Ascolta RRI in diretta!

Ascolta Radio Romania Internazionale dal vivo

Il Palazzo della Cultura di Iasi

Per la città di Iasi, già capitale della Moldavia, la modernizzazione della Romania significò un ritardo rispetto a Bucarest. Però conobbe in ugual misura la modernità urbanistica: molto attesa era l'edificazione del Palazzo della Cultura.

Il Palazzo della Cultura di Iasi
Il Palazzo della Cultura di Iasi

, 03.10.2018, 14:20

Per la città di Iasi, già capitale della Moldavia, la modernizzazione della Romania significò un ritardo rispetto a Bucarest. Però conobbe in ugual misura la modernità urbanistica: molto attesa era l’edificazione del Palazzo della Cultura, una promessa assunta e mantenuta dal primo sovrano romeno, Carlo I di Hohenzollern-Sigmaringen, e dall’élite politica. Insieme a Lacramioara Stratulat del Complesso Museale Moldavia, passeremo in rassegna la storia di questo impressionante edificio.

Su questo posto si ergevano le corti principesche fino all’abdicazione forzata del principe Alexandru Ioan Cuza. Durante la sua prima visita a Iasi, Carlo I ha promesso agli abitanti la costruzione di parecchi edifici monumentali, tra cui un palazzo di amministrativo. I lavori, cominciati ai tempi di Carlo I si stesero per 19 anni, per essere conclusi sotto il successore, Re Ferdinando. Durarono tanto a causa della prima Guerra Mondiale, quando il famoso architetto Ion D. Berindei fu costretto per tante volte a riprendere tutto da capo, in mancanza di soldi, spiega la nostra guida.

Ion D.Berindei fu un riferimento nell’architettura romena nella seconda metà dell’Ottocento. Abbracciando lo stile neoromeno, assunse la missione di portare a termine la costruzione del palazzo di Iasi.

Era il secondo della sua famiglia ad aver studiato l’architettura all’Università di Parigi. Ideò un edificio di 36.000 mq come una struttura leggera – nonostante le dimensioni – collocata su un sito archeologico. Ciò lo rende del tutto particolare e rileva anche l’ingegno dell’architetto: riuscì a progettare un palazzo che resistette ai grandi terremoti del 1940 e del 1977, ma anche alle successive scosse. L’edificio non fu gravemente danneggiato dai terremoti, però ebbe una triste sorte durante la seconda Guerra Mondiale, a causa dei bombardamenti sovietici e ulteriormente tedeschi. Le parti bombardate furono ricostruite abbastanza velocemente. Berindei concepì questa enorme struttura in stile neogotico fiammeggiante, con sfumature romantiche all’interno, aggiunge Lacramioara Stratulat, presentando anche gli stili architettonici del palazzo.

Sostanzialmente, si tratta di due stili e due sovrani. Quello più rigido è di Carlo I, mentre l’altro – meno sobrio – è segnato da Ferdinando, ma soprattutto dalla Regina Maria, che impose delle correnti en vogue ai primi del Novecento. Faccio riferimento in particolare ai due portoni d’ingresso e a quello che apriva la Sala dei Principi, tutti in stile Liberty. La Regina Maria ne era addirittura innamorata, per cui le impronte sono visibili in molte stanze del Palazzo della Cultura, aggiunge Lacramioara Stratulat.

All’inizio ebbe una destinazione amministrativa, fu Palazzo di Giustizia, il che spiega anche la sontuosità delle sale principali. Dal 1955, l’edificio diventa Palazzo della Cultura, che custodisce quattro musei nazionali: il Museo di Storia della Moldavia, il Museo della Scienza e della Tecnologia Stefan Procopiu, il Museo di Etnografia e il Museo d’Arte. C’è anche un centro regionale di restauro e conservazione dei beni. La costruzione fu difficile e gli ostacoli andarono di pari passo con i tempi.

La costruzione propriamente detta cominciò nel 1906, però successivamente il progetto subì numerose modifiche. Durante la prima Guerra Mondiale i lavori cessarono, vi venne allestito un ospedale da campo e furono acquartierate le truppe romene, dato che era il più grande edificio della città. Cosicchè dopo il ritiro delle truppe a Bucarest, l’architetto dovette rifare gli elementi di architettura artistica danneggiati, spiega ancora Lacramioara Stratulat.

