele I” di Timișoara, per garantire standard elevati e reali benefici per la salute. Allo stesso tempo, insieme ai nostri partner, le associazioni di apicoltori e le filiali di Timiș e Caraș, saranno organizzati eventi e seminari che promuoveranno il consumo di prodotti apistici e il turismo della salute”, ci ha detto Silvia Păturița.
L’esperienza turistica sarà diretta e i benefici per la salute saranno molteplici. La vicepresidente dell’Associazione Apicoltori Romeni, sezione Caraș-Severin e Timiș, Ida Șuță, ci fornisce dettagli su come verrà effettivamente eseguita l’aerosolterapia. “Presso ogni attrezzatura installata, probabilmente avremo diversi apicoltori che promuoveranno i loro prodotti. L’idea è di vendere i loro prodotti apicoli e, allo stesso tempo, di poter effettuare trattamenti con aerosol dall’alveare. In realtà, si tratta di un’inalazione di aria dall’alveare, non necessariamente aerosol. Ci saranno dispositivi in cui saranno presenti api con favi, polline, propoli. Dove andrà il turista, le ammira, osserva la loro vita e come lavorano le api. Allo stesso tempo, attraverso una maschera monouso, inalerà l’aria dell’alveare. L’aria dell’alveare conterrà oli volatili di propoli, conterrà l’odore del polline di diversi fiori e, naturalmente, un odore di miele. Tutto nell’alveare è molto buono e benefico per la salute”, ci ha raccontato Ida Șuță.
Il progetto, del valore di 800.000 euro, prevede la collocazione di 21 container per l’apiterapia, per trattamenti aerosol naturali e la creazione di un sito web. Qui, gli apicoltori disposti ad aprire le loro porte per visite, degustazioni di prodotti apistici e terapie naturali saranno presto reperibili. La Strada del Miele del Banato sarà operativa nella primavera del prossimo anno e non sarà solo un’esperienza di benessere, ma anche un ottimo punto di partenza per scoprire le ricchezze culturali e naturali della regione. Una volta giunti nel Banato Montano, i turisti potranno esplorare le attrazioni vicine, come la spettacolare Valle di Almăj. Claudiu Vatau, fotografo e promotore turistico locale, ci guida attraverso la zona. “Nella valle dell’Almaj si trova l’unico villaggio ceco conservatosi come ai tempi dei Pemi, perché così venivano chiamati gli abitanti cechi di queste terre. L’antica lingua ceca si è conservata molto bene, quasi intatta. Loro non hanno subito le influenze serbe dei villaggi nelle Gole del Danubio. Hanno anche conservato le loro tradizioni e i loro costumi. Di questo villaggio, Ravensca, possiamo dire che è un villaggio isolato. Si trova da qualche parte in cima a una collina. Dal villaggio, nelle giornate limpide, si può vedere il Danubio, e là c’è il tramonto più bello che si possa ammirare nella valle dell’Almăj, dalla collina, verso il Danubio”, ha raccontato Claudiu Vatau a RRI.
Un’altra attrazione unica in Europa, situata anch’essa nella valle di Almăj, è il complesso di mulini ad acqua di Eftimie Murgu, o Rudăria, come veniva chiamato in passato. Ce ne ha parlato Claudiu Vatau, fotografo e promotore turistico della zona. “Nelle Gole di Rudăria, troviamo la più grande riserva di mulini dell’Europa sud-orientale. 22 mulini. Alcuni si trovano nei villaggi, nei cortili delle case, funzionanti, ma inaccessibili. Altri possono essere visitati e non solo. Il turista, romeno o straniero, può vedere come viene macinata la farina di mais, come viene macinata la farina di mais bianca, unica e speciale nella zona, e come sono organizzati i mulini. I turisti possono scoprire come ciascun mulino viene assegnato a 15 o 16 famiglie, come lo gestiscono e come si guadagnano da vivere macinando il grano in quei mulini”, ci ha detto Claudiu Vatau.
Il Banato montano è una regione vivace, ricca di eventi culturali e con una storia impressionante, come conferma Claudiu Vatau. “Nella zona della città di Anina, nella zona di Oravița, nella zona ceca, persino a valle delle gole di Nera, vengono organizzati eventi di ogni tipo e persino festival musicali di fama internazionale. Ci sono anche artigiani, intagliatori, maestri dell’arte della cucina. A Rudăria organizzano in estate pranzi e cene festive. A Rudăria si tiene il Festival del lillà. Inoltre, la ferrovia del Banato, il Semering, è unica in Romania. È la più antica ferrovia di montagna del Paese. Si estende tra Anina e Oravița. Le partenze sono da entrambe le città. La locomotiva è diesel, le carrozze hanno più di 100 anni. L’arredamento delle carrozze è in legno. I paesaggi creati dalle gallerie e dai viadotti costruiti lungo i 34 km di ferrovia sono da sogno. È bellissima sia in primavera o in estate, quando tutto è verde, sia in autunno, quando abbiamo decine di sfumature di giallo, rosso, verde, marrone, ma anche in inverno, quando la zona è innevata”, ci ha raccontato Claudiu Vatau.
La “Strada del Miele del Banato” si sta configurando come un’esperienza complessa, che unisce i benefici per la salute alla tradizione e al turismo. A partire dal 2026, i visitatori sono invitati a percorrere questo itinerario innovativo, utilizzandolo come punto di partenza per scoprire l’intera area del Banato. Dagli apiari terapeutici ai paesaggi della valle di Almăj e all’imponente Semering del Banato, la regione è particolarmente attraente e promette un soggiorno indimenticabile.