Brăila
Sita sulla riva sinistra del Danubio, la città di Brăila vanta un’architettura unica, almeno in Romania. Guardata dall’alto, la città può essere paragonata a un’immensa ragnatela.

Ștefan Baciu, 15.05.2025, 12:48
Sita sulla riva sinistra del Danubio, la città di Brăila vanta un’architettura unica, almeno in Romania. Guardata dall’alto, la città può essere paragonata a un’immensa ragnatela, perché ci sono diverse strade che partono e tornano al Danubio intersecate da altre strade disposte radialmente. Le strade di Brăila hanno preso questa forma di arco circolare dal contorno delle fortificazioni erette dagli ottomani nel 1540, dopo che hanno conquistato questo insediamento sito sulla riva sinistra del Danubio.
Nel medioevo, la fortezza di Brăila diventò la maggiore tra quelle costruite dagli ottomani sulla riva del Danubio, una fortificazione con cinque muri di cinta, collocata su un’alta scogliera. Nel 1829, la fortezza fu semplicemente demolita dopo la vittoria dei russi nella guerra contro gli ottomani, perciò adesso si possono vedere poche delle mura della fortezza di una volta. La zona storica della città, la scogliera e le costruzioni portuali ricordano il periodo di fioritura di Brăila agli inizi del XX secolo quando vi si svolgeva un’intensa attività commerciale. Per vari motivi, i rappresentanti di oltre 20 etnie si stabilirono a Brăila nei secoli XIX e XX, conferendo alla città un’aria cosmopolita.
Gli edifici del centro storico sono diventati delle attrattive turistiche nella città di oggi, come sottolinea Gabriel Lâlă, guida turistica con esperienza: “Per chi arriva nella città sul Danubio, a Brăila, un giro sulle stradine del centro storico della città è d’obbligo. Vi si possono vedere ancora oggi edifici dell’Ottocento e del Novecento con un’architettura molto interessante, tra cui l’edificio del teatro di oggi, il teatro drammatico Maria Filotti, l’ex albergo o l’ex locanda di Rally, l’edificio della filarmonica o il Palazzo Lyra. Si possono visitare anche le chiese del centro storico: la Chiesa Greca, la Chiesa di San Nicola oppure l’ex moschea nella Piazza Traian, in mezzo alla città, che oggi è la Chiesa Ortodossa dei Santi Arcangeli Michele e Gabriele. Ci sono anche altri edifici che possono essere ammirati sia dall’esterno che all’interno. E stiamo parlando del Centro culturale Nicăpetre o dell’ex casa Embiricos (dell’armatore greco Menelaos Embiricos – n.r.) nel centro storico, un edificio particolarmente interessante.”
La comunità greca è stata una delle più attive nella città di una volta. Molte compagnie ed edifici avevano dei nomi greci, erano intitolati ai loro proprietari, industriali, armatori o mercanti. Dell’eredità culturale di questa comunità fa parte anche la Chiesa Greca, un’imponente costruzione eretta nel 1872 che si trova nel centro storico della città.
Nelle visite guidate che organizza, Gabriel Lâlă è pronto a presentare gli obiettivi, ma anche le loro storie: “Potrei raccontare una storia molto interessante, meno conosciuta persino dagli abitanti di Brăila. Si tratta della Chiesa di San Nicola, sita nel centro storico della città. Una chiesa favolosa anche come architettura, ma soprattutto come storia, eretta dopo il 1830. Per quasi 30 anni ha funzionato sia come chiesa che come sede dei vigili del fuoco. Intorno al 1859 è bruciata completamente e successivamente la pittura è stata rifatta dal pittore Petre Alexandrescu. Mentre questo pittore stava rifacendo la pittura della chiesa, una signorina di Brăila, Atena, la figlia dell’ex proprietario della Locanda Rally, l’attuale sede del teatro, si innamorò di lui e si sposarono. La coppia diventò poi una delle grandi famiglie di Brăila, Atena e Petre Alexandrescu. Nella Chiesa di San Nicola, chi visita questo interessante luogo di culto, con una storia favolosa, può vedere oltre alla sedia vescovile, che si trova in tutte le chiese ortodosse sulla parte sinistra della chiesa, prima dell’altare, un’altra sedia che ha davanti, in alto, la corona reale. Perché esiste una sedia reale nella Chiesa di San Nicola e in questa chiesa di Brăila? Perché il 14 novembre 1878, a Brăila, venne letta alla presenza di re Carlo I, la dichiarazione di unificazione della Dobrugea con la Valacchia.”
Dopo una visita per il centro storico, sul lungofiume e nel Giardino pubblico, dove si trova anche la Casa Memoriale dello scrittore Panait Istrati, i visitatori si possono fermare in un ristorante per scoprire anche la gastronomia locale, dalla quale non mancano i piatti a base di pesce.