Oggi, il Palazzo della Cultura di Iasi, che domina il centro città, è una destinazione che va scoperta da tutti i visitatori.

Foto: Museo Nazionale di Storia della Romania
Enciclopedia RRI venerdì, 11 Luglio 2025

Nuove scoperte archeologiche nel sito dell’antica città di Callatis

Sono stati identificati numerosi reperti appartenenti alla categoria del “tesoro”, come ornamenti in oro, vetro e bronzo, in particolare...

Nuove scoperte archeologiche nel sito dell’antica città di Callatis
L'archeologia in Romania
Enciclopedia RRI martedì, 01 Luglio 2025

L’archeologia in Romania

L’archeologia è la scienza che studia il passato umano attraverso il recupero e l’analisi della cultura materiale e dei dati ambientali...

L’archeologia in Romania
L'archeologia in Romania
Enciclopedia RRI mercoledì, 25 Giugno 2025

Ioan Bianu (1856-1935)

Le istituzioni culturali dello stato romeno moderno hanno proseguito sulla scia di quelle precedenti, ma alcune sono state create da zero, grazie...

Ioan Bianu (1856-1935)
Timişoara - Capitale Europea della Cultura nel 2023 (foto: RRI)
Enciclopedia RRI martedì, 17 Giugno 2025

Timișoara, una città artistica

Timișoara (città della Romania occidentale, sita vicino ai confini con l’Ungheria e la Serbia, in riva al fiume Bega) è uno dei grandi centri...

Timișoara, una città artistica
Enciclopedia RRI giovedì, 29 Maggio 2025

La Giornata del Re

“La Giornata del Re” oppure “La Giornata della Monarchia” è stata la festa nazionale della Romania tra gli anni 1866-1916 e 1918-1947. Era...

La Giornata del Re
Enciclopedia RRI martedì, 20 Maggio 2025

L’artista Dieudonné Auguste Lancelot nello spazio romeno

Uno degli stranieri che hanno visitato il Principato della Valacchia poco dopo l’unione del 1859 e poco prima che cominciasse a essere chiamato la...

L’artista Dieudonné Auguste Lancelot nello spazio romeno
Enciclopedia RRI giovedì, 15 Maggio 2025

Il gruppo Prolog

Nel 1985, in piena epoca comunista, quando l’espressione artistica autentica era sempre più difficile da sostenere nello spazio pubblico, cinque...

Il gruppo Prolog
Enciclopedia RRI martedì, 06 Maggio 2025

Il caffé Marghiloman

Oggi il caffè è considerato una bevanda sociale universale, disponibile in diverse combinazioni e varianti. Entrò nello spazio romeno abbastanza...

Il caffé Marghiloman

Partenariati

Muzeul Național al Țăranului Român Muzeul Național al Țăranului Român
Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS
Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online
Institului European din România Institului European din România
Institutul Francez din România – Bucureşti Institutul Francez din România – Bucureşti
Muzeul Național de Artă al României Muzeul Național de Artă al României
Le petit Journal Le petit Journal
Radio Prague International Radio Prague International
Muzeul Național de Istorie a României Muzeul Național de Istorie a României
ARCUB ARCUB
Radio Canada International Radio Canada International
Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti” Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti”
SWI swissinfo.ch SWI swissinfo.ch
UBB Radio ONLINE UBB Radio ONLINE
Strona główna - English Section - polskieradio.pl Strona główna - English Section - polskieradio.pl
creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti
italradio italradio
Institutul Confucius Institutul Confucius
BUCPRESS - știri din Cernăuți BUCPRESS - știri din Cernăuți

Affiliazioni

Euranet Plus Euranet Plus
AIB | the trade association for international broadcasters AIB | the trade association for international broadcasters
Digital Radio Mondiale Digital Radio Mondiale
News and current affairs from Germany and around the world News and current affairs from Germany and around the world
Comunità radiotelevisiva italofona Comunità radiotelevisiva italofona

Provider

RADIOCOM RADIOCOM
Zeno Media - The Everything Audio Company Zeno Media - The Everything Audio Company