Un anno economico migliore?
Dopo l’ultima seduta di governo di quest’anno, il premier Ilie Bolojan ha fatto il punto sulla sua attività a capo dell’esecutivo.
Daniela Budu, 31.12.2025, 12:28
Dopo molti anni, la Romania rispetterà i suoi impegni e chiuderà il 2025 con un deficit di bilancio inferiore all’obiettivo stabilito dell’8,4% del prodotto interno lordo. Lo ha annunciato il primo ministro Ilie Bolojan dopo l’ultima seduta di governo del 2025, quando ha fatto il punto sui sei mesi di attività alla guida dell’esecutivo. Egli ha ricordato di essere entrato in carica “in un momento difficile” per la Romania e di essere stato costretto ad adottare una serie di misure impopolari, come l’aumento dell’IVA, il congelamento dei redditi e l’eliminazione di alcuni bonus. Ilie Bolojan spiega: “In questo semestre, le misure che abbiamo adottato hanno messo in ordine le finanze pubbliche, così che alla fine dell’anno rispetteremo, dopo molti anni, gli impegni presi e l’obiettivo di deficit, avremo un deficit inferiore a quello che ci eravamo prefissi, dell’8,4%. Se riscuotiamo le tasse e le imposte stabilite quest’anno e siamo prudenti nel modo in cui spendiamo il denaro, non sarà più necessario aumentare altre tasse o imposte. Sempre per il prossimo anno, abbiamo ottenuto un accordo politico nella coalizione governativa per proseguire le riforme. Abbiamo bisogno di una riforma sia dell’amministrazione locale che di quella centrale.”
D’altra parte, il primo ministro ha ricordato che, sei mesi fa, “eravamo sul punto di vederci sospesi i fondi europei e di perdere la fiducia dei mercati finanziari”. Secondo lui, grazie alle misure adottate, la Romania è riuscita a mantenere la propria credibilità di fronte ai creditori e ai mercati. “Questo significa che abbiamo contratto prestiti a un prezzo più basso e già quest’autunno paghiamo tassi di interesse più bassi rispetto a quelli che pagavamo a inizio anno”, ha sottolineato il premier. In riferimento alla riduzione di alcune spese statali, Ilie Bolojan ha affermato che queste “rappresentano non solo un peso per il bilancio, ma anche ingiustizie storiche che la società romena lamenta da molti anni”.
Per quanto riguarda la questione delle pensioni dei magistrati, le cui pensioni, ma anche l’età pensionabile sono percepite dai romeni come scorretti per molte categorie sociali, si attende la decisione della CCR nel prossimo periodo, che chiarisca questi aspetti. Nel campo della Difesa, ritiene il premier, la Romania ha rispettato tutti i suoi impegni internazionali relativi al bilancio e, cosa molto importante, ha avuto accesso al programma SAFE, che le consente sia una buona dotazione per le truppe, sia un deficit di bilancio controllato, poiché questo credito è distribuito su molti anni. In questi sei mesi, aggiunge il primo ministro, l’attuale governo ha affrontato anche il finanziamento della Sanità. “Oggi spendiamo in modo più giudizioso i soldi destinati alla Sanità, con effetti benefici per molti pazienti”, ha aggiunto il premiera. Infine, Ilie Bolojan richiama l’attenzione sul fatto che anche il 2026 sarà un anno difficile, ma stima che le cose andranno meglio rispetto al 2025, perché le finanze pubbliche sono state messe in ordine, però le spese devono ancora essere tenute sotto controllo.