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Romania, debito pubblico in aumento

In Romania il debito pubblico è salito al 52% del Pil. Anche il deficit di bilancio stimato per il 2024 è molto alto.

foto: Septimiu Balica/ pixabay.com
foto: Septimiu Balica/ pixabay.com

, 28.10.2024, 14:10

Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Finanze romeno, nel mese di luglio il debito governativo è salito a oltre 876 miliardi di lei (circa 175 miliardi di euro), rispetto agli 860 miliardi di lei del mese precedente. Come percentuale del Pil, il debito pubblico è salito al 52%, dal 51,1% di giugno, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica. La maggior parte di questo debito, ovvero 738 miliardi di lei (circa 147 miliardi di euro), rappresenta prestiti ottenuti attraverso l’emissione di titoli statali. In questo contesto, il Governo ha approvato un’ordinanza d’urgenza che stabilisce l’aumento del tetto del debito pubblico, secondo la metodologia dell’Unione Europea, al 53% del PIL per la fine del 2024.

Secondo un comunicato stampa dell’Esecutivo, questa modifica mira a garantire la flessibilità nell’attrarre le risorse finanziarie necessarie per attuare il piano di finanziamento a partire dal 2024, ma anche a prefinanziare il fabbisogno per il 2025, ovvero a mantenere la riserva valutaria a disposizione della Tesoreria dello stato ad un livello confortevole. Nell’agosto 2023, la Romania ha raggiunto un debito pubblico totale di quasi 736 miliardi di lei (circa 147 miliardi di euro), ovvero il 48,9% del PIL. Nel 2019 erano 373,4 miliardi (circa 74 miliardi di euro), ovvero il 35,1% del Pil. Fondamentalmente si tratta del denaro che lo stato romeno ha restituito, con gli interessi, ai creditori dai quali lo aveva preso in prestito, affinché potesse funzionare.

Anni di deficit di bilancio elevati, spese dispendiose, il desiderio dei governatori di non aumentare le tasse e la loro incapacità di riscuotere quelle già esistenti hanno spinto il debito pubblico della Romania a livelli storici. Nel periodo 2017-2023 è quasi triplicato. mentre il PIL è raddoppiato. In pratica, lo stock di debito pubblico è cresciuto più velocemente dell’economia. Allarmante non è necessariamente l’importo assoluto o la percentuale. La maggior parte degli stati prende in prestito per finanziare le varie spese di bilancio.

Ciò che dovrebbe preoccupare la Romania è la mancanza di disciplina fiscale, ma si tratta anche dell’incoerenza dimostrata costantemente negli ultimi anni da chi detiene il potere, soprattutto nel 2024 – un anno elettorale carico di elezioni – europee, amministrative, presidenziali e politiche. Prevedibilmente, anche il deficit di bilancio ha raggiunto percentuali allarmanti. Nel 2023, il deficit previsto per la fine dell’anno era pari al 4,4% del Pil, l’equivalente di circa 70 miliardi di lei. Alla fine del 2023 è però aumentato molto più delle stime iniziali e ha raggiunto il 5,7% del Pil, ovvero circa 93 miliardi. Si tratta di uno slittamento di quasi il 30% in più.

E non è tutto. Per il 2024, il Governo stima un deficit intorno all’8% del Pil, uno dei più alti dell’Ue, nelle condizioni in cui dovrebbe essere inferiore al 3%. Da anni la Romania è sottoposta alla procedura per deficit di bilancio eccessivo. Ossia è come una grande famiglia che consuma più di quanto guadagna e deve prendere in prestito per coprire la differenza. A livello di Paese, il deficit di bilancio si verifica quando il Governo spende eccessivamente, più di quanto incassa in tasse e imposte.

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